giovedì 29 marzo 2012

LE SABBIE MOBILI



Ecco, è questo che la gente, soprattutto i ragazzi, pensano e credono. E sapete cosa vi dico, che hanno anche ragione. Forse ci saranno dietro disinformazione o analisi superficiali, forse non sarà il massimo del politically correct. Non sto a guardare troppo nel merito, questa volta, abbiamo smesso da tempo di parlare al cuore delle persone.
E' ora, credo, di tornare a farlo, andando a fondo delle questioni, senza farsi travolgere dalle cose, ma neanche facendosi fermare da mille scuse, problemi e tattiche, derivanti dai rapporti, pur legittimi, che si creano nei palazzi.
Altrimenti finiremo tutti immobili, nelle sabbie mobili, per l'appunto. E a me, a 24 anni, questa cosa proprio non va giù.
Il paese ha un virus, una paralisi da ictus, come prima più di prima. E’ il nulla, come la storia infinita, come la mummia che si sveglia e torna in vita, puzza di muffa, the beautiful people the beautiful people, la bella gente pratica il cannibalismo, sa di già visto come un film di cui capisci la fine già dall’inizio, i vecchi stanno al potere, e non vanno all'ospizio(...) No, non agitarti, resta immobile, puoi metterci anni e guardare ogni cosa che, affonda nelle sabbia mobili, si perde nelle sabbie mobili(...)E' follia stare qua nel miraggio che basti essere capaci, quanti ne ho visti scavalcarmi, rampolli rapaci raccomandati(...) Qui non c'è il mito chi si è fatto da solo, perché chi si è fatto da solo di solito è corrotto, se sei un ragazzo ambizioso in un sistema corrotto non puoi fare il botto e non uscirne più sporco. Nessuno lascia le poltrone, niente si muove, nessuno osa e nessuno dà un occasione, impantanati in queste sabbie mobili, si muore comodi, lo Stato spreca i migliori uomini(...) Chi comanda è li da sempre e non si elegge con il voto e prende decisioni senza cuore e senza quorum

GRANDI A 40 ANNI E DALEMASESSUALI

Questo articolo, per i cultori della politica, fa spanciare dal ridere.
Oltre a far ridere però, pone una questione: ha ancora senso una giovanile in un partito?
A quanto pare alcuni dirigenti pensano di sì, visti gli interventi all'ultimo congresso dei GD (giovani democratici, per l'appunto, talmente giovani da non aver fatto le primarie per eleggere il "nuovo" Segretario, Raciti, al terzo mandato, per dire).
Io credo di no, che non abbia senso.
Non ha senso perché ormai non ci sono più folle oceaniche iscritte ai partiti, ed è quindi necessario dosare le forze. Non ha senso perché nel Pd è vent'anni che c'è un tappo, e io, a 24 anni, mi voglio prendere (nel senso di cambiare, renderlo più vicino e accessibile, aperto e moderno) il Pd, non la giovanile, e per farlo servono energie, molte.
Non ha senso perché di ragazzi in gamba che frequentano la giovanile ce ne sono molti e trovo che siano sprecati.
Non ha senso non perché non serva un coordinamento generazionale, anzi il contrario, ma perché questo coordinamento non dovrebbe essere strutturato, scimmiottando le gerarchie del partito.
Detto questo, molti ragazzi si sbattono, organizzano eventi interessanti, sono preparati, fanno bene gli amministratori e frequentano la giovanile.
Ad avercene, insomma, magari un po' più nel Pd e un po' meno nella giovanile. Se no finisce che si diventa grandi a 40 anni e di questa cosa proprio non se ne può più. Perché così perdiamo i migliori anni della nostra vita, dicono.

#liberalasedia

Sabato mattina sarò al Pirellone.
#liberalasedia è l'hashtag, perché dopo vent'anni di regno formigoniano c'è bisogno di altro.
Allora sabato niente urla e grida, niente cappi e giustizialismo.
Un banchetto dove raccogliere proposte, un microfono che gira nella piazza, tante sedie, moltissime persone.
Per immaginare la Lombardia che verrà, per condividere progetti, per mettere in rete la voglia di cambiamento.
Avrei preferito che a organizzare questo presidio fosse il Pd, ci ha pensato Pippo, che ha messo una pezza.
Va bene lo stesso, perché sabato saremo in tanti democratici sotto palazzo Lombardia, parlamentari e consiglieri, ma soprattutto iscritti e simpatizzanti insieme ad altri, tanti altri.
Perché è questo il Pd che vorremmo, presente, riconoscibile, promotore, fra la gente.