mercoledì 7 dicembre 2011

MI DICONO CHE SONO FASCISTA

Ieri mi sono preso ancora del fascista per aver presentato il progetto dei Consiglieri di zona under 30, da parte del Consigliere Tucci, di Rifondazione Comunista.
Ma come si fa a non capire che non è un atto discriminatorio?
Come si fa a non capire che l'educazione fra pari, in questi casi, è molto più efficace?
Come si fa a non capire che condividere le stesse inquietudini, gli stessi problemi, per il futuro, significa avere maggiore empatia e maggiore credibilità?
Il Consiglieri Tucci non credo abbia problemi di stage non retribuiti, contratti a progetto, difficoltà di costruirsi e immaginarsi un futuro. Io, noi tutti, sì.
Come si fa a non capire che non è una questione politica, di partiti, ma è il Consiglio che dà mandato ai suoi giovani, riconoscendo che sono una ricchezza, al di là del partito di cui fanno parte?
Evidentemente chi mi dà del fascista non conosce la storia. Non curo il culto della giovinezza e della Patria, cerco come posso di curare una democrazia malata, inquinata anche da partiti politici e politici che non riescono a guardare al di là del loro naso, causando una disaffezione da parte di molti ragazzi.
Continuando così, è una democrazia senza futuro.