venerdì 14 febbraio 2014

CDZ9 - 95/96

INDICE
INIZIATIVE
PARERI
MOZIONI

INIZIATIVE

Carnevale ambrosiano 2014
Per poter offrire alla cittadinanza la possibilità di aggregazione e di sano intrattenimento si è valutato di organizzare attività diversificate sul territorio che possano coinvolgere adulti, bambini e anziani. Gli eventi si terranno nel pomeriggio dell'8 marzo. Le proposte verranno delineate insieme alle associazioni interessate a partecipare al calendario degli eventi.
Contributo: 6000 euro

Concerto di musica classica in occasione della Festa della donna - La Camera Chiara
L'iniziativa prevede la realizzazione di un concerto di musica classica che vedrà esibirsi un trio al femminile (arpa, pianoforte e voce) che proporrà brani di compositrici del 1700 - 1800 - 1900, spesso rimaste sconosciute a causa della preclusione e discriminazione nei confronti delle donne e dei loro talenti.
Il concerto si terrà il giorno 8 marzo alle ore 16.30 presso la Biblioteca di Villa Litta.
Contributo: 600 euro

Reading letterario musicale - Associazione Les Mots L'iniziativa prevede la realizzazione di un reading letterario musicale. I testi e la pesi a sono lette da Carlo Albè, autore dello spettacolo "Stabile precario" da cui sono tratte le letture, accompagnato dal chitarrista Giulio Buratti e dal violinista Gianluca Agresta.
Contributo: 300 euro.

PARERI
Parere favorevole al rinnovo di locazione dell'area comunale di 308 mq circa sita in via Derganino n.24 ad uso esclusivo di deposito automezzi.

Parere positivo all'ampliamento dell'area di proprietà comunale per l'impianto attualmente esistente in V.le Enrico Fermi, 130, mediante aggiunta di nuovo prodotto GPL su una superficie di 700 mq circa.

Parere favorevole al permessi di costruire concernente la realizzazione di un nuovo edificio residenziale di 16 piani fuori terra e sei livelli interrati nelle vie Adda/Bordoni/Pirelli/Cornalia.

Parere favorevole relativo alle opere di urbanizzazione primaria relative all'intervento edilizio in zona di recupero in via Amerigo Vespucci angolo via Marco Polo.
Si tratta di un intervento di riqualificazione e sistemazione della viabilità che prevede una piantumazione della via Amerigo Vespucci con allargamento della sede stradale per la creazione di un'area pedonale

MOZIONI
Si chiede di intervenire con urgenza affinché la situazione legata alla pulizia delle aree e vie pubbliche della città che versano in uno stato di degrado ambientale venga trattata con tempestività coinvolgendo l'azienda Amsa, il Cdz9, l'ASL, la Polizia Locale, il CEV e tutti gli attori competenti in materia, affinché si individuino le soluzioni più adatte alla prevenzione e repressione di tali reati commessi contro la salute pubblica e l'ambiente; inoltre si chiede al Comune di Milano di utilizzare le telecamere presenti nella Zona 9 per l'individuazione degli autori di tali reati affinché siano perseguiti e puniti a norma di legge.

Si chiede di predisporre tutti gli atti necessari affinché venga a ripristinare la legalità negli stabili di V.le Jenner 44, attualmente messi a bando. Si invita l'Assessore Benelli a dar seguito alle promesse fatte ad ottobre e all'Assessore Granelli di impedire agli occupanti di svolgere attività commerciali in totale abusivismo e provvedere al più presto allo sgombero di tali strutture al fine di far svolgere in maniera regolare il bando per assegnare tale struttura e riconsegnarla al quartiere e alla cittadinanza.

Si chiede all'Assessore all'urbanistica Lucia De Cesaris di adoperarsi perché l'edificio che ospiterà in via de Castilla la Ludoteca "Padiglione Infanzia" venga costruito all'interno del parco al di là del percorso pedonale, in prossimità di alberi e in piena luce solare.

LA VICENDA DELLE FOIBE E LE DIMISSIONI DEL CAPOGRUPPO LEONARDO CRIBIO

E' stata una settimana particolarmente intensa quella appena trascorsa per il Consiglio di Zona 9.
Come molti di voi avranno letto sui giornali il Capogruppo di Rifondazione Comunista Leonardo Cribio ha postato su Facebook frasi gravi e fuori luogo in merito alle foibe.
Ieri sera Leonardo si è dimesso, dimostrando grande onestà intellettuale e coerenza.

Ecco il video dell'intervento che ho fatto a nome di tutto il Partito Democratico:



Ecco il testo integrale:
Le parole pesano come pietre.
Chi ha il privilegio di mettersi al servizio dei cittadini grazie al voto democratico ha l’obbligo morale di mettere da parte il proprio ego, di trovare la misura fra ciò che è il suo pensiero legittimo e ciò che quel pensiero può rappresentare nell’immaginario collettivo; fra ciò che si produce dal punto di vista politico e la ricaduta che questa azione comporta nella società che siamo chiamati ad amministrare.
Mai chi siede fra i banchi delle istituzioni non dovrebbe ledere la dimensione dell’esistenza dell’essere umano né si può permettere di screditare con la propria insolenza ciò che la storia ci riporta come una oggettiva strage di uomini e di donne, al di là dell’interpretazione che ciascuno vuole darne.
Il Partito Democratico della Zona 9, che questo Gruppo rappresenta in quest’aula, prende con fermezza e nettezza le distanze da quanto affermato dal Capogruppo Leonardo Cribio riguardo la dolorosa vicenda delle Foibe. La violenza, in ogni sua forma, è da condannareperché è attraverso la violenza che si minano alla base le fondamenta delle istituzioni democratiche e, quindi, della democrazia stessa.
Allo stesso tempo lo vorremmo ringraziare per l’assunzione di responsabilità che ha avuto di fronte a questo enorme errore.
Lo ringraziamo per il lavoro prezioso che ha svolto in questi mesi che non verrà cancellato da quanto accaduto in queste ultime ore.
A chi richiede in quest'aula dignità, senso del limite, giustizia, dico che è evidente la differenza fra chi accusa un capo di partito di essere un pedofilo per il fatto stesso di essere omosessuale e siede ancora in consiglio comunale, chi dà della scimmia ad un Ministro della Repubblica giudicandola per il colore della sua pelle e siede ancora in Parlamento, cavandosela con delle scuse pretenziose e chi, conscio del ruolo e dell’importanza delle istituzioni, decide di abbandonarle per essere conseguente con i propri ideali.
In pochi possono dire di essere a prescindere contro questa trivialità del linguaggio e di questa violenza che, purtroppo, sta sempre più contraddistinguendo la fase storica che il nostro Paese sta vivendo.

RENZI PREMIER

C'è un misto di disappunto, spaesamento e sconcerto in queste ore per la scelta di Matteo Renzi di schiacciare, ancora una volta, il piede sull'acceleratore per arrivare ad occupare il posto di Enrico Letta, diventando in questo modo Presidente del Consiglio.

Un repentino cambio di rotta, sarebbe stupido non ammetterlo, portato avanti con modalità che poco hanno a che fare con il bon ton politico.
I limiti sono evidenti lì davanti ai nostri occhi: non essere eletto, utilizzare una manovra che sa molto di prima repubblica, avere una maggioranza invariata che finora ha fatto molta fatica, aver fatto una giravolta a distanza di poche ore, aver accoltellato alle spalle un compagno di partito, aver consumato una crisi di governo non in Parlamento ma nella direzione di un partito, seppure il più importante della maggioranza in termini numerici, non aver messo in risalto contenuti e forme.

Detto questo, sono uno dei pochi a vedere in modo assolutamente favorevole questa svolta.

L'arroganza, l'ambizione, il coraggio che Matteo Renzi sta dimostrando di avere sono doti che potranno tornarle utili in un Paese che ha bisogno di uno strappo e non di una scucitura laboriosa.

Sta giocando una partita complicatissima in cui il primo a rischiare è lui stesso.

Io sono convinto che ci stia provando perché crede di poter dare qualcosa a questa Italia, ha l'ambizione di volerlo fare, di conquistare il potere per mettere in campo la sua visione del mondo.
L'ha fatto in modo arrogante. Lo ha fatto male. Ma lo ha fatto.
Le cose non si cambiano senza forzature. Senza metterci forza la ruggine non viene via. Anche, eventualmente, mancando di rispetto ad alcune dinamiche e, quindi, ad alcune persone.

L'ambizione in politica non è malsana, se non l'avessi avuta non mi sarei candidato in Consiglio di Zona e non sarei dove sono. Diventa problematica quando si slega da una dimensione valoriale alla quale bisogna rimanere ancorati con tutte le proprie forze.

Io credo che Matteo Renzi non l'abbia abbandonata.

Gli ostacoli saranno numerosi, le battaglie da fare complicate, le insidie si nasconderanno dietro ogni angolo, ma essendosi spinti così in là era la cosa più sensata da fare.

La giocata è stata fatta, sapremo fra poche settimana se si rivelerà un bluff venuto male che lascia l'Italia con un pugno di mosche in mano oppure una grande giocata che ci consegnerà un Paese con meno lacci e una dimensione di speranza che, ancora oggi, in molti fatichiamo ad intravedere.

P.S.
Non mi piace fare fantapolitica, ma se i nomi dei possibili Ministri che girano fossero confermati, sarebbe già un bel passo avanti. Tito Boeri, Andrea Guerra, Lucrezia Reichlin su tutti.