mercoledì 5 settembre 2012

IL PROBLEMA DI BERSANI

Si leggono in questi giorni diversi articoli che parlano di accordi fra i big del Pd: c'è chi andrà a fare il Ministro, chi a presiedere la Camera, chi spera di andare al Colle, chi di fare il vice premier.
Ecco, il problema di Bersani, che pure stimo, è che in questi anni non si è liberato dei Fioroni, D'Alema, Finocchiaro, Bindi, Veltroni ecc.
Questa allegra combriccola che si porta dietro e che verosimilmente, in caso di vittoria del Segretario alle primarie, otterrà poltrone e poltroncine, ci fa immaginare che in questo momento Bersani non sia in grado di garantire rinnovamento di idee, che camminano sempre sulle gambe delle persone. E mi sta bene discutere di terza via e socialdemocrazia, dialettica normale per un partito come il nostro, ma anche i nomi, in questo caso, diventano sostanza.
Ed il paradosso è che anche chi non condivide alcune delle parole dette da Renzi, o chi non ne condivide alcuna, come i "giovani turchi" di Rifare l'Italia, avrà più probabilità di essere protagonista e di dire la propria sul governo del Paese in caso di vittoria del Sindaco di Firenze, rispetto all'eventualità di una vittoria di Bersani, che comunque sarà costretto a rispondere ancora a logiche di un certo tipo, che relegheranno in posti secondari anche chi, in questi mesi, ha provato ad uscire dal cono d'ombra.
Perché qui lo scontro è su come rilanciare l'Italia, su come immaginiamo il futuro nostro e dei nostri figli.
E se a governare saranno Renzi e Fassina otterremo risultati migliori rispetto all'allegra compagnia che da vent'anni ha combinato più disastri che altro.
Spero di essere smentito dalle scelte di Bersani. Dubito che succederà.

P.s.
Nel frattempo Rosy Bindi scrive questo:
Ma chiedere che nessun ministro dei governi Prodi, D'Alema e Amato faccia parte del prossimo governo di centrosinistra equivale ad accreditare l'immagine di un Pd complice dei fallimenti dell'era berlusconiana. Come se i nostri governi fossero stati uguali a quelli del centrodestra, come se in questi ultimi vent'anni tutti fossimo responsabili alla pari del disastro provocato dai governi Berlusconi, Bossi e Tremonti.
Certo non sono stati uguali, certo le responsabilità sono diverse. Ma alcune colpe le hanno avute anche loro. Eccome. Per questo devono farsi da parte. Per questo la foto dei Ministri dovrà necessariamente essere diversa, molto, dalle precedenti. Perché un partito progressista che non progredisce nelle idee e nelle facce non serve a nessun cittadino.