venerdì 23 marzo 2012

IPSE DIXIT



Ora, immaginiamo per un attimo questo scenario:
Dunque, immaginiamo un politico del PD (attenzione: del PD!) che è stato sindaco della propria città per tre mandati e un totale di quindici anni, è stato europarlamentare per cinque anni, ha militato in quattro partiti diversi, è stato deputato alla Camera per tre legislature e dodici anni totali e ora si ricandida per la quarta volta a primo cittadino (dopo essere stato sconfitto alla puntata precedente e pure a un’altra per presidente di Regione), rompendo il patto sottoscritto alle primarie che hanno sancito la vittoria di un candidato da lui non appoggiato.No, veramente, immaginiamo una situazione del genere: quel che potrebbe accadere dentro il PD, le reazioni degli alleati, la campagna di stampa che accompagnerebbe la notizia, le critiche del famigerato “popolo del web” che mai più e mai poi voterebbe per…Ma il politico in questione non è del PD. E allora va tutto bene e il partito di cui, a livello nazionale, è esponente di primissimo piano potrà continuare la sua sacrosanta battaglia contro la Casta, contro quei politici di professione che non vogliono mollare la poltrona e contro quei partiti e quegli organi istituzionali che non rispettano la volontà dei cittadini-elettori. (dal blog di Francesco Costa)
Da questo si può capire come funziona l'informazione di sinistra e quali sono le sue distorsioni e malattie (per non parlare, ovviamente, delle distorsioni politiche dell'Idv, ma su questo commentavo già ieri).

ARRIVATI AL DUNQUE

Tito Boeri, sulla riforma Fornero:
La riforma del lavoro ha due pregi e molti difetti. I pregi consistono nell'aver messo fine al potere di veto delle parti sociali e nell'ampiezza dei temi affrontati. Sull'articolo 18, le nuove norme danno più potere ai giudici e aumentano l'incertezza. Non si allarga la platea dei potenziali beneficiari degli ammortizzatori sociali. Gli interventi sul dualismo possono peggiorare la condizione dei lavoratori e aggravano i costi delle imprese senza offrire una vera nuova modalità contrattuale in ingresso. Con il rischio che tutto questo riduca fortemente la domanda di lavoro. 
Qui l'articolo completo, che consiglio. Perché si è confuso per troppo tempo articolo 18 e lavoratori. Il vero totem sono e saranno sempre i diritti. Io, come Boeri, penso che ci possano essere diverse declinazioni e sistemi per garantirli. Sicuramente la riforma non lo fa e questo mette in ombra anche alcuni aspetti positivi, come l'abolizione degli stage gratuiti al termine del percorso di studi.

PAROLE PAROLE PAROLE

Un bel post sul valore che bisognerebbe attribuire alle parole. Lo penso da tempo. Fra cimiteri, bare e Vietnam, qualcuno non si pone il problema, evidentemente.