Che poi la cocaina dentro i locali lo sappiamo tutti che c'è, e che in corso Como chi gestisce tutto è la 'ndrangheta, sono le cosche, nonostante il sindaco e il governatore si ostinino a dire che la criminalità organizzata qui non si sia ancora organizzata.
Prima dell'aspetto politico, mi domando che società sia quella che propone come modello questo, nella quale una grossa fetta di uomini e donne ricorrono alla cocaina per cercare di essere quello che non sono, per allontanarsi dalle loro fragilità senza capire che sono proprio quelle che rendono così bello vivere, e fare un percorso dentro se stessi.
Politicamente invece, noi del circolo dell'Isola, insieme al gruppo Milano democratica contro le mafie, in corso Como ci siamo andati a volantinare, per denunciare che la cocaina c'è, e con quella i criminali ci finanziano le imprese edili (ripulendo il denario), che casualmente, e ripeto casualmente, vincono appalti su appalti; la prova delle infiltrazioni mafiose nelle istituzioni ambrosiane è che chi gestisce il traffico di cocaina nei locali, insieme ai gestori, aveva anche degli uomini all'interno degli uffici comunali. Temo che donna Letizia si dovrà ricredere. Già.
martedì 27 luglio 2010
UN OTTUAGENARIO NUCLEARE
La Gabanelli ha ragione, perchè nominare Veronesi (oncologo stimatissimo) all'agenzia per il nucleare (che con i tumori non centra niente), per 7 anni (lui ne ha 85), permettendo che continui ad occuparsi di cancro (per fortuna) e del paese (è senatore, e già ci sarebbe da discutere su questo), pare non essere la migliore idea che si potesse avere...della serie, avanti i giovani!
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