- anticlericali incazzati che prima dicono che la Chiesa fa schifo, che bisognerebbe espellerla dal suolo italiano, poi, subito dopo, postano don Gallo o don Milani o don Ciotti. Forse avrebbero bisogno di qualche ripasso di religione.
- Militanti e simpatizzanti di partiti politici che ogni due per tre postano frasi nelle quali si inneggia alla serietà e poi mettono frasi o vignette di dubbio gusto, sicuramente poco serie.
- Moralizzatori che si offendono se Formigoni dice pirla, indignandosi e gridando allo scandalo e poi si divertono a dargli da del pirla.
Ora, sono d'accordo sul fatto che la Chiesa abbia seri problemi, vorrei sapere quanti soldi ci sono nello Ior, come sono stati gestiti i casi di pedofilia, vorrei che i preti potessero sposarsi e anche che le donne potessero diventare preti, per dire. Ma vorrei che fosse molto chiaro che don Ciotti o don Gallo o don Milano sono la Chiesa, fanno quello che fanno perché sono così tonti da credere in Dio, nella risurrezione, nell'aldilà. Perciò prima di scrivere cose contro la Chiesa, per poi dire quanto rispettate don Gallo, sarebbe forse il caso di pensare al fatto che offendendo la Chiesa offendete anche don Ciotti. C'è modo e modo di dire le cose.
Penso che la politica debba tornare ad essere seria, ad occuparsi di redistribuire, di garantire dignità alla vita delle persone. Penso che abbiamo perso vent'anni ad occuparci di una persona mente ce n'erano 60 milioni che erano sempre più in difficoltà. Forse è il caso di smetterla di scagliarsi di continuo contro l'avversario politico e cominciare innanzitutto a guardare in casa propria, e in secondo luogo a elaborare nuove idee per risollearci dalla melma in cui siamo.
Penso che il linguaggio sia portatore di significati. Se mi dà fastidio che Formigoni dia del pirla a destra e a manca e poi, alla ricerca di una estrema soddisfazione personale, continuo a dire pirla anche io, mi immergo nel medesimo contesto culturale e politico. Forse sarebbe il caso che tutti ambissimo ad alzare questa benedetta asticella.