martedì 1 marzo 2011

VERDI REGALI (E NON SONO LEGHISTI)

A Torino si possono regalare gli alberi, diventando donatori sani di verde per la città, per i propri amici, ma soprattutto per i propri figli.
A Milano l'obbiettivo è cementificare più possibile, a quanto sembra dal pgt.

PUBBLICO, PRIVATO E GIGANTI DAI PIEDI D'ARGILLA

Monsignor Luigi Neri se ne è uscito con queste parole:
la nostra indignazione (dei cristiani, ndr) “non è edificante”, perché il giudizio spetta solo a Dio. “A far male alla società – spiega, testualmente, il presule – sono i Dico, la legislazione laicista, la moralità teorizzata e praticata da quanti ci inondano di chiacchiere sulla rilevanza pubblica di taluni comportamenti privati”
Sul blog di Andrea Sarubbi una degna risposta, probabilmente, mi verrebbe da dire, lo Spirito Santo aveva altro da fare mentre il monsignore apriva bocca.

COME L'ACQUA, GUAI A CHI AVVELENA QUELLA DEI RUBINETTI

Lorenzo, monumentale, sulla scuola, sull'Unità.
Quando nostra figlia è arrivata all’età della scuola io e mia moglie ne abbiamo parlato e abbiamo deciso: scuola pubblica. Potevamo permetterci di scegliere e abbiamo scelto. Abbiamo pensato che fosse giusto così, per lei. E’ nostra figlia ed è la persona a cui teniamo di più al mondo ma è anche una bimba italiana e l’Italia ha una Scuola Pubblica. Sapevamo di inserirla in una realtà problematica ma era proprio quello il motivo della scelta.

Un luogo pubblico, che fosse di sua proprietà in quanto giovane cittadina, che non fosse gestito come un’azienda e che non basasse i suoi principi su una dottrina religiosa per quanto ogni religione venisse accolta. Un luogo pubblico, di tutti e per tutti, scenario di conquiste e di errori, di piccole miserie e di grandi orizzonti, teatro di diversi saperi e di diverse ignoranze. C’è da imparare anche dalle ignoranze, non solo dai saperi selezionati. La scuola è per tutti, deve essere per tutti, è bello che sia così, è una grande conquista avere una scuola pubblica, specialmente quella dell’obbligo.

Io li ho visti i paesi dove la scuola pubblica è solo una parola, si sta peggio anche se una minoranza esigua sta col sedere al calduccio e impara tre lingue. A che serve sapere tre lingue se non sai come parlare con uno diverso da te ? Il nostro presidente del consiglio dicendo quello che ha detto offende milioni di famiglie e migliaia di persone che all’insegnamento dedicano il loro tempo migliore, con cura, con affetto vero per quei ragazzi.

Tra le persone che conosco e tra i miei parenti ci sono stati e ci sono professori di scuola, maestre, ho una cugina che è insegnante di sostegno in una scuola di provincia. Li sento parlare e non sono dei cinici, fanno il loro lavoro con passione civile tra mille difficoltà e per la maggior parte degli insegnanti della scuola pubblica è così. Perchè offenderli? Perchè demotivarli? Perché usare un termine come “inculcare”? E’ una parola brutta che parla di un mondo che non deve esistere più.

La scuola pubblica non è in competizione con le scuole private, non è la lotta tra Rai e Mediaset o tra due supermercati per conquistarsi uno spettatore o un cliente in più, non mettiamola su questo piano...

La scuola di Stato è quella che si finanzia con le tasse dei cittadini, anche di quelli che non hanno figli e anche di quelli che mandano i figli alla scuola privata, è questo il punto. E’ una conquista, è come l’acqua che ti arriva al rubinetto: poi ognuno può comprarsi l’acqua minerale che preferisce ma guai a chi avvelena l’acqua del rubinetto per vendere più acque minerali.

E’ una conquista della civiltà che diventa un diritto nel momento in cui viene sancito. Ma era un diritto di tutti i bambini già prima, solo che andava conquistato, andava affermato. La scuola pubblica va difesa, curata, migliorata.

In quanto idea, e poi proprio in quanto scuola: coi banchi gli insegnanti i ragazzi le lavagne. Bisogna amarla, ed esserne fieri.

CHIARO COME IL SOLE

In Italia proprio non vogliono scommettere sulle energie rinnovabili, perché a noi dipendere dal petrolio libico e da eventuali centrali nucleari piace molto.
Viene oggi presentato un ddl che prevederebbe il blocco degli incentivi per il fotovoltaico fino al 2020 (in Italia, si sa, di sole ce n'è davvero poco), nel momento in cui si raggiungerà il limite degli 8 mila megawatt di energia prodotta (la metà della Germania).
C'è un problema però, che questa cifra la raggiungeremo probabilmente nel 2011, e così, gli incentivi, saranno bloccati per 8 anni. Chiaro come il sole, no?
Qui trovate le posizioni del Pd a riguardo, perché di idee ce ne sono, basterebbe saperle comunicare.

ARRIVA L'ALER

E, dopo il Trivulzio, arriva l'Aler. In zona 9 ne sappiamo qualcosa...

STATALE

Scuola elementare statale Antonio Locatelli, scuola media statale Niccolò Tommaseo, Liceo scientifico statale Giulio Casiraghi, Università degli studi (Statale) di Milano.
Ci sono anche professori che vorrei ringraziare, Paola Grimaldi, Liliana Urtamonti (che non c'è più, ma che sicuramente starà ringhiando a qualche sventurato lassù), Fabio Cereda, Gianluca Pasqual.
Ecco, grazie, per la professionalità, per l'umanità, per la pazienza, per il coraggio, per la perseveranza.