martedì 1 maggio 2012
REALTA' E FINZIONE
Un ottimo Filippo Facci, sul Post:
Nella florida Germania si suicidano il doppio che in Italia, mentre nella disastrata Grecia poco più della metà: parliamo di tasso percentuale, ovviamente. In Giappone si ammazzano quasi quattro volte più che da noi, in Russia sei volte, mentre in Azerbaijan – terra di autoritarismi e corruzioni – non si ammazza quasi nessuno. In Italia nel prospero 1987 si toglievano la vita più di 4mila persone l’anno, mentre oggi, con la crisi, meno di 3mila. In Friuli i suicidi sono da sempre il quadruplo che in Campania, e la loro quasi totalità avviene tra domenica e martedì con picchi stagionali che sono a maggio e a ottobre. Potremmo continuare: tanto per chiarire che attribuire i suicidi a precisi generi di causalità (tipo, appunto, alla crisi economica) è una forzatura immonda che spesso viene favorita da chi mira, giocando coi dati, a trovare eco su giornali.Il resto, lo trovate qui
MANI SPORCHE
A tutti i giovani a tempo indeterminato loro malgrado, perché non hanno un reddito che li faccia diventare finalmente grandi,
a tutti gli stagisti che lavorano gratis, per dei buoni pasto o per 200 euro al mese, dopo anni passati sui libri sperando che lì dentro fosse custodito un valore,
a tutti gli onesti che si sono visti superare dal raccomandato di turno e hanno avuto il coraggio di reagire,
a tutti gli studenti lavoratori, nonostante tutto studenti, nonostante tutto lavoratori,
a tutti quelli che malattia, ferie, diritti, non sanno nemmeno cosa siano: acquistati a progetto, obbligati a non progettare,
a tutti quelli che nonostante tutti ci provano, gettando il cuore oltre l'ostacolo, impedendo alla loro idea di soffocare nella burocrazia,
ai tanti imprenditori in trincea al fianco dei lavoratori,
a tutte le donne e gli uomini che decidono di diventare mamme e papà, lì è racchiusa la speranza per un futuro migliore,
a tutte le mamme e i papà, che con orgoglio fanno sacrifici per mandare avanti la baracca,
a chi ha sempre pensato che il lavoro nobilita l'uomo, tanto da togliersi la vita quando lo perde,
alle tante donne lavoratrici, al loro lavoro immenso nelle nostre case, alle loro grandi fatiche nascoste, alla loro forza d'animo,
a chi ha la forza di denunciare usurai, strozzini e pagamento del pizzo, perché ci insegna il valore del coraggio e dell'onestà,
a chi ha perso il lavoro a 50 anni e con forza e umiltà lo cerca quotidianamente,
a chi lascia il proprio paese in cerca di fortuna, pronto a fare qualsiasi lavoro a qualsiasi prezzo,
ai tanti imprenditori e lavoratori che le tasse continuano a pagarle, a testa alta in mezzo a tanta, troppa illegalità,
a chi prova a fare ricerca e innovazione, nonostante tutto, nonostante tutti,
a chi rimane in Italia, a chi non si rassegna, a chi ha la forza di avere nuove idee, a chi si sporca le mani per un futuro migliore,
buon 1 maggio a tutti
a tutti gli stagisti che lavorano gratis, per dei buoni pasto o per 200 euro al mese, dopo anni passati sui libri sperando che lì dentro fosse custodito un valore,
a tutti gli onesti che si sono visti superare dal raccomandato di turno e hanno avuto il coraggio di reagire,
a tutti gli studenti lavoratori, nonostante tutto studenti, nonostante tutto lavoratori,
a tutti quelli che malattia, ferie, diritti, non sanno nemmeno cosa siano: acquistati a progetto, obbligati a non progettare,
a tutti quelli che nonostante tutti ci provano, gettando il cuore oltre l'ostacolo, impedendo alla loro idea di soffocare nella burocrazia,
ai tanti imprenditori in trincea al fianco dei lavoratori,
a tutte le donne e gli uomini che decidono di diventare mamme e papà, lì è racchiusa la speranza per un futuro migliore,
a tutte le mamme e i papà, che con orgoglio fanno sacrifici per mandare avanti la baracca,
a chi ha sempre pensato che il lavoro nobilita l'uomo, tanto da togliersi la vita quando lo perde,
alle tante donne lavoratrici, al loro lavoro immenso nelle nostre case, alle loro grandi fatiche nascoste, alla loro forza d'animo,
a chi ha la forza di denunciare usurai, strozzini e pagamento del pizzo, perché ci insegna il valore del coraggio e dell'onestà,
a chi ha perso il lavoro a 50 anni e con forza e umiltà lo cerca quotidianamente,
a chi lascia il proprio paese in cerca di fortuna, pronto a fare qualsiasi lavoro a qualsiasi prezzo,
ai tanti imprenditori e lavoratori che le tasse continuano a pagarle, a testa alta in mezzo a tanta, troppa illegalità,
a chi prova a fare ricerca e innovazione, nonostante tutto, nonostante tutti,
a chi rimane in Italia, a chi non si rassegna, a chi ha la forza di avere nuove idee, a chi si sporca le mani per un futuro migliore,
buon 1 maggio a tutti
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