Io spero che quanto sta accadendo in questi giorni faccia capire anche a
molti “realisti in buona fede” che stringere grandi amicizie e alleanze con un
pazzo come Gheddafi non è solo sbagliato dal punto di vista ideale e morale ma
anche dal punto di vista economico, geopolitico, realista e strategico. Legare
la propria economia mani e piedi a uno come Gheddafi vuol dire legarla alla
sopravvivenza e alla stabilità di un uomo evidentemente anziano e instabile,
certamente non eterno. La nuova repubblica libica potrà arrivare domani o tra
cinque anni, ma arriverà: arriverà e c’è la concreta possibilità che, se non
altro per questioni di immagine, starà ben attenta a non farsi fotografare
allegra e festante a Roma, a casa dei migliori amici del dittatore sanguinario.
Nel frattempo noi avremo un miliardo di grane di cui occuparci: il gas e la
benzina che mancano, il PIL che scende, i titoli di stato che si svalutano. E
tutto perché avevamo avuto la geniale idea di affidarli a un uomo completamente
pazzo.
sabato 26 febbraio 2011
LEGARSI MANI E PIEDI AD UN DITTATORE ANZIANO E PAZZO
Sulla Libia, dal post:
SEVESO: LA PROVINCIA SE NE FREGA
In provincia il centrodestra (Lega compresa) si rifiuta di affrontare seriamente la questione del Seveso, abbanadonando di fatto i cittadini. Prepariamoci per nuove esondazioni e ricordiamocelo quando andremo a votare per il comune, perchè c'è una parte politica che se ne frega, ed una che sta cercando di affrontare il problema seriamente,
Ecco il comunicato stampa di Enrico Borg, consigliere provinciale della nostra zona:
Ecco il comunicato stampa di Enrico Borg, consigliere provinciale della nostra zona:
"Il centrodestra a Palazzo Isimbardi non vuole assumersi la responsabilità politica di prendere una decisione sulla vicende delle continue esondazioni del fiume Seveso e sulla messa in sicurezza del territorio. Se ne lava le mani e lascia ogni decisione in capo al Commissario”. Questa la denuncia fatta da Enrico Borg, consigliere provinciale del Pd, dopo che ieri in Aula la maggioranza ha bocciato un ordine del giorno che chiedeva alla al presidente Podestà di affrontare il problema delle esondazioni del fiume Seveso. “L’anno scorso è stato il più difficile – aggiunge Borg -. I cittadini sono ormai esasperati dalle frequenti e imponenti esondazioni del Seveso che crea enormi disagi in tutta la città e paralizza completamente il nord Milano. Nella nostro ordine del giorno chiedevamo che la Provincia, insieme a Regione e Comune, predisponesse un Piano per gli interventi con una chiara divisione dei compiti e una tempistica per risolvere definitivamente questa emergenza”.“Ma il centrodestra – continua Borg - si è nascosto dietro il paravento dell’accordo di programma appena siglato con Ministero e Regione Lombardia e ha lasciato tutto in capo al nuovo commissario straordinario per il Seveso, l’ex presidente di Arpa Lombardia Carlo Maria Marino. E sarà lui a definire il crono programma delle opere che prevede, tra l’altro, la realizzazione della vasca di
laminazione a Senago”.“Noi pensavamo – conclude Borg - che, data la situazione, fosse necessaria anche una presa di posizione da parte della politica. Ma in Provincia di Milano preferiscono tirarsi indietro”.
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