lunedì 31 gennaio 2011

CHE SCHIFO

No ma dico, in che partito siamo finiti?
Ora uno è costretto a lasciare il partito se si candida alle primarie contro un avversario che milita all'interno della stessa forza politica?
E, l'ammirazione va alle stelle, Roberto Tricarico sceglie il Pd, nonostante tutto, nonostante un vecchio allampanato militante del Pc gli abbia tolto la possibilità di concorrere alle primarie.
A me Fassino fa schifo, e ogni tanto anche il Pd.
P.s. lo dico ora, in tempi non sosppetti, ma se fassino dovesse vincere esigo che si dimetta da parlamentare! chiaro?

venerdì 28 gennaio 2011

ESPULSIONI NAPOLETANE/3

Pippo, come spesso gli succede, fa la domanda giusta e pone la questione giusta a questo partito, rispetto alle primarie di Napoli..
Se vogliamo essere credibili, se vogliamo rappresentare una alternativa a questo paese, se vogliamo esistere e non sopravvivere.

giovedì 27 gennaio 2011

MA QUALI CAMPI DI STERMINIO?

Bella, bellissima campagna della regione Umbria, per non dimenticare, ma anche, e soprattutto, per far conoscere a chi, queste storie, non ha avuto la fortuna di ascoltarle da chi è sopravvissuto.
Qui trovate tutti i cartelloni.

UNA MATTINA IN PRETURA

Vorrei pubblicamente ringraziare la giustizia italiana, che proprio non va, per avermi fatto perdere una mattinata.
Sono stato convocato come teste, in una udienza riguardante un incidente fatto quasi due anni fa, dal giudice di pace, e, una volta arrivato, scopro che la dottressa Mollica sta scioperando da 11 giorni (dal 17 al 28 Gennaio).
Posto che è legittimo lo sciopero, soprattutto per le condizioni in cui sono costretti a lavorare giudici, magistrati e avvocati, quando riusciremo ad avere una giustizia efficiente? Quando in una situazione come la mia, arriverà una notifica che avvisa del rinvio dell'udienza?
Ma soprattutto, quando smetteremo di occuparci dei guai giudiziari di un vecchio politico spacciandoli per riforme del sistema giudiziario, senza occuparci dei guai che i cittadini normali sono costretti a passare quotidianamente nei tribunali?
Forse lo scopriremo presto, sperando che questi interminabili 17 anni di immobilismo di questo paese stiano finendo!

mercoledì 26 gennaio 2011

50 MILIONI IN CONSULENZE ALLA C***O O UN PIANO PER IL SEVESO?

Un comunicato stampa di Beatrice Uguccioni, presidente del consiglio di zona 9, sulle consulenze d'oro della giunta Moratti.
L’uso spregiudicato delle consulenze è l’esempio lampante dell’incapacità di amministrare una città" afferma Beatrice Uguccioni, Presidente del Consiglio di Zona 9 commentando il caso delle consulenze d'oro. "E’ mai possibile che le professionalità interne al Comune di Milano non siano in grado di progettare, elaborare idee e realizzare interventi? Non credo proprio. Penso, invece, che in questi 5 anni le tante professionalità interne non siano state valorizzate, ma anzi siano state messe in disparte. E questo è gravissimo. E francamente non mi interessa nulla se, come afferma il sindaco, le consulenze siano state ridotte. Il dato è che sono stati spesi 50milioni di euro e la domanda è: il cittadino milanese che giovamento ne ha avuto? Io dico: nessuno. Per andare nello specifico: servono davvero 400mila euro per sensibilizzare i padroni dei cani all'uso della paletta? Servivano veramente 530mila euro per promuovere tra le altre cose i progetti per le luminarie natalizie, peraltro poste solo in centro, alla faccia delle cosiddette periferie?Sono sconcerta dalla superficialità della Giunta che ora, con il bilancio ancora da approvare, si permette di dire che c'è la crisi e che quindi occorre tagliare i fondi da destinare ai servizi per i cittadini. Caro Sindaco, cari Assessori vi siete accorti adesso che la coperta è corta? Cosa si sarebbe potuto fare con 50milioni di euro? Qualche suggerimento ce l'ho. Forse sistemare qualche scuola che sta cadendo a pezzi? La Zona 9 ha già fornito un preciso elenco. Forse restaurare la preziosa Villa Litta gioiello semi abbandonato? Addirittura realizzare l'opera che avrebbe eliminato le esondazioni del Seveso che a settembre ha devastato la metropolitana, causando milioni di euro di danni? Il Comune avrebbe dovuto investire "solo" 35milioni di euro! Gia! che ingenua, se avessero investito in progetti a favore dei cittadini con cosa avrebbero pagato per esempio il lettore ufficiale della cerimonia degli Ambrogini?" conclude Uguccioni

BARRICATE

Sull'accordo Fiat se ne è dette di tutti i colori, facendo come facciamo dal 1994 in Italia: ci siamo divisi in due fazioni e scontrandosi muro contro muro, senza nemmeno fermarsi un attimo a riflettere, senza nemmeno fermarsi un attimo a pensare alla sofferenza, alla dignità, alla vita di chi in catena di montaggio ci lavora.
E' molto semplice affrontare i problemi così, dietro lo scudo di una ideologia, in una barricata, ma credo che i nostri tempi richiedano approfondimenti più seri, liberi da schemi precostituiti e che vadano davvero incontro alle esigenze di chi lavora (fra le quali c'è anche tenersi il posto di lavoro, come ha detto in modo un po' semplicistico Renzi).
Io di diritto del lavoro non me ne intendo, credo che ci siano nell'accordo cose giuste (pause) e cose sbagliate (malattia, sciopero), e che sia stato comunque posto in modo sbagliato da Marchionne, e utilizzato in maniera sbagliata dalla Fiom.
Qui trovate un'ottima analisi del voto.

MONDADORI SI RIVOLTA NELLA TOMBA

E alla fine, Roberto Saviano, se ne va dalla casa editrice di B., dalla Mondadori, che a quanto pare, come linea editoriale, sta pian piano diventando come Mediaset, prendendo le sembianze del padrone (o della figlia del pradrone).

martedì 25 gennaio 2011

ESPULSIONI NAPOLETANE/2

Siamo davanti ad un bubbone, che va estirpato.

SCOPRIFUOCO

Un bel video fatto dal Pd di Milano, sul coprifuoco a Milano, confrontato con il lavoro fatto a Torino.

50 MILIONI

Ecco come la Moratti usa i nostri soldi...

ESPULSIONI NAPOLETANE

A Napoli, credo quasi sicuramente da quanto ho letto sui giornali e sui blog ieri, le cose non sono andate come dovrebbero.
A me, onestamente, fa un po' schifo la cosa, perchè con un sistema clientelare, sporco, viscido, il nostro partito non dovrebbe avere niente a che fare; se le cose stanno così, io interverrei affinchè chi si è reso protagonista di situazioni come queste venga espulso immediatamente dal partito, perchè la faccia, in tempi come questi, deve rimanere pulita. punto.

lunedì 24 gennaio 2011

UCCIDI IL GIOVANE CHE ALBERGA IN TE

L'avevo accennato a Firenze, dicendo che sono stufo di sentir dire che i giovani non avranno futuro, che la disoccupazione giovanile è alle stelle, ecc. ecc.
Ormai sta diventando un mantra da ripetere ossessivamente tutti i giorni, senza che nessuno muova un dito (che ne so, per esempio obbligando le aziende a pagare almeno una cifra simbolica chi fa gli stage, soprattutto quelli al di fuori del percorso di studi, in modo tale che non siano sempre gratutiti).
E allora ben vengano iniziative come questa, la mai generation (sottotitolo: uccidi il giovane che alberga in te) è bene che cominci a prendersi le sue responsabilità e si faccia carico di un po' di questa merda che abbiamo intorno. Come diceva De Andrè, dal letame nascono i fior, in fondo.

MEGLIO CHE SI LEGHI UNA MACINA AL COLLO E SI BUTTI IN MARE

Una lettera di alcuni laici cattolici, impegnati in politica, sui fatti di questi giorni:
Dopo aver sentito e letto i numerosi interventi di questi giorni sulle vicende giudiziarie del Presidente del Consiglio, non sentiamo il bisogno di intervenire sul merito delle questioni che occupano da troppi giorni le prime pagine dei giornali. Come politici che tentano di offrire la loro testimonianza cristiana nel servizio alle istituzioni e a questo nostro Paese, ci sentiamo piuttosto in dovere di manifestare la nostra preoccupazione per la deriva che sta interessando in modo sempre più evidente la vita pubblica italiana. Un’intera generazione politica, e non facciamo differenze di schieramento, rischia di venire precipitata in un formalismo che accompagna alla proclamazione di valori e tradizioni che spesso vengono qualificati con l’impegnativo aggettivo di cristiani, una serie di comportamenti pratici che sconfinano nella categoria dell’a-moralità e pretendono di non diventare oggetto di giudizio in nome dell’assoluta intangibilità della sfera privata e della libertà, altrettanto assoluta, di scelta dell’individuo. Per chi fa politica la dimensione pubblica non è un accidente o un qualcosa di totalmente separato dalla propria esperienza di vita (anche privata), tanto quanto per chi si definisce credente la testimonianza quotidiana non può essere separata dalle proprie abitudini di vita, anche privatissime. Non si tratta di ergersi a giudici di nessuno; per questo esiste la magistratura nella città terrena e il buon Dio in quella celeste. Il punto è un altro: il patrimonio morale e culturale di un popolo o di una nazione non sono indipendenti dal comportamento e dalle abitudini di chi in essi riveste ruoli di responsabilità, a qualsiasi livello.
Il Vangelo non è tenero con chi si definisce cristiano e rischia di recare scandalo, ovvero di offrire una testimonianza dissonante e contraria rispetto a quanto proclama o afferma di credere: meglio che si leghi una macina al collo e si getti nel mare.
La rilevanza penale di un comportamento è fondamentale per il giudizio terreno di chi è investito del compito di vigilare sul rispetto delle leggi, ma le conseguenze morali e culturali di ogni nostro comportamento vanno oltre il codice penale e toccano elementi più profondi e radicali quali l’ethos collettivo e la possibilità di indicare criteri per vivere una vita buona. La grave preoccupazione per l’emergenza educativa che ha spinto i vescovi italiani a dedicare un intero decennio della comunità cristiana proprio al tema della trasmissione dei valori, suona purtroppo come profetica: quali modelli offriamo ai giovani? Quali prospettive educative si aprono di fronte ai più piccoli? Che cittadini stiamo formando? Sono domande che, se guardiamo a quello che sta accadendo in questi mesi, rischiano di condurci attraverso riflessioni colme di smarrimento se non di angoscia.
La politica farà le sue scelte e adotterà le sue strategie che condurranno probabilmente a un duro scontro tra chi difende le ragioni del Presidente del Consiglio e chi ritiene che i suoi comportamenti siano lesivi della dignità dell’intero Paese. Questo non toglie però nulla alla necessità di una profonda riflessione sulle conseguenze che abitudini e comportamenti che si trascinano da tempo e di cui i protagonisti si sono a più riprese vantati, rischiano di far precipitare sull’intera società italiana. Anche dalle gerarchie ecclesiastiche si sono opportunamente levate, negli ultimi giorni e non solo, voci preoccupate al proposito.
Nessuno ha titolo per considerarsi paladino esclusivo del cristianesimo in politica e nessuno può arrogarsi il diritto di invocare i valori cristiani, e tanto meno il Vangelo, per difendere le proprie scelte politiche che rimangono, è bene ricordarlo, nel campo dell’opinabile e del provvisorio.
Ci piace richiamare, per concludere, un passaggio della Lettera a Diogneto,  uno scritto del padri apostolici: i cristiani “dimorano nella terra, ma hanno la loro cittadinanza nel cielo. Obbediscono alle leggi stabilite, e con la loro vita superano le leggi. Amano tutti, e da tutti vengono perseguitati. (…) Sono poveri, e fanno ricchi molti; mancano di tutto, e di tutto abbondano” (V,9-11.13). Anche oggi c’è bisogno di cristiani così e di politici che, dicendosi cristiani, abbiano l’umiltà di servire e rifuggano l’arroganza del potere.
 
Giuseppe Adamoli, Alessandro Alfieri, Emanuela Baio, Mario Barboni, Giovanni Bianchi, Luigi Bobba, Carlo Borghetti, Daniele Bosone, Gianluca Bracchi, Virginio Brivio, Giovanni Burtone, Ezio Casati, Mario Cavallaro, Paolo Corsini, Silvia Costa, Paolo Cova, Paolo Danuvola, Lino Duilio, Andrea Fanzago, Enrico Farinone, Luca Gaffuri, Francesco Garofani, Gianantonio Girelli, Marco Granelli, Lorenzo Guerini, Daniela Mazzuconi, Alessia Mosca, Giovanni Orsenigo, Beppe Pagani, Flavio Pertoldi, Fabio Pizzul, Gigi Ponti, Francesco Prina, Marco Riboldi, Matteo Richetti, Ettore Rosato, Antonio Rusconi, Giovanni Sanga, Fabrizio Santantonio, Carlo Spreafico, Gianluca Susta, Patrizia Toia e, nel mio piccolo, la firmo anche io...Stefano Indovino.

domenica 23 gennaio 2011

venerdì 21 gennaio 2011

MILANO DICE NO ALLA MAFIA

Mentre la maggioranza in regione è occupata a salvare il sedere dell'amministratore Asl fotografato insieme alle cosche, il Pd a Milano decide di parlare di mafia a viso aperto, per tre giorni, in vista di una interrogazione in consiglio regionale.
Qui trovate tutte le info.

UNIVERSITA COSTO ZERO

Quando la Gelmini dice che sta facendo una riforma epocale, ha ragione.
Nessuna/o come lei è riuscita a devastare in questo modo l'università italiana; tutte le voci della legge hanno un vincolo: niente soldi, niente servizi, niente cambiamenti.
Lei dal canto suo, continua a pubblcizzare tutti i lati positivi della riforma, peccato che abbia tolto i soldini.

giovedì 20 gennaio 2011

IL TRIPLETE DEL PD

Elia parla del Pd, e del suo grande slam. L'inter, al confronto, ha vinto la coppa del nonno.

FAZIO E MARIA DE FILIPPI

Il buongiorno di Gramellini, oggi:
Un amico sorride amaro: «Non farti illusioni, potenzialmente siamo tutti come lui e la sua corte: trombare e fare soldi, interessati solo ai bisogni primari, ai chakra bassi, per dirla alla maniera di voi che meditate e fate yoga. Sì, qualche disturbato che sogna con un romanzo o va in estasi per una notte d’amore sotto le stelle esisterà pure, ma è la buccia del chinotto: scorza sottile, percentuale insignificante».(...) continua sul sito della Stampa
E' da un po' che penso a questa cosa, sollecitato da più parti. Non è vero che c'è un'Italia buona e una cattiva, una che guarda Fazio e una che guarda la De Filippi, grazie al cielo le persone sono più complicate. Seguire questo modo di ragionare, non solo è sbagliato, ma è anche pericoloso, perchè fa sì che l'altro non lo si veda più come un interlocutore da convincere con i tuoi argomenti, ma solo come uno stupido che ha fatto scelte scriteriate.
Io non ci voglio cascare, io voglio credere che ci siano argomenti che possano far capire alle persone che la situazione in cui siamo è assurda, pericolosa, al limite dell'inciviltà.
Voglio far capire alle persone il perchè le tasse sono belle da pagare, perchè la scuola pubblica rappresenta il futuro di un paese, perchè è così importante che il lavoro precario debba costare più di quello fisso.
Io non mi arrendo, questo paese è troppo pieno di gente per bene (magari che vota Berslusconi in buona fede).

SMOG/2

E mentre lo smog è alle stelle, in comune non riescono neanche a votare i garanti per i 5 referendum che si (speriamo) faranno in Primavera, per la mobilità sostenibile e la qualità dell'ambiente.
P.s. Ma la Moratti, prima o poi, in consiglio comunale si presenterà?

mercoledì 19 gennaio 2011

DA SOLI NON CI ARRIVANO

Pierfrancesco Maran (consigliere PD), live dal consiglio comunale:
In Consiglio Comunale stiamo presentando emendamenti al bilancio per finanziare interventi contro le esondazioni di Seveso, Lambro e per monitorare la falda acquifera. Ma il centrodestra ce li boccia, ricordiamocene alla prossima esondazione
Capito perchè abbiamo fatto un Comitato? perchè a quanto pare da soli proprio non ci arrivano.

SEVESO, RIUNIONE DEI TECNICI, NULLA DI FATTO

Mi scuso se nel report ci sono errori, inadeguatezze, o cantonate, ma seguire la riunione di ieri, per uno che non è un tecnico, non è stato semplicissimo. Mi scuso anche per la lunghezza, ma non saprei che parti tagliare, ad ogni modo ecco quello che è successo, fra parentesi in corsivo i miei piccoli commenti:
Il primo a parlare è stato l’ingegner Brown, di MM:
Fa ancora una volta la storia delle esondazioni, e sostiene (anche io che non sono ingegnere lo capisco) che le cause delle esondazioni sono edificazioni – cementificazioni che hanno reso il terreno impermeabilizzato.
Sostiene che MM stia iniziando a compiere pratiche che hanno tempi di ritorno di dieci anni, facendo interventi che possano bloccare alcuni fenomeni, abbassando le frequenze di esondazione. (scopro dopo che si sta riferendo all’adeguamento del 20% dello scolmatore di nord ovest, che non serve a nulla).
L’ingegnere sostiene che sia meglio pensare a piccole opere che possano risolvere piccoli problemi e che  non si può puntare subito (subito? È quarant’anni che esonda  il Seveso) alla soluzione definitiva. MM si sta perciò muovendo per  interventi che diano risultato in tempi brevi, coinvolgendo tutti gli enti.
È stato deciso, per gli interventi cui ha fatto riferimento l’ingegnere, di dividere il Seveso in due rami
1.       Da alpi a scolmatore nord ovest  (se ne occuperà l’Aipo)
2.       Da tombinatura a foce. (di competenza MM)
L’ingegnere va avanti nella disamina, illuminandoci sul fatto che la tombinatura milanese è insufficiente (mi verrebbe da dire, grazie al c***o), e che quindi per risolvere il problema servirebbero interventi che azzerino le portate che da monte arrivano a Milano, come la vasca di laminazione a Senago e/o il raddoppio dello scolmatore di nord ovest, ma sono di difficile realizzazione, poiché ci sono troppi ostacoli.
L’ingegnere a nome della MM propone queste soluzioni:
-          Aumentare capacità di portata del tratto tombinato della città di Milano.
-          Intervenire sul territorio, con la costruzione di vasche di laminazione, per laminare (che significa trattenere le piene per poi trasferirle a valle). Stanno esaminando situazioni territoriali e pgt. (nessuno mai che dica che un progetto si stia concretizzando)
-          Trovare luoghi dove trattenere emissioni proprio vicino ai luoghi dove esce il Seveso
MM si sta incontrando con Aipo, e prevede di presentare un piano al comune di Milano in tempi brevi (questa l'ho già sentita qualche mese fa, temo che il loro breve non corrisponda al mio).
E' stata poi la volta dell'Aipo, attrverso l'ing. La Montagna:
È stato commissionato lo studio ad un prof del Politecnico, Poletti (Paoleti) per risolvere il problema.
Per il raddoppio del canale scolmatore c’è un progetto pronto, ma il blocco dei fondi Fas (da parte del governo Berlusconi) non lo ha fatto partire. Aipo è l'unico ente che ha messo i soldi, 17 milioni, dandoli alla provincia, che sta definendo l’appalto per partire con i lavori.
Da Dicembre l'Aipo è l'ente responsabile del bacino idrico del Seveso, quindi anche dei permessi per le immissioni di scarichi nel corso d'acqua; l'ing. dice che attualmente i corsi d’acqua lombardi sono al massimo delle loro possibilità, ed ogni immissione ulteriore può variare equilibri fragili già di loro.
Domanda di un cittadino: nel piano è prevista una attenzione che eviti l’allagamento delle cantine della zona, anche quando piove e non esce il Seveso?
Risposta: Bisognerebbe analizzare situazione per situazione riguardo gli allagamenti, perchè le cause possono essere tante.
Lo scoppio dei chiusini invece è dovuto esclusivamente alla piena del Seveso. Il problema è che l’aipo ha avuto ridotti i finanziamenti del 35% in 5 anni.
Bisogna sottolineare però che l’accordo di programma del 2009 prevede una serie di azioni.
  1. Laminazioni piccole, 
  2. micro polarizzazione (da fare entro il 2017, altrimenti ci sarà una sanzione dell'Unione Europea) [micropolarizzazione: ogni drenaggio urbano deve essere dotato di casse (piccole vasche), che riescano a polarizzare le portate di piena del drenaggio urbano.]
Secondo l'ingegnere è l’insieme di tutte le azioni che porta alla soluzione, raddoppio scolmatore, vasche laminazione, micro polarizzazione. Nessuna è alternativa di un’altra. (se cominciassero a farne qualcuna però, magari non sarebbe male, per cominciare).
Ha poi parlato il rappresentante di IANOMI:
Gestiscono depuratore Bresso e raccolta acque. Dicono che le fognature sono determinante nella formazione delle piene nei corsi d’acqua.
Partono dal presupposto (a questo punto giusto) che puntare sulla realizzazione di mega bacini di raccolta acque non è sufficiente, essendo anche di difficile attuazione, perciò un contributo essenziale può venire dalla micro polarizzazione diffusa, sfruttando tutti i livelli per trattenere l'acqua di pioggia affinché non arrivi nel corso d’acqua.
Da dieci anni alle nuove lottizzazioni si arriva ad imporre non solo la costruzione della vasca, quando serve, ma anche che le acque meteoriche vengano prese separatamente e finiscano in batterie apposite. Purtroppo il livello di urbanizzazione del territorio è sfuggito nei decenni scorsi, e oggi si chiude la stalla quando i buoi sono scappati.  Questo fa sì che questi nuovi accorgimenti servano fino ad un certo punto. Si dovrebbe pensare ad incentivi per favorire azioni di questo tipo sull’edilizia già esistenti con contributi modesti.
Le opere che propongono sono piccole, ma hanno fattibilità concreta. (mi sembrano quelli che sono riusciti ad andare un attimo più sul concreto
  1. Per Varedo vogliono dismettere il depuratore, perché è vecchio, prevedendo che le acque raccolte dal sistema di collettamento attuale vengano dirottate verso Pero, non arrivando più nel Seveso.  Propongono di utilizzare la capacità drenante della rete di collettori utilizzati a mezzo servizio, cosicché possano invasarsi di più, dando la possibilità, in zona Varedo, di fare una vasca di polarizzazione da 30000 m3, per dare un piccolo contributo.
  2. Stesso ragionamento per il depuratore di Bresso. Anche qui c’è una rete di collettori, che hanno una capacità di i 7-8 m3/s (contro i 3-4 m3 al secondo di Palazzolo). A Bresso Ianomi metterebbe a disposizione un'area di 20000 m2, in posizione favorevole rispetto alle pendenze naturali del terreno, quindi utilizzabile in profondità e superficie, realizzando una vasca da 80000-100000 m3, con un vantaggio: le acque del Seveso puzzano e sono cariche di inquinanti, nel caso di Bresso il fatto di realizzare vasca coperta avrebbe vantaggi in termini ambientali, perché le acque verrebbero ripulite, compattando e trattando gli agenti inquinanti.
Un rappresentante dell'ufficio tecnico della Provincia:
Fine 2010 provincia ha introiettato 17,2 mln di euro da Aipo.
Non è previsto il raddoppio, ma l’adeguamento del 20%. (Portata da 30m3/s a 36m3/s, a fronte di piene da 60-80 m3/s). Per l’accordo operativo la provincia sarà stazione appaltante, per l’appalto integrato e l'esecuzione dei lavori.
La provincia deve approvare il progetto definitivo, e poi avvierà le procedure per la gara di appalto integrato; a quel punto la ditta che vincerà, dovrà presentare il progetto esecutivo. Successivamente ci sarà il patto di gara. Essendo un’opera europea i tempi sono lunghi (qualche mese, solo per l'adeguamento che non serve a una mazza).
Ancora l'Ing. Brown:
Una scriteriata urbanizzazione ha fatto sì che il bacino Olona – Seveso – Lambro sia fra i più edificati del mondo. Progetti che prevedano il trasferimento di portate da un corso d’acqua ad un altro comporta gravi rischi. Il bacino è in crisi idrogeologica.
Una delle cose che emerge è che occorre dare una serie di strumenti per intervenire sulla gestione dell’urbanistica. Nello studio di MM verranno indicati i limiti che devono essere rispettati affinché i corsi d’acqua non vadano in crisi a causa delle cementificazioni e degli scarichi.
Questi sono interventi sul tessuto urbano futuro. 20 litri al secondo per ettaro è il limite adottato dal comune di Milano da 15 anni. (40 se esiste una laminazione  nella zona).
Pierluigi Angiuoni - comitato Stop Esonda Seveso
Il portavoce del comitato Seveso ha sottolineato la carenza di risposte concrete da parte dei tecnici, accusando il comune di Milano di aver messo a bilancio 68 mln di euro, che non verranno mai spoesi, per un'opera, lo scolmatore di nord-est, impossibile da fare, poichè causerebbe il collasso del Lambro.
Pierluigi ha anche sottolineato che nel contratto di fiume sono già previste micro polarizzazioni, risanamento delle acque per usi agricoli, reinserimento e riassorbimento acque nel territorio per rimpinguare la falda.

PER CONCLUDERE:
Ieri non è uscito niente di particolarmente sconvolgente, non ci sono in vista soluzioni, per non parlare dei soldi. La proposta di Ianomi è stata la più interessante e fattibile, non risolve il problema, ma sarebbe un piccolo passo in avanti.
Ringrazio Beatrice Uguccioni e i consiglieri del Partito Democratico di zona, che si stanno impegnando rispetto a questo tema, pur potendoci fare poco dal punto di vista delle decisioni, non governando nè il comune, nè la provincia, nè la regione. Senza di loro tutti questi incontri non ci sarebbero.
Ad ogni modo, c'è ancora da lottare, incontrarsi, fare manifestazioni ed eventi, per far sì che il problema venga risolto.

RIDATE LA SCORTA A CAVALLI

Mi unisco a chi si domanda sia il caso di revocare la scorta a Giulio Cavalli, attore impegnato da sempre nella lotta alle mafie nel nord, ora consigliere regionale dell'Idv.
Giusto ieri il consiglio regionale ha deciso di lasciare Pietrogino Pezzano alla guida della Asl 1 di Milano, con 31 voti contrari e 32 favorevoli, con i 33 dell'Udc assenti causa Casini a Milano.

15 ANNI DI VUOTO

Concita De Gregorio, oggi:
Esistono anche altre donne. Esiste San Suu Kyi, che dice: «Un’esistenza significativa va al di là della mera gratificazione di necessità materiali. Non tutto si può comprare col denaro, non tutti sono disposti ad essere comprati. Quando penso a un paese più ricco non penso alla ricchezza in denaro, penso alle minori sofferenze per le persone, al rispetto delle leggi, alla sicurezza di ciascuno, all’istruzione incoraggiata e capace di ampliare gli orizzonti. Questo è il sollievo di un popolo».
(...)
La vera domanda è perché gli italiani e le italiane gli consentano di rappresentarli. Il problema non è lui, siete voi. Quel che il mondo ci domanda è: perché lo votate? Non può essere un’inchiesta della magistratura a decretare la fine del berlusconismo, dobbiamo essere noi. E non può essere la censura dei suoi vizi senili a condannarlo, né l’accertamento dei reati che ha commesso: dei reati lasciate che si occupi la magistratura, i vizi lasciate che restino miserie private.
(...)
Qui il testo completo

martedì 18 gennaio 2011

SMOG

Ecco cosa succede quando si tagliano i fondi per i mezzi pubblici, non si costruiscono parcheggi ai capolinea delle metropolitane, non si aumenta il numero di piste ciclabili.
Aumenta lo smog, sopra la soglia nel 2011 per 14 giorni su 16.

RIPRENDIAMOCI LA VERGOGNA

Ieri Uolter, da Mentana, diceva una cosa che condivido (non capita di frequente): la cosa più triste di tutta questa faccenda, degli ultimi vent'anni, è che l'attenzione della politica (spesso anche del Pd), si è spostata da 60 milioni di italiani a 1 italiano solo.
B. con la sua vita da pascià, rappresenta la parte peggiore degli italiani, quella parte che è riuscito a sdoganare, eliminando semplicemente una parola: vergogna. Noi non abbiamo più nessun ritegno, quel ritegno che fin da Adamo ed Eva spinge l'uomo ad avere l'istinto di nascondersi nel momento in cui si compie una azione non corrispondente alla decenza comune.
Questo ci è stato tolto, questo, per ricominciare, dobbiamo riprenderci.
Ed allora, anche io vorrei chiedere le dimissioni del presidente del consiglio, perchè non è degno di ricoprire quel ruolo, a prescindere dai voti che prende, a prescindere dal programma politico.
La Chiesa dovrebbe levarsi sdegnata di fronte ad un personaggio del genere; ma come è possibile che sia più grave amare un uomo, piuttosto che utilizzare, pagando, moltissime donne? Quel Dio dell'amore che fin dal catechismo dei più piccoli viene presentanto, cosa preferirebbe?
Non sarà semplice risalire la china, dal punto così basso in cui ci siamo cacciati, ma questo paese è sempre stato in grado di ricostruire, ritessere, riagganciarsi al mondo. 
Ricominciamo ad avere vergona allora, vergogna di avere un presidente così, vergogna di avere una igienista dentale in consiglio regionale, e uno stuolo di donne inserite in posizioni di potere solo per aver soddisfatto il presidente, non certo per capacità personali, o per meriti verso la collettività.
Ricominciamo dalla vergogna, arriverà anche il merito, arriverà un futuro migliore, per tutti noi, per tutti i 60 milioni, non solo per 1.

TUTTI INSIEME CONTRO IL SEVESO (E IL COMUNE)


Giro una nota del Comitato Stop Esonda Seveso:


Dopo la risposta ricevuta dal consiglio di zona 9 (unico governato dal centrosinistra, e si vede) sui rimborsi per i danni causati dal Seveso, il comitato S.E.S  ( Stop Esonda Seveso) ritiene però che se ogni danneggiato agisce separatamente avrà probabilmente meno forza contrattuale rispetto ad una unica Azione Legale Collettiva promossa dai danneggiati che hanno subito danni causati dalla stessa causa.
Questo tipo di Azione Legale Collettiva (CLASS ACTION) è ora possibile anche in Italia dal 1 Gennaio 2010.
Il nostro Comitato ha già preso un primo contatto con gli uffici legali di movimenti di partecipazione civica che operano in Italia ed in Europa al fine di poter eventualmente suggerire una soluzione di Azione Legale Collettiva di cui potremo fare seguito con successivi comunicati.
Non ci fermiamo, continuiamo a lavorare, è questa la buona politica, significa questo mettersi al servizio delle persone. Ci si vede stasera, per parlare di Seveso, ancora una volta.

lunedì 17 gennaio 2011

LA VOSTRA PENSIONE DI 350 EURO MENSILI

Al Daily Week alle faccende dei giovani ci stanno attenti.
Sacconi spinge i giovani a crearsi un sistema pensionistico self made, seguendo il principio della previdenza supplementare. Perchè?
Perchè da qualche tmepo sul sito dell'INPS è possibile visulaizzare la propria futura pensione, tranne per chi ha un contratto non stabile (progetto, determinato, stagionale, ecc.). Perchè?
Perchè chi ha uno stipendio non fisso (magari intorno ai 900 euro), versa i contributi, ed avrà diritto ad una pensione che si aggira intorno ai 350 euro.

Sacconi vorrebbe istituire "Un giorno per il tuo futuro", giornata di sensibilizzazione alla pensione supplementare, ma come cavolo fa uno che arriva a fine mese a stento con 900 euro ad accantonare un fondo pensione?
Come fa un giovane con 900 euro a mangiare, andare via di casa, farsi una famiglia?
Sacconi non risponderà, ma qualcuno prima o poi lo dovrà fare, perchè è questo il compito della politica, quella fatta bene,

AUTOCOMBUSTIONI

A Milano la mafia non c'è, i negozi bruciano per autocombustione, soprattutto quelli del presidente di Sos Racket Usura.

sabato 15 gennaio 2011

MA SECONDO VOI ATM AUMENTA I PREZZI?

Le tasse sono belle da pagare, nel senso che ciascuno in questo modo contribuisce al benessere di una comunità, aiuta chi è malato, chi perde il posto di lavoro, manda i giovani a scuola, ecc. ecc.
Diventa però festidioso pagare le tasse quando i servizi che lo Stato offre utilizzando i soldi dei cittadini non sono all'altezza di un paese civile.
B. ha fatto del non mettere le mani nelle tasche una crociata, ora, vi vorrei far notare che da dopo le elezioni comunali (chissà perchè) le tariffe di Atm aumenteranno per far fronte ai tagli effettuati dal governo agli enti locali (comuni), alla faccia del federalismo della Lega Nord (che chiacchiera, chiacchiera, chiacchiera).
Le tariffe aumenteranno, a seconda dell'utilizzo che si fa dei mezzi e della classe di appartenenza (giovani, anziani, lavoratori, residenti), dai 10 ai 40 centesimi.
Se siete stai nelle città europee saprete che i prezzi a Milano sono molto bassi, a fronte però di un servizio scadente, rispetto a città come Monaco, per esempio, o Londra, Parigi, Berlino.
L'aumento delle tariffe, vorrei fosse chiaro, non avverrà per un miglioramento del servizio, ma solo perchè a Roma hanno deciso di scaricare il barile dell'aumento delle tasse ai comuni.
Così, giusto per chiarire.

NIENTE SOLDI PER IL SEVESO

Udite udite, i fondi richiesti dalla regione ai loro amici romani, per far fronte ai danni provocati dall'esondazione di Settembre non arriveranno mai!
Non solo, è ancora tutto fermo, non c'è un commissario straordinario,non ci sono soldi (solo i 17 milioni messi dall'Autorità interregionale per il Po), non ci sono i progetti (nè canali scolmatori, nè vasche di laminazione).
L'unica cosa che stanno facendo è l'allargamento del canale scolmatore del 20% che non serve a niente (dato che passerebbe da una portata di 30 l/s, ad una di 36 l/s, mentre le piene arrivano a 60/80 l/s).
Ci vediamo il 18 Gennaio, alle 18.30, insieme ai consiglieri di zona per parlarne, magari senza credere più a quel parolaio dell'assessore Simini e al suo partito, che ha stralciato un piano (fra l'altro fatto da Albertini) che avrebbe risolto la situazione.
Il neonato comitato Stop Esonda Seveso sarà presente, io pure.

venerdì 14 gennaio 2011

DARE UNO SPETTACOLO PENOSO E' GRAVE, MA...

Alessandro Gilioli, sul Pd:
Questo Pd rischia di diventare come l’acqua, che assume la forma del recipiente in cui viene messa».
Questa cosa non l’ho detta io – che vengo quotidianamente accusato di essere troppo duro con il Partito democratico. L’ha detta il vicepresidente del Pd, ieri.
Il fatto è che a volte viene il sangue caldo, ed è difficile rimanere pacati.
Proprio perché si ha ben chiaro che il Pd – e solo il Pd- può essere l’architrave di una futura maggioranza che manda a casa la cricca dei La Russa, dei Cicchitto e dei Verdini; proprio perché si sa che nel Pd ci sono eccellenti persone – io ne conosco diverse – e che per quanti errori possa fare non si divorerebbe mai l’anima civile di questo Paese come sta facendo la banda Berlusconi; proprio perché si sa che passa principalmente attraverso il Pd la speranza di ricostruire un patto di cittadinanza decente in questa società lacerata; proprio per tutto questo, ci si arrabbia con una dirigenza che nel giorno in cui la Consulta boccia per l’ennesima volta una legge ad personam – un giorno da accogliere stappando spumante – si rinchiude in una sala a litigare furiosamente, a minacciarsi dimissioni reciproche, a congiurare una corrente contro l’altra.
Che poi a me piacerebbe, avessi tempo, sentire a caso mille o diecimila elettori del Pd per chiedere loro che cos’hanno capito davvero di questo eterno scazzo, su quali imponenti e dirimenti temi litigano tra loro i “modem” e i “franceschiniani”, i bersaniani e i neoulivisti, e tutti gli altri che mi sono perso.
Immagino siano visioni del mondo totalmente incompatibili, visto che per queste divisioni si rischia di lasciare il Paese nelle fauci del Cavaliere per altri cinque o dieci anni.
Eppure, sembra che non se ne accorgano.
No, dico davvero. Per esempio ieri sera, scrollando la mia bacheca di Facebook, ho trovato una nota del deputato lombardo Emanuele Fiano, tutto contento per gli esiti della direzione. Gli ho postato una critica – «ma se vi siete squagliati!», mi ha pure risposto a male parole, ero io che non avevo capito niente, non sapevo «interpretare le notizie».
Poi mi chiedono perché un giorno sì e un giorno anche qui m’incazzo con il partito che ho votato.
Perché dare uno spettacolo penoso è grave, ma non accorgersene neppure è imperdonabile.

AGGIORNAMENTI SUL SEVESO

L'impegno sulla questione Seveso continua.

Martedì 18 gennaio dalle 18.30 alle 20.30 presso l'auditorium Ca' Granda in viale Ca' Granda 19 e' convocata la Commissione "Per la citta' sostenibile" (del consiglio di zona 9) per un aggiornamento rispetto alle problematiche e ai progetti legati all'esondazione del Seveso.
Saranno presenti i Referenti di MM, IANOMI, AGENZIAPO.

Vi aspetto tutti.

PENSARLA DIVERSAMENTE SENZA LITIGARE

PIATTAFORMA DI SPERANZA

Straordinario articolo di Ezio Mauro.

MADE IN MILANO, CIOE' BANGLADESH, CAMBOGIA, CINA

Pierfrancesco Maran, consigliere comunale del Pd ha scoperto una cosa interessante. L'assessore leghista di Milano, Morelli, ha pensato di inventrsi il marchio 100% made in Milano per pubblicizzare ulteriormente la città, in vista di Expo; il brand è utilizzato su magliette, felpe, palle di Natale, panettoni, ecc, ecc,
Il problema è che non c'è un prodotto che sia uno che è stato fatto a Milano: le felpe e le magliette sono fatte in Bangladesh, Cambogia e Cina, i panettoni in Veneto e così via.

A Milano e provincia ci sono 4000 fabbriche tessili che avrebbero potuto fare il lavoro (le felpe sono vendute a 40 euro, per dire), forse con una qualità migliore, semplicemente rispettando la dicitura del marchio.
La coerenza della Lega è monolitica.

giovedì 13 gennaio 2011

IO HO PAURA, A VOLTE.

Quanto fa paura a volte perdere la speranza di riuscire a cambiare le cose, di far capire, a questa generazione di (a volte frustrati) ex sesantottini, che il loro tempo è passato, e, onestamente non è che abbiano fatto un gran lavoro.
Quanto fa paura non riuscire a trovare un posto di lavoro decente, che non sia uno stage non pagato da 8 ore al giorno per il resto della mia vita.
Quanto fa paura non avere un contratto che mi tuteli (e non parlo di pause io, ma semplicemente di malattia e ferie).
Quanto fa paura non avere la pensione.
Quanto fanno paura questi adulti che non capiscono, magari ci provano, ma non possono capire l'apertura al mondo che il nostro tempo ci ha tatuato addosso senza però darci un riparo sotto il quale rifugiarci quando si manifesta in tutta la sua violenza distruttrice.
Quanto fanno paura le chiacchiere inconcludenti di chi pretende di sapere tutto, di avere la risposta a tutto, ed in verità, con una semplicità disarmante, non ha capito nemmeno il problema.
Quanto fanno paura i ragazzi che non si rendono conto di quello che hanno davanti, perchè per governare i tempi che verranno, bisognerà stare saldi sulla sella, e comprendere che per salvarsi bisognerà salvarci.
Quanto fa paura il Pd che stenta, rantola, inciampa, mentre invece dovrebbe veleggiare verso un futuro che deve essere migliore di questo.
Quanto fanno paura le persone che pensano che l'egoismo sia la risposta a tutto.
Quanto fa paura una università che non è universale, aperta, libera, collegata al mondo del lavoro.
Quanto mi fanno paura quelli che pensano di conoscere i giovani, perchè:"ho letto il sondaggio", o perchè "guardo anche io Amici".
Quand'è che mi daranno la possibilità di costruire il mio futuro?
Davvero, non abbiamo bisogno che lo facciate voi, fatevi da parte, avete già combinato abbastanza danni, ci pensiamo noi. Mettete al servizio il vostro sapere e fate un passo indietro. Per favore, io a volte ho il fegato spappolato.

PRIMARIE PER LE PRIMARIE

Ecco perchè il Pd così non va, perchè questa conversazione è verosimile e non fantasiosa.
Basterebbe smettere di essere assillati da B. e pensare alle persone che ci votano. Mi piacerebbe discutere su Mirafiori (e, magari non sui giornali, lo hanno fatto), sulla scuola, et similia, e lasciare da parte primarie (inamovibili), coalizioni (non si possono fare senza programmi), divisioni interne (sane, se non pubblicizzate).

PERDERE PER FARE CARRIERA

Chiamparino in questa intervista mi pare che dica cose sensate, sia sulla Fiat, che sul Pd (che per far parte della classe dirigente si debba saper perdere è un sospetto che è venuto anche a me di frequente).Che poi noi, dovremmo essere quelli del merito non solo a parole, ma anche a fatti, magari nel nostro partito, magari!

SCENDERE E SPINGERE

NESSUNA EVIDENZA

Essere fotografati con i boss, non ha nessuna evidenza. Eh, sì, ciao.

mercoledì 12 gennaio 2011

UTILITA' DELLO STUDIO

Il professor Colombo (il cui blog ho incrociato grazie alla Giulia, che è stata sua alunna presso l'università cattolica di Milano) risponde alla ministra Gelmini, che si è espressa sostenendo l'inutilità di una laurea in scienze della comunicazione:

Penso, dal profondo del cuore che si tratti della dimostrazione della natura fortemente ideologica di qualunque atto sull’università di questo ministro, di questo governo, di una larga parte della classe dirigente italiana.
Non fate caso al fatto che si parli di scienze della comunicazione, ma delle parole che vengono dopo, da cui si evince che una laurea è utile se serve a trovare lavoro. Cioè il sapere è utile solo e soltanto se è strumentale al trovare lavoro.
A qualcuno viene ancora in mente che il sapere fa trovare lavoro perché è una qualità in sé? Di cui le nostre società hanno bisogno più che mai? E che semmai occorre chiedersi com’è stato possibile che il sapere sia stato trasformato in una cosa inutile a meno che non sia nobilitato dal fatto che qualcuno ti assume? Il che vuol dire che abbiamo lasciato che un mercato cieco e miope, dove certo non sono mica tutti geni, decidesse di cosa bisognava o non bisognava insegnare?
Penso che ponga in modo sintetico ed esaustivo la questione delle questioni, affinchè la cultura in Italia sopravviva.
Ultima cosa, dottoressa (?) Gelmini, attendiamo ancora la pubblicazione dei suoi voti universitari, si ricorda?

IL RACKET CONTINUA

A Milano il problema del racket delle case popolari c'è da vent'anni, e, a quanto pare, oltre a dichiarazioni spot a cui spero non creda neanche chi le pronnuncia, nessuno fa niente.
Solo la questura cerca di fermare i fenomeni di illegalità in questi quartieri deve il Comune è colpevolmente assente.
Sempre la città dell'expo, obviously.

3,7 KM IN 8 ANNI

A Milano, slitta ancora (è la quinta volta) il prolungamento della gialla da Maciachini a Comasina (dopo che è stata rinviata anche l'apertura della fermata di Assago delle metro verde).
8 anni per realizzare 3,7 km di metropolitana, niente male per la città dell'Expo.

martedì 11 gennaio 2011

VENDERE L'ANIMA AL DIAVOLO

Chi è favorevole ad una ammucchiata politica per battere B., insieme a Fini e Casini, vorrei che mi rispondeste a questa domanda, cliccando su questo link: cosa siete disposti a perdere?
Perchè io, di vendere l'anima al diavolo per vincere (che poi la vittoria sarebbe tutta da vedere), non ho proprio voglia.

IL MIO FUTURO

E' uscito un bell'articolo sull'Unità oggi, dopo l'aggressione subìta da Mario Adinolfi, direttore del The Daily week, sulla solitudine dei "giovani" del nostro partito, bravi, ma rei di essere fuori dai sistemi di potere (detti anche correnti) che sono il vero cancro del partito democratico.
Per me la politica, come ho detto a Firenze, rimane un mettersi al servizio: c'è chi è bravo a farlo, curando il rapporto con i suoi elettori (Renzi è il sindaco più amato di Italia, anche dopo la giornata campale della nevicata), creando iniziative aperte per tutti (come l'incontro che si terrà prima della direzione nazionale il 12, per capire cosa dire poi il giorno dopo), ponendo la questione del ruolo dei giovani (che poi non sono giovani, perchè hanno 40 anni) e del loro futuro come priorità della famosa agenda politica (che è un po' la mission del giornale di Adinolfi).
Chi è stato protagonista di sconfitte, o di vittorie create con ammucchiate pornografiche dal punto di vista politco, dovrebbe farsi da parte, perchè è evidente che non ha le capacità, nè l'apprezzamento da parte degli elettori, per mettersi al servizio.
Chi crea divisioni, indice riunioni al chiuso, segrete, piene di tatticismi politici e vuote dal punto di vista dei contenuti, non fa il bene della collettività, perciò non è in grado di mettersi al servizio.
Chi non riesce a comprendere le problematiche legate alla società (che ne so, per esempio che non avrò mai la pensione), e continua a inseguire politiche più adatte agli anni '70 che agli anni 2010, non può mettersi al servizio.
Ecco, non succederà, ma sarebbe il caso di valorizzare, e non di isolare, chi ha un unico scopo: mettersi al servizio di questo paese, di una generazione, per riportare l'Italia ai livelli di decenza che le competono, sul piano della competitività economica, sociale, culturale, ma soprattutto ridando speranza a chi, per colpa dei soliti, l'ha persa, forse per sempre. Tirerò spallate politiche finchè questo non succederà, a me piace vincere, a qualcuno no, perchè io, al mio futuro, ci tengo.

LE RAGIONI DEL CUORE

Mi è capitato di recente di parlare con alcuni miei amici di fine vita e testamento biologico.
Io penso che da cattolici si debba avere innanzitutto rispetto per la sofferenza degli altri, per l'uomo, prima di pensare ai precetti della religione, che ci dice che la nostra vita è un dono, e come tale va trattata.
Non tutti però sono cattolici, non tutti la pensano così, ed allora io credo che in uno stato laico si debba dare la possibilità di scegliere: a chi non ritiene che la sofferenza sia un dono, chi non pensa che la vita sia di qualcun altro, deve poter esprimere le proprie volontà, perchè posso anche capire che per qualche uomo, o per qualche donna, essere paralizzati in un letto muovendo solo gli occhi possa non essere considerato vita.

Una buona occasione per riflettere su questi temi ci sarà SABATO 16 GENNAIO, alle 21, al teatro dei Filodrammatici: è un happening teatrale, scritto per riflettede attraverso l'arte proprio sul fine vita. L'hanno intitolato LE RAGIONI DEL CUORE, e consiglio caldamente di andarci!

LAVORARE PER MILANO

C'è da lavorare, c'è da lavorare molto per questa città, per vincere le elezioni. Qualche numero dà speranza.

MERITOCRAZIA LOMBARDA

Formigoni ha nominato il nuovo dg della Asl 1 di Milano: si chiama Pietrogino Pezzano, era dg a Monza, e, secondo la logica formigoniana, è stato spostato per merito, perchè questo signore ha avuto il grande merito di essere fotografato dai Carabinieri insieme ai boss Saverio Moscato e Candeloro Polimeno a Desio.
Che bella la meritocrazia.

lunedì 10 gennaio 2011

LA MANOMISSIONE DELLE PAROLE


Consiglio a tutti di leggere "La manomissione delle parole" di Carofiglio, un libro bello, scritto bene, interessante, che fa riflettere e che ridà alle parole la loro giusta importanza e la giusta inquadratura.

DITTATORE BIELLORUSSO

Ne avevo già parlato di Lukashenko, ora la situazione peggiora ancora. Dopo le elezioni vinte irregolarmente, il dittatore biellorusso tenta di togliere il figlio di una coppia di oppositori politici (uno candidato contro di lui, lei giornalista molto nota, entrambi in prigione dal giorno delle elezioni) alla nonna, prendendolo in affido.
A B. questi metodi non dovrebbero piacere, ma non parla.
P.s. i servizi segreti biellorussi si chiamano ancora KGB, e poi dice comunista a Bersani, un po' ridicolo, no?

LAVORO E GIOVANI, QUALCHE CONSIDERAZIONE

Il tasso di disoccupazione giovanile è intorno al 25% da qualche tempo.
Repubblica si interroga dopo l'intervento del ministro Sacconi, che pensa che i giovani dovrebbero accettare qualsiasi lavoro gli venga offerto, sulla veridicità di questa affermazione, ponendo la questione anche alle aziende.
Io penso che non sia possibile nè giusto accettare qualsiasi lavoro, a meno che, ovviamente, non si abbia bisogno di soldi.
Non è giusto che si sviluppino competenze con molta fatica, in anni di studio, con investimenti (non solo economici) fatti dalle famiglie e dai giovani stessi (con rinunce anche pesanti), e che poi queste competenze non vengano riconosciute all'interno del mercato del lavoro e da un ministro delle Repubblica.
Questo non vuol dire che un neolaureato debba essere subito inserito nel posto di lavoro dei suoi sogni, ma nemmeno che chi ha studiato per contribuire allo sviluppo (qualsiasi esso sia) di una disciplina, debba essere sottopagato, sfruttato, frustrato, da posti di lavoro che non riconoscono quanto investito nella sua vita.
Le offerte di lavoro di questi tempi riguardano sono il settore del commercio, con contratti a provigione o a progetto (o entrambi) che spesso non consentono sicurezze economiche, e che fanno gravare sul lavoratore la maggior parte dei costi, costringendolo in più ad una continua insicurezza lavorativa ed economica.
Forse sarebbe il caso di domandarsi come risolvere la questione, al posto di invitare i neolaureati a lavorare nei call center o come procacciatori di finanziamenti per chi non se li può permettere.

RIMBORSI DANNI ESONDAZIONI SEVESO

In consiglio di zona 9 il problema del Seveso è molto sentito, e come Pd ci siamo spesi negli ultimi tempi facendo iniziative per capire come risolvere il problema.
Uno dei problemi giustamente più importanti era quello dei rimborsi per i privati.
Beatrice Uguccioni, presidente del consiglio di zona 9, dal circolo di Affori, ha mandato una lettera qualche giorno fa, indicando le modalità per ottenere il rimborso dal Comune.

Gentilissima,
Gentilissimo,

per quanto concerne le richieste di risarcimento per i danni causati dalle ultime esondazioni del Seveso, queste vanno inviate, preferibilmente a mezzo raccomandata AR, al Comune di Milano-Settore Servizi Generali-Ufficio Assicurazioni, Via Dogana 4 - 20123 Milano.


Nella succitata richiesta ufficiale si dovrà specificare il giorno, il luogo e il punto esatto in cui è avvenuto il sinistro, oltre ai dati personali, comprensivi anche del riferimento telefonico, nonché dell'eventuale documentazione che si vorrà rendere disponibile in allegato.


Per ulteriori informazioni è possibile mettersi in contatto con l'Ufficio Assicurazioni ai n. 02884.54734/ 54744/54769 o via fax al n 02-88454843.
Per coloro i quali volessero recarsi direttamente presso l'Ufficio Assicurazioni è possibile compilare in loco un apposito modulo nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle ore 11alle ore 12 o al pomeriggio dalle
14 alle 16 (mercoledì fino alle 17).
Mi è gradita l'occasione per porgere i più cordiali saluti.

Il Presidente del Consiglio di Zona 9
Dott.ssa Beatrice Uguccioni