Copio pari pari dal blog di Pippo.
Perdonate la metafora calcistica, ma tutto è pronto (si fa per dire) per la stagione 2012-2013.
- 5-4-1. In difesa (di se stessi, soprattutto) i partiti, in attacco Monti, che può finalizzare e, al contempo, aprire il gioco a Passera o ad altre seconde linee. Tutta la squadra ruota intorno a Ibrahimović, insomma. Se poi non dovesse esserci Ibrahimović sarebbe un guaio. Di quelli grossi.
- 4-3-3. Modello Vasto, con tridente tradizionale, centravanti e due ali. Segna poco, dice qualcuno, e soprattutto sbilancia la squadra. A centrocampo i vice, in difesa il gruppo dirigente attuale. Si punta su tradizione ed esperienza. Squadra che vince… forse bisogna cambiare proverbio, ma ci siamo capiti.
- 4-4-2. Modello civico: in difesa i sindaci, fluidificanti sulle ali, con forte proiezione offensiva. A centrocampo un gruppo dirigente rinnovato, solido nell’interdizione e capace di bel gioco. In attacco un ticket scelto con le primarie. Ci vuole molto coraggio, dice il mister.
Che poi il 4-4-2- è il modulo più scontato, quello facile facile che dà maggiori garanzie. Eppure sembra sempre essere complicato ascoltare chi sta in tribuna, pagando il biglietto, che da qualche anno, in ogni occasione, ci chiede di essere solidi e al contempo di aprirci alle esperienze civiche.
- 4-3-2-1. Il tempo che passa. E forse non sarà nessuna delle ipotesi ora più gettonate quella con cui ci presenteremo alle elezioni. In ogni caso, ne vedremo delle belle (speriamo).
E poi, anche nel calcio, ci sono i cicli. E forse il ciclo di questa classe dirigente è finito da qualche tempo. Se si insiste, va a finire che si finisce come l'inter, con qualche ragazzo impegnato nel Pd costretto a tirar fuori uno striscione: "potete lasciare spazio a qualche giovane, se no nessuno mi prende sul serio quando parlo di politica?"
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