giovedì 1 dicembre 2011

OSCAR GIANNINO

Trovo francamente fastidiosa l'aggressione a Giannino fatta oggi in universitá.
Se non si è in grado di affermare le proprie idee in un dibattito è meglio lasciar perdere scienze politiche. Credetemi, non fa per voi. Meglio che facciate i buttafuori.

PRIMARIE PER I PARLAMENTARI

Io sono d'accordo, si facciano le primarie per i parlamentari.
Perché il porcellum fa schifo e garantire agli elettori la possibilità di scelta è fondamentale, soprattutto per un Partito che si chiama Democratico.
E cominciare a pensare a come farle, anziché dire che é complesso e complicato, sarebbe un buon segnale.
Chi la pensa come me, firmi qui, sul sito di Prossima Italia.
Chi non firma, poi non si lamenti.

IO, ONESTAMENTE, NON HO VOGLIA DI TIRARMI LEGNATE SUI MARONI

Sono passati all'incirca sei mesi dalla vittoria alle elezioni.
Vorrei fare una primissima riflessione: i puri, gli idealisti, quelli che non si vogliono sporcare le mani, quelli di cui è piena la sinistra, in ogni partito, non aiutano molto.
Sono alla prima, vera, esperienza di governo del territorio e la cosa che ho capito è che se non ti misuri con la realtà in cui stai, scendendo a compromessi, non vai lontano.
Ebbene sì, compromessi.
Perché quando governi lo fai per tutti i cittadini: i Ron sono un problema, i parcheggi anche, per non parlare della carenza di soldi e le trasformazioni necessarie alla città.
Con "i rom sono nostri amici" e "facciamo solo parchi" non si va molto lontano.
Milano è una città complessa, bisogna quotidianamente mediare fra i propri ideali e la realtà con cui ci si scontra.
Questo, badate bene, non significa che le cose dette non si fanno, ma che è necessario costruirle ed inserirle in un sistema intricato.
Allora chiederei che tutti, compresi i cittadini che mi/ci hanno votato, si assumano la responsabilità di questo cambiamento.
Criticare è sano, giusto e corretto, ma bisogna far sì che la critica sia mirata e costruttiva.
A chi è eletto va il compito di agire, trasformando laddove può il territorio, e anche di informare sulla situazione in cui lavora.
Perché se la scorsa giunta ha già utilizzato tutti gli oneri di urbanizzazione per sanare il bilancio è un problema; se non ci sono soldi, garantire la sicurezza nelle aree verdi è un problema; se ci sono contratti già firmati non si può tornare indietro, se non pagando penali assurde che graverebbero sulla collettività;  quando si hanno pochi soldi bisogna mettere in fila le priorità (questo discorso delle priorità l'avevo anche già fatto su altro).
Ecco, la responsabilità è di tutti, fare i puri è facile, provare a cambiare le cose lo è di meno. Se però si è in tanti a farlo, ciascuno per quel che può e deve, allora forse riusciremo a fare qualcosa di importante per Milano e per i milanesi.