mercoledì 25 maggio 2011
VI ASPETTIAMO
Per chi ha il coraggio delle proprie azioni oltre a quello delle proprie parole e dell'indignazione fine a sé stessa. Vi aspettiamo.
PIPPO VS LETIZIA
Dal blog di Pippo Civati
Ha cambiato idea su tutto.
L'Ecopass, il suo fiore all'occhiello, di cui al primo turno celebrava ancora le magnifiche sorti e progressive, e ora dice di volerlo abolire. Come se niente fosse, come se non fossero stati spesi dal Comune e, poi, dai cittadini, milioni di euro, per la sua idea più brillante e innovativa. Con tanto di Al Gore cittadino onorario. Già.
Il referendum ambientale, sostenuto fino a ieri e oggi scaricato (con il povero Croci, già assessore ambientalista-di-destra, trasformato in caricatura).
I toni della campagna della moderatissima signora-sindaco-di-Milano, prima eccessivi, poi (per qualche secondo) moderati, poi di nuovo eccessivi.
La voglia di parlare di Milano, che le è venuta dopo avere visto i risultati, e poi la scelta della campagna più ideologica che ci sia, con zingaropolistalingradoislamicigay.
La legalità e il buon governo (sì, ciao) ridicolizzati dall'eventualità di sanare le multe e della gratuità di tutto per tutti (compresa «la sosta regolamentata», che prometteva di estendere), anzi, per la precisione, qualunquemente.
Da ultimo, una campagna elettorale menzognera fino al paradosso e alla provocazione. Affidata agli alleati che ha sempre odiato, quei leghisti che non l'hanno mai voluta e che lei ha sempre sopportato pochissimo.Una campagna scandalosa, senza alcun rispetto delle istituzioni e degli avversari. Piena di brutte parole e di cattivi pensieri. Senza una proposta, senza un'idea. Una campagna non da sindaco, appunto. O forse sì, da sindaco uscente.
Giuliano Pisapia sappiamo chi è. Di Letizia Moratti, invece, non sappiamo più nulla. Rimane solo un brutto ricordo di quello che era, di quello che non era e di quello che dice di non essere più.
Ha cambiato idea su tutto.
L'Ecopass, il suo fiore all'occhiello, di cui al primo turno celebrava ancora le magnifiche sorti e progressive, e ora dice di volerlo abolire. Come se niente fosse, come se non fossero stati spesi dal Comune e, poi, dai cittadini, milioni di euro, per la sua idea più brillante e innovativa. Con tanto di Al Gore cittadino onorario. Già.
Il referendum ambientale, sostenuto fino a ieri e oggi scaricato (con il povero Croci, già assessore ambientalista-di-destra, trasformato in caricatura).
I toni della campagna della moderatissima signora-sindaco-di-Milano, prima eccessivi, poi (per qualche secondo) moderati, poi di nuovo eccessivi.
La voglia di parlare di Milano, che le è venuta dopo avere visto i risultati, e poi la scelta della campagna più ideologica che ci sia, con zingaropolistalingradoislamicigay.
La legalità e il buon governo (sì, ciao) ridicolizzati dall'eventualità di sanare le multe e della gratuità di tutto per tutti (compresa «la sosta regolamentata», che prometteva di estendere), anzi, per la precisione, qualunquemente.
Da ultimo, una campagna elettorale menzognera fino al paradosso e alla provocazione. Affidata agli alleati che ha sempre odiato, quei leghisti che non l'hanno mai voluta e che lei ha sempre sopportato pochissimo.Una campagna scandalosa, senza alcun rispetto delle istituzioni e degli avversari. Piena di brutte parole e di cattivi pensieri. Senza una proposta, senza un'idea. Una campagna non da sindaco, appunto. O forse sì, da sindaco uscente.
Giuliano Pisapia sappiamo chi è. Di Letizia Moratti, invece, non sappiamo più nulla. Rimane solo un brutto ricordo di quello che era, di quello che non era e di quello che dice di non essere più.
ZINGAROPOLI, UNA PROPOSTA DI OMBRETTA COLLI
E' una parola talmente sgradevole che solo loro (in questo caso Ombretta Colli) potevano paventarla come soluzione di governo ad un problema serio che va risolto con politiche serie di lotta all'illegalità e incentivi all'integrazione.
L'avevano proposto loro, oggi accusano noi di volerlo mettere in atto (vale anche per l'autocostruzione delle case Rom, i campi Rom, la moschea, ecopass).
PISAPIA: LA NUOVA DESTRA MILANESE
Qui è spiegato perché, secondo me un po' spinto ma rende l'idea del profilo istituzionale del candidato sindaco.
RIBALTAMENTI/2
Sull'onda del discorso sulla mosche a Milano, ecco un altro tema "sensibile":
Un'altra presa di posizione importante è arrivata questa mattina anche
dalla Conferenza Episcopale Italiana, che attraverso il segretario Monsignor
Crociata è intervenuta sui referendum: "L'acqua è questione di responsabilità
sociale e bene comune, è necessario che vi sia responsabilità verso i beni
comuni e che rimangano e siano custoditi per il bene di tutti", ha detto il
vescovo. Crociata ha anche sottolineato l'importanza dei referendum che - ha
detto- "esprimono una delle forme della volontà popolare e per questo sono
da apprezzare".
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