domenica 28 novembre 2010

CATTOLICI E FINE VITA, CHE SOFFERENZA

Mettere la giornata pro-life il giorno della morte di Eluana Englaro è una cattiveria, tanto tanto lontana da quell'amare il prossimo presente nel Vangelo, dalla carità di San Paolo.
Per me questa è una sofferenza, davvero.

Fra l'altro, se qualcuno mi spiega questo insieme alle attuali posizioni clericali:
canone 2278. L'interruzione di procedure mediche onerose, pericolose, straordinarie o sproporzionate rispetto ai risultati attesi può essere legittima. In tal caso si ha la rinuncia all'« accanimento terapeutico ». Non si vuole così procurare la morte: si accetta di non poterla impedire. Le decisioni devono essere prese dal paziente, se ne ha la competenza e la capacità, o, altrimenti, da coloro che ne hanno legalmente il diritto, rispettando sempre la ragionevole volontà e gli interessi legittimi del paziente. (Dal Catechismo della Chiesa cattolica)
Non è possibile che un programma televisivo sia lo specchio di tutte le posizioni possibili esistenti rispetto ad un singolo argomento. Così come esiste "A sua immagine", programma di rai1 esclusivamente cattolico, così Fazio e Saviano propongono il loro tagli editoriale. Se poi uno è più visto e l'altro no, beh, questo dovrebbe far riflettere tutti i cattolici.

ROTTAMATORI E COMPATTATORI

B. chiama Matteo Renzi, ha bisogno di compattatori per Napoli, il sindaco gli risponde di sì, perchè il paese è solo uno, sempre e comunque; è il federalismo, quello buono.
Come dice Pippo, da rottamatori a compattatori.

TUTTI INSIEME

Una bella intervista di Giuliano Pisapia, candidato sindaco di TUTTI.
Avanti così, insieme ce la possiamo fare.