lunedì 5 marzo 2012

IL NOSTRO TEMPO, IL NOSTRO FUTURO

Non la voglio buttare sempre in polemica rispetto all'anagrafica politica dei candidati, ma le primarie di Palermo lanciano un segnale inequivocabile.
Le persone vogliono facce nuove, infatti poi le votano, perché quelle che ci hanno accompagnato nel corso della seconda repubblica (e dalla prima, persino) sono logore, appaiono come conservatrici e sembrano (sono?) inadatte al governo dei tempi che stiamo vivendo.
Rita Borsellino ha 67 anni, è stata candidata a tutto quello cui si poteva candidare, ha perso, è stata riproposta, ha perso ancora.
Sicuramente i motivi di un risultato così sono tanti, ma questo argomento non è da sottovalutare.
Chiunque mi parli di politica chiede che ci sia un cambiamento.
Io sono convinto che questo cambiamento passi necessariamente dai partiti, se vuole essere democratico. Per questo serve che ci si metta d'impegno per rivoltarli come calzini, questi benedetti partiti.
Per questo, da ieri (ma anche dall'altro ieri), nel Pd, serve un congresso.
Servono facce nuove, serve premiare il merito, serve liberarsi di molti yes man legati ai giochini di potere, serve concentrarsi su una selezione seria di personale politico.
Serve riscrive le regole dello stare insieme, trasparenza, lotta alla corruzione, senso di responsabilità. Serve rinunciare al finanziamento pubblico ai partiti per riprendere credibilità.
Insomma, serve un congresso. Con grande stima per Bersani, con grande senso di responsabilità, con tanta voglia di prenderci quello che ci spetta: il nostro tempo, il nostro futuro.
Altrimenti, finirò a scrivere lo striscione di cui parlavo già qualche giorno fa.

Per ulteriori approfondimenti sulle primarie palermitane: qui e qui.

L'AUTOSTRADA DEL SOLE COME LA TAV: DANNOSA E INUTILE

 Corsi e ricorsi storici:
L'autostrada del Sole rischia di trasformarsi in un elemento disorganizzatore di tante comunità locali arrecante alla collettività danni forse più ingenti degli stessi benefici. 
L'Unità, 1959
E se per caso, avessero preso il sopravvento? Sono gli stessi che ora, giustamente, si lamentano della soppressione dei treni notte che non collegano più l'Italia? E se non ci fosse l'A1? Come la mettiamo?

DI PIETRO BIPOLARE

Ma tu guarda:
“Piu’ che il ponte di Messina, mi sembra urgente dar seguito a quello che e’ un impegno europeo, la Tav” (Antonio Di Pietro - 21 giugno 2006)
“Sulla Tav ‘si voti in seno al governo e si prenda una decisione definitiva”, perche’ ”quello che non e ‘ ammissibile e’ che si continui a rimandare, a porre ostacoli, a creare lacci e laccioli per arrivare al risultato finale” (Antonio Di Pietro -  12 gennaio 2007) 
“Pensare di tornare indietro rispetto al lavoro di concertazione fatto negli ultimi 18 mesi e’ un’idea irresponsabile: trasformerebbe la Valle di Susa in un nuovo Libano, in preda alla ribellione”. (Antonio Di Pietro -  29 marzo 2008)
Siamo sicuri di volerci alleare con queste persone?