domenica 29 gennaio 2012

AIUTARE LE PERSONE, AL DI LA' CHE SIANO SPOSATE

Oggi è la festa della famiglia per i cattolici, ricorrenza che cade in giornate particolari dopo la decisione della Giunta di Milano e annesse polemiche.
Consiglio la lettura di questo post di Andrea Sarubbi, che dice parola per parola quello che penso.
(...) c’è un aiuto alle persone in difficoltà, al di là delle loro scelte affettive, e se in una casa non si arriva alla fine del mese mi pare poco rilevante che i suoi abitanti – soprattutto se ci sono bimbi di mezzo, e il reddito Isee tiene conto anche di questo – siano sposati o soltanto conviventi, perché il Comune ha il dovere di aiutarli. Questo significa equiparare la convivenza al matrimonio? No, io non la vedo così. Significa solo prendere atto della realtà e saperla amministrare. 
La crisi non guarda in faccia a nessuno, le soluzioni che vanno messe in campo devono fare altrettanto.
Si deve difendere la famiglia (e prima ancora bisogna darne testimonianza), ma non si può farlo con una guerra fra poveri in termini di diritti e aiuti economici.
Che poi Gesù Cristo ha aiutato molti che non la pensavano come lui, lontani dal suo modo di intendere la vita. Li aiutava perché avevano bisogno, senza chiedere se fossero sposati, no?

OSCAR LUIGI SCALFARO

Un grande politico, un punto di riferimento, un cattolico testimone della sua fede.



Perchè la politica fa parte dell'uomo e l'indifferenza è la piaga della democrazia. Il terreno è duro, prenderemo il testimone, nel nostro piccolo, per continuare a seminare.

BOERI: ANZICHE' DIRE DOVREBBERO PERCHE' NON DICI MAI DOVREMMO?

Ancora una volta Stefano Boeri mi delude.
Ha ragione su tante cose: questo Pd fa fatica a fare sintesi, ad uscire dalle sabbie mobili, ad aprirsi alla cosiddetta società civile (di cui comunque fa parte), a coinvolgere i giovani.
Delude spesso, soprattutto perché ha scarsa capacità di comunicare (all'interno e all'esterno) e per un'intrinseca necessità, tutta dei sinistrati, di litigare.
Ecco, aveva ragione Berselli, i sinistrati, paradossalmente, mentre si occupano del "noi" nella società, non riescono a dire "noi" dentro il loro partito.
Allora, caro Stefano, tu che sei un vulcano di idee, che hai a cuore questo partito (perché hai a cuore il partito, vero?), smetti di continuare a dire cosa dovrebbero fare gli altri, perché è troppo semplice.
Mettiti al servizio, dimostra di voler fare squadra, aiuta a organizzare la conferenza programmatica e mettici la faccia insieme al gruppo dirigente. Sei nella posizione per poterlo fare, non credo che il tuo aiuto sarebbe sgradito.
Per una volta, fai squadra.
Allora, solo allora, la tua critica servirà al partito e non solo a te stesso.