martedì 18 giugno 2013

CDZ9 - 72/73

INDICE

INIZIATIVE
PARERI
NOMINA DEL RAPPRESENTANTE DEL CDZ9 PRESSO LA RAPPRESENTANZA CITTADINA DEI CONSIGLI DI UNITA' EDUCATIVA
MOZIONI

INIZIATIVE
Caffè o The? Coltivazioni sociali urbane - Associazione de.de.p
L'iniziativa si svolgerà in un sabato da definire nei mesi di settembre e ottobre e si inquadra in un lavoro continuativo sul territorio di utilizzo del cibo come strumento di coesione sociale. Le due bevande e le tradizioni locali relative alla preparazione, diventano protagoniste di un'iniziative di intrattenimento, di conoscenza e di cultura. Le modalità di preparazione, i riti di accoglienza e di convivialità saranno occasione di scambio culturale in un quartiere sempre più multietnico.
Patrocinio gratuito

Staffetta del tempo - INSMLI
Il progetto, rivolto sostanzialmente alle scuole superiori della Zona, si inquadra nella più ampia offerta di percorsi didattici e formativi relativi al periodo della Resistenza che l'Istituto sottopone ogni anno alle scuole.
In occasione del 70° anniversario della nascita della Resistenza si propone una sorta di attività di "ricercazione" a squadre che consenta ai giovani studenti di conoscere le fonti storiografiche, il materiale artistico e fotografico sul tema, le risorse che il territorio della Zona offre per comprendere e conoscere a fondo il momento della Resistenza. Tale attività verrebbe svolta anche in funzione di una rendicontazione finale, attraverso mostre di lavori e incontri nei quali i partecipanti al progetto possano illustrare, con modalità decise in autonomia, i risultati nel lavoro svolto.
Patrocinio gratuito

Solidare, Cooperativa Sociale Onlus 
Presentazione delle attività della cooperativa, che agisce nell'attività di aiuto psicologico e dialogo sul disagio e sui temi quali mediazione familiare, donne in crisi, fumo, aiuto alle famiglie con adolescenti "difficili".
Patrocinio gratuito

Il ritmo della città. La musica per una metropoli in movimento - Nuova Associazione culturale delle arti e delle corti. 
L'iniziativa si svolgerà all'interno del Festival Jaz di Milano che si svolgerà dal 19 giugno al 25 luglio 2013.

Rugby on the road. Party on the rocks - Associazione mucche pazze rugby
La Manifestazione sportiva, che prevede un torneo di rugby a sette, si terrà sabato 22 giugno presso il Centro Sportivo Iseo-Ripamonti.
Il torneo Mongolia Charity Sevens verrà realizzato dalle Mucche Pazze Rugby in collaborazione con Exporteam, all'interno dell'evento "Rugby on the Road. Party on the Rocks". L'inizio delle partite sarà alle 15. L'evento sarà aperto a tutta la cittadinanza con ingresso gratuito.
A seguire il "terzo tempo" e la premiazione delle squadre. L'evento sarà anche occasione per organizzare una grande festa per tutti con tante attrazioni, anche fuori dal campo, con la possibilità per le Associazioni che vorranno intervenire di portare del materiale informativo sulle singole attività sportive. 
Lo scopo dell'iniziativa è benefico. L'intero ricavato dell'eveno andrà a sostegno della raccolta fondi per la partecipazione all'edizione 2013 del Mongolia Charity Rally. 
Exporteam è il progetto di tre ragazi milanesi che sono impegnati nel Rally umanitario Londra-Ulaan-Baatar, durante il quale saranno anche ambasciatori dello sport per insegnare il rugby e i suoi valori ai bambini che incontreranno lungo la strada.
Arrivati al tragurdo, la macchina del team verrà donata all'Associazione no-profit Go-Help, per sostenere il servizio di ambulanze locale.
Patrocinio gratuito

PARERI
Parere favorevole relativamente alle modifiche da apportare al vigente regolamento d'uso del verde, ovvero alle seguenti disposizioni:
  • divieto di fumare all'interno delle aree gioco in base all'Ordinanza Sindacale del 20 dicembre 2012;
  • obbligodi raccolta delle deiezioni canine anche all'interno delle aree cani;
  • introduzione di un risarcimento del danno a carico di chi causa l'abbattimento di alberi pubblici per gravi danni, quale compensazione alla perdita subita, oltre alla sanzione amministrativa prevista;
Alla riformulazione dell'art. 29 relativo alle sanzioni, dal momento che l'attuale testo fa riferimento a disposizioni ormai largamente superate: indacando unicamente il riferimento all'art. 7 bis del D.Lgs. 267 del 18 agosto 2000, in base all'art. 16 della Legge n. 3 del 16 gennaio 2003. Tale scelta rimanda ad una successiva delibera di Giunta Comunale la revisione ed approvazione degli importi di pagamento in misura ridotta delle violazioni ai singoli articoli;

Parere negativo in merito al parere relativo al cambio di destinazione d'uso al piano S.I. da deposito s.p.p., a locale accessorio della residenza, per l'immobile di via Lepontina, 8. L'intervento trasforma uno spazio seminterrato in locale residenziale e mancano le dotazioni minime dell'alloggio (es. cucina).

Parere favorevole in merito ad un intervento di sostituzione edilizia, ai sensi dell'art. 5 della L.R. n. 4/2012 per l'immobile di via Fara 3.

Parere favorevole in merito all'ampliamento della volumetria in virtù della L.R. n. 4/2012, con realizzazione di un nuovo piano ad uso residenziale, per l'immobile di Via Scarsellini, 13.

NOMINA DEL RAPPRESENTANTE DEL CDZ9 PRESSO LA RAPPRESENTANZA CITTADINA DEI CONSIGLI DI UNITA' EDUCATIVA

La Commissione decide di designare quale rappresentante del Cdz9 nella Rappresentanza cittadina delle Unità Educative il Presidente della Commissione Educazione Antonella Loconsolo.

MOZIONI
Si chiede di far provvedere, tramite gli uffici competenti, ad effettuare la messa in sicurezza dell'area compresa tra le vie Semplicità e Trevi e di far provvedere alla recinzione completa della stessa al fine di renderla inaccessibile.

martedì 11 giugno 2013

NIENTE TELEPASS PER I PRECARI

Stamattina sono andato in banca per ritirare il bancomat, visto che la carta che avevo si era smagnetizzata, e per fare l'attivazione del telapass. Mentre la dipendente mi consegnava la nuova carta ha insistito nel presentarmi la nuova offerta della banca: la proposta era di attivare un piano di integrazione pensionistica  che poteva partire dal versamento di 50 euro mensili per 30 anni.
Riporto dal sito della banca.
La pensione sarà quindi funzione dei contributi obbligatori versati durante l'intera vita lavorativa e, dato l'attuale contesto economico, potrebbe non essere sufficiente a garantirti un futuro sereno.Noi ti mettiamo disposizione la nostra gamma di forme pensionistiche complementari che ti consentiranno di integrare la pensione pubblica.
E' evidente che la banca ha presente la condizioni dei lavoratori, soprattutto giovani, e offre un servizio per garantirgli un certo tenore di vita anche quando (e se, aggiungo io) andranno in pensione.

Una volta consegnatami la carta chiedo di procedere con l'attivazione del telepass. Costo dell'operazione 1,25 euro al mese più quota associativa annua pari a 15, 49 euro più costo dei pedaggi autostradali.

L'impegata, un po' impacciata, credo fosse nuova, guarda il mio conto cercando di capire che tipo di stipendio avessi. Gli spiego che ho due entrate mensili, una come amministratore pubblico e una come lavoratore dipendente con contratto a progetto, che mi garantiscono un'entrata media mensile di c.ca 1000 euro. Lei si scusa, molto gentilmente, e va a chiamare una collega, dicendomi che era la prima volta che faceva questo tipo di operazione.
Arriva la collega alla quale devo rispiegare la mia situazione economica. La cosa comincia ad essere fastidiosa. Si alzano entrambe avvisandomi che avrebbero chiesto al vice direttore della filiale. Mi domando quale sia il motivo. Lo avrei saputo di lì a poco: tornando entrambe mi spiegano che purtroppo non è possibile procedere con l'attivazione visto che non ho un'entrata fissa (cioè non ho un contratto a tempo indeterminato). Abbastanza frustrato faccio presente che il costo è irrisorio e che mi sembra poco corretto non far accedere al servizio chi ha un lavoro precario. Mi rispondono che posso utilizzare il bancomat come viacard (grazie al cazzo, scusate il francesismo). Infastidito, ma con autocontrollo, faccio presente che ho il conto lì dal 2007 e che ho sempre lavorato fin dall'inizio dell'università. A quel punto la collega anziana se ne va e la collega, quella che sembra nuova, fa un altro tentativo con il vice direttore della filiale.
Nel frattempo un signore anziano dietro di me mi guarda con occhi compassionevoli. La ragazza torna e mi dice che no, le spiace, ma proprio non è possibile procedere con l'attivazione del telepass.

Frustratissimo ed abbastanza arrabbiato esco dalla banca con una domanda che mi ronza nel cervello: come è possibile che mi proponiate di versare 50 euro al mese per 30 anni e non mi fate procedere con l'attivazione del telepass che costa 30 euro l'anno più il pagamento dei pedaggi?

E, badate bene, il problema non sono i miei due contratti, più volte ho scritto come la penso sulla flessibilità, il problema è che i servizi delle aziende dovrebbero avere l'obbligo di adeguarsi alle trasformazione della società per non lasciare indietro nessuno, soprattutto quando le cifre sono così irrisorie e la banca non rischia nulla dal punto di vista dell'esposizione economica.

Comunque ho scritto al servizio clienti su facebook. Vediamo cosa avranno il coraggio di rispondermi.

sabato 8 giugno 2013

CIAO NONNO


Chi di voi è presente oggi ha conosciuto il nonno, lo ha visto immerso in una delle sue molte attività ed ambiti di impegno. Vorrei provare a raccontarlo, per quanto mi é possibile, dal mio punto di vista, una prospettiva un po' diversa, ovviamente.
Vorrei provare a farlo come se fossimo in uno dei suoi amati film, di quelli per cui sistemava il timer del registratore con il quale puntualmente litigava, per poi rivederseli quando voleva. 
La scena iniziale la giriamo a Salerno. C’è un piccolo balilla, al secolo Antonio Contursi.  Mente il regime lo costringe a tenere la mano destra tesa il bambino già manifesta una inusuale voglia di imparare e di scoprire il mondo. Ci raccontava sempre che quando le zie gli davano i soldi per prendersi le caramelle lui si andava a comprare i libri, con le zie che lo avvisavano che i libri non gli avrebbero riempito la pancia. Già si intravede in quel bambino quella curiosità insaziabile che lo ha contraddistinto per tutta la vita e, diciamocelo francamente, anche un po’ della sua capa tosta. Dopo la guerra e grazie alla cucina della nonna ha poi ampiamente recuperato anche la parte relativa al riempimento dello stomaco, credo che le zie sarebbero state soddisfatte.
Potremmo continuare il nostro film arrivando con la nostra telecamera in una mattinata qualsiasi, all’alba, in stazione centrale. La telecamera avvicina un signore distinto, coperto a più non posso con una lunghissima sciarpa e un colbacco, pronto a prendere il treno con in mano il breviario e un oscar Mondadori pagato a poco prezzo. Direzione Verona, dove per anni ha lavorato in dogana come chimico. Qui troviamo il dottor Contursi, con il suo incredibile amore per la scienza e con la ferma  convinzione che servire lo Stato con onore significasse per prima cosa far rispettare le regole. Ad ogni costo.
Lasciamo il dottor Contursi e la nostra telecamera si ritrova nella sacrestia di una Chiesa. C’è il fratello Antonio Contursi intento a disquisire con il sacerdote di turno perché alcune parti della predica non lo hanno convinto. Forse lo aveva già nel cuore, ma il Concilio Vaticano II, con la sua forza dirompente, diventa il suo faro come Cristiano e come cattolico. Una continua tensione alla scoperta dell’amalgama fra fede e ragione, alla ricerca di una Chiesa rinnovata, in grado di aprirsi e di dare ai laici il ruolo indicato proprio da quel Concilio che tanto ha significato per la sua vita. Lì trova la sua casa, l’Azione cattolica, per la quale si è speso e nella quale ha trovato anche amicizie autentiche e sincere.
E’ ancora colpa del Concilio se ci ritroviamo sbalzati in un’altra scena. Una stanza da letto, il nonno steso, si è rotto il bacino da poche settimane, ma ci tiene lo stesso a fare la sua catechesi per gli adulti. Presente anche don Mario. Alle spalle del gruppetto la foto di Marx. Eccolo il compagno Contursi. Ancora colpa del Concilio che fa scattare la scintilla. Con coraggio sceglie di passare dalla Dc al Partito Comunista cercando anche lì di portare la sua testimonianza di Cristiano senza bandierine, convinto fino all’ultimo che il capitalismo non sia conciliabile con l’attenzione verso gli ultimi e per garantire ad ogni uomo o donna una vita dignitosa. Non so quante volte abbiamo discusso insieme di questa sua convinzione, io non ero molto d'accordo. Eppure, dopo essermi iscritto al Pd e frequentando insieme a lui in questi anni il circolo in cui lui mi ha portato per farmi iscrivere, ho potuto guardarlo con orgoglio, vedendo come in questi anni ha saputo seminare, raccogliendo anche qui stima e affetto. Quando parlava lui lo stavano tutti a sentire con ammirazione. 
Penultima scena. Agosto. Siamo in Cilento. Luca, il nipote più grande, ed il sottoscritto siamo sulle sue gambe. Sulla gambe del nonno Nino. Ci recita una filastrocca in napoletano su Pulcinella al termine di una giornata passata a riprendere le gesta dei nipoti con una telecamera gigante, o almeno così la ricordo io, con la sua immancabile paglietta in testa. Ride e scherza. Il nonno è orgoglioso della sua famiglia e non perde occasione per ripeterci, in uno dei nostri super pranzi, quanto è fortunato. Ovviamente solo dopo lunghissime disquisizione politiche che in famiglia non sono mai mancate. D’altra parte la malattia l’avrò pure aver presa da qualcuno.
Beh. Oggi gli vorrei ancora una volta dire che siamo stati fortunati noi. E che mi mancherà non portarlo più al circolo del Pd o non vederlo più indaffarato a scrivere un articolo o a sistemare le sue migliaia di libri o a vederlo seduto sulla poltrona a leggere il giornale con quei suoi occhiali raddoppiati buffissimi o a raccogliergli qualcosa che ha fatto cadere con quella sua goffaggine che temo di aver ereditato.
Ma se c’è una cosa che possiamo fare noi, che ciascuno di noi può fare per tenerselo ancora un po’ vicino a sè, è seguire quello che credo si possa utilizzare come motto per la sua vita. “Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”.  Magari abbinato a quel suo inguaribile ottimismo. 
Il suo sorriso e i suoi occhioni azzurri potremo solo tenerceli nel cuore.
Mi stavo scordando l’ultima scena.
Paradiso. Il nonno sta disquisendo con San Pietro sul fatto se Gesù sia stato o meno il primo comunista. Credo San Pietro sia abbastanza stizzito. Ma il nonno chiede più spazio per i laici in Paradiso. Dice che questi Santi pensano di sapere tutto. Sono quasi certo lo stia dicendo in dialetto.