lunedì 14 novembre 2011

L'ANTIDOLORIFICO E LA MEDICINA

Abbiamo passato due giorni intensi (per esempio, ho compiuto 24 anni).
Vorrei dire alcune cose.
Un governo tecnico è la sconfitta della politica.
Questo è un punto. Qui ci hanno portati e ci siamo fatti portare: all'incapacità totale della politica di dare risposte, di essere al fianco, di avere un progetto di società sul lungo periodo.
Monti sarà, lo spero e ci credo, un ottimo antidolorifico, ma spetterà alla politica, soprattutto ai politici, voltare pagina, portarci fuori da questo tunnel durato vent'anni, che ha dilaniato un paese dal punto di vista culturale, prima ancora che politico.
E allora a guarirci, a portarci fuori da tutto questo non potranno e non dovranno essere quelli che hanno svolto dei ruoli in questi anni di spettacolo politico indecoroso: primari e comprimari, comparse ed attori navigati, antagonisti e eroi dell'ultima ora.
A tirarci fuori dovrà essere chi riuscirà ad imporsi culturalmente prima che politicamente, a  far immaginare alle persone che sì, un mondo migliore è possibile, un Italia migliore è possibile.
Dovrà farlo chi riuscirà a cambiare il metodo, oltre che il contenuto, non urlando, non prevaricando, con profondo rispetto per chi si ha di fronte, con profondo rispetto per chi lo ha votato e per chi ci sta ascoltando.
Chi ci tirerà fuori non sarà chi era in Piazza a manifestare, perché anche loro, in qualche modo, sono dentro uno schema di tifoserie che non è più sostenibile per la politica e per il futuro del Paese.
E' ora che chi vuole immaginare qualcosa di diverso si metta in gioco, ancora di più. Con un occhio al presente, ed uno al tempo dei nostri futuri figli. Perché la buona politica, da sempre, si comporta così.

IN ESTREMA SINTESI

Merito, uguaglianza e giovani.
Queste sono le tre cose da fare. 
Da qui si deve ripartire.