Volevo solo sottolineare il comportamento dei consiglieri di zona del centrodestra che si sono permessi più volte di interrompere i cittadini che protestavano per la situazione (cittadini che sono i loro datori di lavoro, e che meriterebbero molto più rispetto ed educazione). Perchè il Seveso, quando esonda, non va nè a destra nè a sinistra, ed è inutile fare questioni politiche, bisognerebbe impegnarsi tutti per risolvere la questione. Detto questo, ecco la cronaca degli eventi, presa in diretta e riportata sul blog:
L'INTERVENTO DI SIMINI - assessore alle Infrastrutture, lavori pubblici, con delega al Seveso
1. la delega
Da dopo l'esondazione ha la delega per il Seveso [cominciamo bene, chissà perchè non hanno mandato quello che la delega ce l'aveva prima dell'esondazione].
Dice che si è agito troppo poco fino ad ora; il suo compito è quello di capire come il comune può muoversi per risolvere problema, che è complesso, lo sta analizzando [è da vent’anni che lo studiano, il piano del 2004? E quello della regione 2009?].
2. Il problema Seveso
L’onda dell'esondazione del 18 Settembre non arriva dal nostro territorio, ma si arricchisce di una portata d’acqua che viene da fuori.
La prima questione è che un progetto serio deve capire che l’onda d’acqua arriva da fuori.
Le edificazioni sul terreno agricolo hanno reso poco permeabile il terreno, eliminando filtri naturali con scivoli artificiali, che sono decine di migliaia, che a poco a poco costruiscono il problema. [dovrebbe dirlo alla Moratti e alla sua speculazione edilizia]
La soluzione del problema potrebbe essere che là dove l’acqua si produce assorbano l’eccedenza, in modo tale da far arrivare una portata d’acqua che sia possibile smaltire a Milano [Senago e Palazzolo, per dire].
3. L'esondazione del 18 Settembre
Il 18 tre circostanze che hanno aggravato situazione: 1 cantiere mm5 aperto; 2 lo stato di avanzamento dei lavori mm5 era già collegata con la mm3; 3 l’acqua ha fatto franare il terreno che ha fatto cedere dal basso la tubazione. [in consiglio di zona prima dell'esondazione l'avevano detto che il cantiere non era proprio sicuro, ma i tecnici hanno risposto che il problema non sussisteva, detto fatto]
4. Ipotesi di soluzioni
Ipotesi di soluzioni [è 20 anni che si parla di progetti, se qualcuno poi mettesse giù la prima pietra]:
1. scolmatore di nord ovest 2. canale a Palazzolo che devia l’acqua verso Senago e poi verso il Ticino. Questo porterebbe via 30 m/3 al secondo
Soluzione A: tombinatura più grande del mondo (lo dice con tono ironico)
Soluzione B: progetto nel quale lungo il territorio ciascuno prenda qualche pezzo di acqua, risolvendo la questione. Non esistono interventi che risolvono il problema definitivamente.
L’ente che deve decidere è l’ente del bacino del Po’, perché il Ticino (dove confluiscono le acque del Seveso) è un affluente del Po.
Il progetto del 2004 [quello di Albertini, che era commissario straordinario] comprendeva tre vasche di laminazione a nord dello scolmatore esistente. Una a Paderno, una a Meda, una a Senago, dove c’è già il canale scolmatore ma manca la vasca di laminazione.
Nessuno dei comuni ha mai accettato di intervenire. La difficoltà vera è convincere i comuni dell'hinterland [ma in regione i suoi colleghi non dicono così].
Nel 2004 per ovviare all'immobilismo degli altri comuni si decise di allargare il canale (progetto da 68 mln di Euro), sul territorio milanese, ma l’autorità del bacino fece un'obiezione, dato che l'acqua con questo progetto sarebbe prelevata a Nord e scaricata al Sud, si sarebbe potuto fare solo se i comuni a Sud di Milano fossero stati d'accordo. Si presenta di nuovo lo stesso problema con i comuni dell'hinterland. Il 15 di Settembre regione Lombardia ha approvato finanziamenti per bacini idrogeologici che prevedono un investimento di 77 mln di Euro. [peccato che il progetto sia da 225 milioni di Euro e mancano i soldi, che da Roma non arrivano, alla faccia del federalismo]
5. L'ennesimo tavolo
Nel tavolo con provincia, regione e comune si è deciso:
1. L'allargamento del 20% dello scolmatore finanziato da regione Lombardia. Dal 20 Dicembre parte la gara. [in realtà, per quanto ne so io, non ci sono soldi, hanno solo previsto un capitolo di spesa senza avere in mano i cash, ed in più questa opera aumenterebbe la poratata da 30m/3 al secondo a 40m/3, le piene sono da 60-80 m/3, ergo non serve a una mazza]
2. MM (la società che gestisce la rete fognaria milanese) ha definito il luogo dove costruire la vasca di laminazione[where non è dato saperlo, at the moment], si farà il progetto e si costruirà nei primi mesi del prossimo anno.
Se da parte dei comuni dell'hinterland ci sarà opposizione, l’unica strada è un commissario che sovrasti i poteri dei comuni. [magari invece si potrebbe fare un tavolo con tutti i comuni per risolvere tutti insieme il problema, così, per dire]
ALCUNE DOMANDE DEI CITTADINI:
- Le cantine delle case popolari sono allagate, 3cm di fango nelle cantine. Le strade della zona sono sporche.
Chi paga le pulizie? - Chi paga i danni subìti dai privati cittadini?
- Nel 2000 c’è stato uno stanziamento della regione di qualche miliardo per la questione del Seveso. Lo stanziamento è stato dirottato da un’altra parte, perché? Per il fuome Olona il problema è stato risolto.
- Giusto dividersi le responsabilità con gli altri comuni, però l’esondazione ha preso la mm5, per la quale erano state già fatte delle osservazioni. Perchè non si sono presi provvedimenti?
- E’ vero che le tombinature sono sporche? Con quale frequenza vengono puliti i tombini?
- Milano ha la responsabilità della tombinatura. Nessuno pulisce alveo se no l'esondazione arriverebbe in porta romana. Perchè non è stata fatta la pulizia delle tombinature?
- Servono risposte più precise per i risarcimenti danni. Non si può aspettare che i livelli istituzionali si mettano d’accrdo per sapere chi ha la colpa. Dove si possono prendere moduli per chiedere risarcimenti?
- Ma prima di lei chi c’era ad occuparsi della cosa con molta inettitudine? (interrotto dalle bestie che gli chiedono di andarsene)
- Come si fa a fare il mercato dove c’è ancora tutta la merda? L’amsa ha lavorato con i mezzi adatti?
- C’è controllo sulle polveri depositate dal Seveso dopo che esonda, per controllare quello che respiriamo?
- C’è un contratto della Regione Lombardia del 2006, nel quale è stato firmato un protocollo che diceva di fare prevenzione e manutenzione oltre a prevedere la costruzione dello scolmatore. In Regione accusano il comune di Milano di essere inadempiente.
- La protezione civile aveva il segnale verde il 4 agosto, e non c’era nessuno che apriva i tombini. Così come l’ultima volta. C’è una procedura per il Seveso?
- Dopo l’ultima esondazione ci sono crepe nel negozio, che è di fianco alle vasche. Attualmente dalle cantine zampilla un po’ d’acqua. Chi viene a controllare? Chi pagherà i danni?
RISPOSTE
Rappresentante AMSA
Giovedì 23 Settembre è stato fatto un sopralluogo dove hanno individuato fango. Le notti del 27-28-29, era prevista la pulizia delle strade, erano stati messi i cartelli per non far parcheggiare (ma non erano previste multe, per non pesare ancora di più sulle spalle dei cittadini già abbastanza colpiti). Malgrado manifesti e cartelli la gente ha parcheggiato, rendendo difficile la pulizia. Loro comunque continuano a pulire
Sindaco di Bresso
Proposto parco del Seveso, per rifare l’alveo del fiume, che poi è un torrente. In alcuni punti a Bresso ci sono gli aironi. Il comune di Bresso sarebbe disposto a sedersi ad un tavolo, per risolvere la situazione.
Assessore Simini
Il problema è complicato [Questo l'ha già detto, se non sbaglio], se fosse semplice sarebbe stato risolto. Sono assessore ai lavori pubblici, rispondo in prima persona sulle cose che ho. Ma la soluzione del problema esce dai confini di Milano.
Non tutte le questioni possono avere risposte. La pulizia dei tombini non risolve il problema [tu comincia a farla]. La soluzione migliore sarebbe quella di diminuire la larghezza delle vasche, facendone di più, in modo tale che tutti si prendano un piccolo pezzo di responsabilità.
Per i danni è evidente che non sia così banale la faccenda [Ma dai? nel senso che non li vuole pagare il comune?, fa lo scaricabarile, e non dice neanche chi potrebbe essere il colpevole]. Non è così facile pagare i danni con i soldi dei cittadini milanesi. Il comune ha chiesto lo stato di emergenza per prendere soldi, e un’altra richiesta per la regione. [Cioè si sono mossi per i danni, ma loro non li pagano, nè si stanno muovendo per capire chi li può pagare]
INGEGNER BORWN – rappresentante di MM
A monte dell’imboccatura del Seveso, c’è un manufatto del comune di Milano, costituito da una grossa vasca di decantazione e da una griglia che consentono di mantenere materiali solidi. Quando viene svuotata la ghiaia c’è di tutto, e viene analizzato tutto. Le analisi classificano il rifiuto come speciale – non pericoloso [ergo secondo lui le polveri del Seveso sono sane, e l'acqua è pulita].
Il depuratore di Bresso, scarica le acque depurate e le acque di piena nell’imbocco del Seveso.
E’ possibile per tutti e 11 i km ispezionare il canale del Seveso, e lo fanno regolarmente, per evitare che ci siano ostacoli. Purtroppo l’ampiezza del canale non è sufficiente per le piene. Questa ispezione è stata fatta l'ultima volta nella Primavera 2010. L’ispezione non è semplice, perché l’acqua è alta. Esiste procedura protezione civile che è stata aggiornata sugli interventi del Seveso, in accordo con protezione civile regionale – provinciale, per migliorare il sistema di allerta [abbiamo visto!].
Il Seveso ha un percorso diviso dalla rete fognaria, a parte i depuratori.