venerdì 31 agosto 2012

FACCIAMO CHIAREZZA

Grazie a Marco che riporta queste parole, che fanno un po' di chiarezza sulla vicenda di queste ore:
La crescente capacità terapeutica della medicina consente di protrarre la vita pure in condizioni un tempo impensabili. Senz'altro il progresso medico è assai positivo. Ma nello stesso tempo le nuove tecnologie che permettono interventi sempre più efficaci sul corpo umano richiedono un supplemento di saggezza per non prolungare i trattamenti quando ormai non giovano più alla persona.È di grandissima importanza in questo contesto distinguere tra eutanasia e astensione dall'accanimento terapeutico, due termini spesso confusi. La prima si riferisce a un gesto che intende abbreviare la vita, causando positivamente la morte; la seconda consiste nella «rinuncia ... all'utilizzo di procedure mediche sproporzionate e senza ragionevole speranza di esito positivo». Evitando l'accanimento terapeutico «non si vuole ... procurare la morte: si accetta di non poterla impedire» assumendo così ilimiti propri della condizione umana mortale.
Card. Carlo Maria Martini (gennaio 2007)
Ecco, mentre una persona sta morendo eviterei di sfruttare la sua situazione e le sue scelte per un dibattito politico che, francamente, così diventa un po' povero e stucchevole. Possiamo fare tutti di meglio. C'è un prima e un poi. Questo, forse, è il momento del rispetto e del silenzio.
Per parlare di testamento biologico e eutanasia avremo modo e tempo. Ora, se come scrivete tutti stimate e apprezzate Carlo Maria Martini, forse è il caso di fermarsi un attimo.