PERCHE’ MI CANDIDO
Il motivo che mi ha spinto a candidarmi è semplice: sono convinto che la politica sia il solo mezzo per provare a cambiare quello che non va. Continuare a lamentarsi dicendo che le cose non funzionano, dire che tutti i politici sono uguali, pensare che niente possa cambiare, non sono ragionamenti che mi appartengono: con l’impegno e la speranza, partendo dal piccolo problema, dalla nostra zona 9, si possono cominciare a cambiare le cose.
A 23 anni devo avere l’audacia della speranza, la voglia di sognare e di impegnarmi per un futuro migliore, che si potrà realizzare solamente se qualcuno comincia a costruirlo. È arrivato il momento della mia generazione, ed io voglio mettermi al servizio della comunità in cui vivo in questo modo, candidandomi con il Partito Democratico in Consiglio di zona 9, con umiltà ed entusiasmo.
PER COSA MI CANDIDO
COMUNICAZIONE
Credo fermamente in una politica che va incontro alle persone, a viso aperto, decisa, trasparente e attenta, tanto nelle scelte e nell’informazione, quanto nell’ascolto dei cittadini.
Negli ultimi anni, nonostante il Consiglio di zona abbia lavorato molto bene, è mancata la comunicazione fra i cittadini e l’istituzione. I nuovi canali comunicativi (blog, social media, newsletter) offrono molte possibilità in questo senso. Mi impegno a riportare settimanalmente sul mio blog (www.indovinos.blogspot.com) le decisioni, le discussioni, le problematiche affrontate in Consiglio di zona. In questo modo, oltre che informare i cittadini, potrò ricevere segnalazioni, indicazioni, consigli, critiche rispetto all’attività che starò svolgendo, tenendo sempre aperto il canale di ascolto e confronto con chi mi ha votato e con chi vorrà seguire la mia attività di consigliere.
Per chi non ha praticità con internet, mi impegno, almeno una volta ogni due mesi, a fare un giro nei mercati, in particolare quelli di via Asmara e di Lagosta, soprattutto per raccogliere, anche in questo modo, segnalazioni, consigli, critiche.
GIOVANI
Sono convinto che la mia generazione abbia le capacità e le risorse per essere il nuovo collante delle nostre comunità, rispondendo alla politica del coprifuoco con la politica della vitalità nei quartieri. La mia candidatura vuole essere un tassello nella costruzione di un futuro da protagonisti propositivi.
Nella nostra zona i giovani sono ancora poco protagonisti nei quartieri. Mi impegno a creare una rete fra le associazioni della zona che abbiano come protagonisti i ragazzi: attraverso una giusta collaborazione con il Consiglio di zona si possono creare spazi (non solo fisici) dove essere protagonisti propositivi del nostro territorio. Purtroppo le risorse economiche a disposizione sono esigue, ma questo non deve spaventare; così come mi auspico una maggiore sobrietà della politica e dei partiti, ci sono gli spazi per elaborare progetti di rigenerazione urbana dove i ragazzi e le associazioni possano creare momenti nei quali far vivere i quartieri, coinvolgendo i cittadini ed autofinanziarsi.
Per avvicinare i giovani alla comunità e la comunità ai giovani penso, ad esempio, alle feste di quartiere, nelle quali le associazioni, le classi degli istituti, possono impegnarsi in attività di aggregazione (teatro all’aperto, bancarelle, dj set, concorsi di fotografia, per citare alcune possibili attività).
Per avvicinare i giovani alle istituzioni e le istituzioni ai giovani penso al Consiglio di zona dei ragazzi, già esistente per i bambini delle scuole elementari, ripensato anche per i ragazzi delle superiori, affinché siano resi partecipi della responsabilità e della bellezza del partecipare attivamente alle decisioni riguardanti la vita dei quartieri in cui viviamo.
SEVESO
Grazie alla mia “doppia” partecipazione, nel Comitato “Stop Esonda Seveso” e nel Consiglio di zona, voglio essere l’anello di congiunzione fra le diverse realtà, rappresentando le rivendicazioni dei cittadini colpiti dalle esondazioni e dagli allagamenti del Seveso.
Non è possibile che nella città di Expo 2015 ci sia ancora una situazione come quella che viviamo una decine di volte l’anno, in cui una marea di fango invade le nostre vie, le nostre cantine, i nostri negozi e le nostre macchine. Mi impegno a continuare questa battaglia insieme al Comitato Stop Esonda Seveso (per il quale curo il sito, http://www.stopseveso.blogspot.com/) e attraverso l’attività di consigliere di zona. Mi batterò affinché il Comune si faccia carico dei risarcimenti ai privati e prenda una decisione che risolva definitivamente il problema; serve:
- Un piano delle opere strutturato (es. raddoppio del canale scolmatore o la costruzione di vasche di laminazione in siti idrogeologicamente adatti, non nel parco Nord come proposto di recente da qualcuno).
- Un piano degli interventi ordinari (come la pulizia del tratto tombinato del Seveso), che comprenda anche la redazione di un piano di emergenza coordinato dalla Protezione Civile, per gestire al meglio le emergenze, affinché, innanzitutto, non si creino situazioni potenzialmente pericolose per la salute e la vita delle persone.
Il Consiglio di zona purtroppo non ha poteri diretti per gli interventi, ma deve essere l’Istituzione che raccoglie intorno a sé le forze di tutti i cittadini, di qualsiasi partito essi siano, per combattere tutti uniti questa battaglia di civiltà e decoro urbano.
LE SCUOLE
Le scuole possono e devono diventare punti di riferimenti sul territorio, luoghi dove le nuove generazioni imparano a sognare il loro futuro, luoghi nei quali tutti i cittadini costruiscono una comunità.
In zona abbiamo scuole che stanno in piedi per miracolo, con fortissimi problemi strutturali. Su questo il Consiglio di zona 9, guidato dal Pd, è stato da sempre in prima linea e sicuramente continueremo a monitorare ogni situazione, sollecitando il Comune nell’azione di ristrutturazione delle nostre strutture ormai allo stremo delle forze. È inoltre necessario che il Consiglio di zona faccia pressioni al Comune affinché gli interventi di manutenzione ordinaria, penso banalmente all’imbiancatura dei muri, vengano fatti puntualmente.
Mi impegno a sostenere dentro le Istituzioni la battaglia legale dei genitori contro la Milano Ristorazioni, che non mantiene gli standard di qualità definiti dal contratto di appalto. Attraverso la mia attività di consigliere mi metterò al servizio dei comitati di genitori ed insegnanti che sono nati e che da qualche anno seguono il problema, perché la speculazione a danno dei bambini non è tollerabile.
Le scuole possono e devono diventare punti di riferimento sul territorio. Penso, per esempio, all’esperienza dei vigili di quartiere a Londra: mensilmente i vigili incontrano i cittadini per ascoltare le difficoltà e le segnalazioni, per sensibilizzare alla legalità, per creare un rapporto di fiducia fondamentale per garantire la sicurezza di tutti, all’interno delle scuole che in questo modo divengono oltre che riferimenti culturali ed educativi, anche di legalità e di aggregazione. Credo sia possibile e auspicabile che un’esperienza di quel tipo venga riprodotta nei nostri quartieri.
I CANTIERI
Le trasformazioni urbanistiche non possono gravare sulle spalle dei cittadini.
I cantieri aperti in zona, soprattutto quelli della metro, andranno monitorati fino all’apertura del primo e del secondo tratto della metro 5 (previsti per il 2012 e 2013), controllando che il Comune non crei disagi ai cittadini, spostando o eliminando i percorsi delle linee di superficie.
È fondamentale inoltre che un corretto sviluppo urbanistico, anche dal forte impatto, sia accompagnato da scelte sugli oneri di urbanizzazione fatte esclusivamente sulla base delle necessità dei cittadini del quartiere, creando spazi verdi, teatri, biblioteche, centri polifunzionali di aggregazione, centri sportivi. Mi batterò affinché l’interesse dei cittadini venga messo davanti all’interesse delle “cricche” di potere.
LA CRIMINALITA’
La sicurezza si garantisce accendendo le luci, facendo vivere i quartieri, aiutando le forze dell’ordine. Con il coprifuoco e nessun finanziamento non si garantisce la sicurezza di nessuno.
Abbiamo un problema diffuso di criminalità, concentrato soprattutto all’interno delle case popolari. E’ decisivo per i cittadini onesti vittime di soprusi sentire vicine le istituzioni, a partire dal Consiglio di zona. Insieme all’aiuto fondamentale delle forze dell’ordine e alle associazioni di residenti nelle case popolari dobbiamo cercare di smantellare un sistema clientelare, che mina dalle fondamenta il concetto stesso di democrazia e di solidarietà sociale. Oggi più che mai non ci possiamo permettere di lasciare da sole le persone che hanno avuto la forza di denunciare un sistema incancrenito dalla criminalità organizzata.
Per combattere il degrado urbano è necessario accendere le luci, facendo vivere il territorio, sia praticamente che metaforicamente.
È necessario monitorare il funzionamento dei lampioni, favorendo l’illuminazione di nuove aree ora lasciate al buio, affinché non ci siano luoghi della città che rimangano al buio, così come è necessario promuovere ogni iniziativa che porti i cittadini ad uscire di casa, sia essa culturale, sportiva, musicale o di semplice intrattenimento.
VERDE, CULTURA E CONNESSIONI
La comunità si costruisce attraverso momenti di condivisione e aggregazione che il Consiglio di zona ha il dovere di promuovere, garantendo in particolar modo la disponibilità di spazi adatti.
Questi tre aspetti, apparentemente scollegati, credo possano far parte dell’offerta culturale e d’intrattenimento che il Comune ed il Consiglio di zona devono pensare per i cittadini.
In zona 9 sono presenti molti spazi verdi, che hanno però bisogno di continua manutenzione e vanno presidiati meglio, soprattutto nelle ore notturne, affinché non si assista a situazioni di degrado urbano o d’illegalità.
I servizi delle Biblioteche comunali vanno rafforzati, pubblicizzando meglio i servizi che offrono sul territorio, diventando centri di proposta culturale e di aggregazione, garantendo almeno per 3 giorni alla settimana l’apertura serale.
È fondamentale valorizzare i molti teatri presenti in zona, finanziando manifestazioni che permettano alle compagnie di proporre e promuovere i propri spettacoli anche al di fuori del teatro stesso.
E’ necessario che il Consiglio di zona, in collaborazione con il Comune, si faccia carico di implementare i servizi legati al wifi, permettendo così a tutti, in primo luogo negli uffici pubblici, ma anche in spazi all’aperto, di connettersi alla rete in modo gratuito per la prima ora.
VIABILITA’
Per una zona ben servita dai mezzi pubblici,nella quale ci si possa muovere in bicicletta e a piedi senza difficoltà, per respirare meglio e decongestionare il traffico.
Le deleghe del Consiglio di zona in merito sono poche, ma dobbiamo tenere alta l’attenzione soprattutto in una zona come la nostra, al centro di grosse trasformazioni urbanistiche che creano difficoltà a chi si deve muovere con qualsiasi mezzo.
È necessario, così come è stato fatto in questi 5 anni, monitorare le modifiche ai percorsi delle linee Atm, facendo in modo che il servizio fornito ai cittadini sia sempre efficiente nel collegare i punti nevralgici della zona e della città.
Ritengo sia fondamentale fare pressioni sul Consiglio comunale affinché promuova l’incremento delle piste ciclabili, disincentivando in questo modo l’utilizzo della macchina, in modo tale che si possa decongestionare il traffico e migliorare l’aria che respiriamo.
Appoggerò le iniziative e le interrogazioni comunali, proponendole anche in Consiglio di zona, riguardanti l’istituzione di 6 linee notturne Atm, fondamentali per una città che si vuole definire metropoli europea.
Monitorerò che i lavori di completamento degli scivoli dei marciapiedi siano completati in tutta la zona, per garantire una sacrosanta libertà di movimento alle persone in sedia a rotelle o con difficoltà motorie.
Questo è un programma "open", nel senso che vorrei che lo scrivessimo tutti insieme.
Per aiutarmi a lavorare meglio, aspetto segnalazioni e consigli rispetto ai temi che ciascuno ritiene importanti per la vita della zona 9.
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