sabato 3 marzo 2012

TRAVAGLIO E IL GIUSTIZIALISMO PART-TIME

E adesso come ce la spiegheranno?
Cosa ci diranno per giustificare la differenza di comportamento che hanno fra Berlusconi e i No Tav?
Allora è vero che la giustizia deve essere di parte, trattando in modo diverso situazioni diverse?
Per me no.
Per me, come credo per tanti nel Pd, la corruzione di Mills, il falso in bilancio, il maltrattamento dei giornalisti, le occupazioni delle sedi di partito, i danni in autostrada, le minacce, la scuola Diaz, i maltrattamenti a manifestanti inermi, Penati e Lusi, sono la stessa cosa.
Sono crimini, di entità diversa, ma crimini. Da condannare e da cui prendere le distanze.
Perché la democrazia esige fatica e regole. Infrangerle, a tutti i livelli, significa fare un torto alla collettività.
Perciò, cari giustizialisti part-time, non veniteci a raccontare che la battaglia dei no-tav, con le violenze e le azioni antidemocratiche è giustificabile. Non lo è, come tutto il resto.
Non si può essere antifascisti e menare i giornalisti. Non si può occupare le sedi di partito ed evocare Peppino Impastato, mi dispiace.
E lo dico avendo espresso le mie perplessità sul progetto.
Tutto condito dal cambio di idea di Tonino, che da Ministro ha approvato la variante della Tav e adesso, per paraculaggine politica, cambia idea.
Partiti seri e coerenti, che fanno approfondimento politico, ne sono rimasti pochi.