giovedì 31 marzo 2011

NAUSEA

Un deputato della Lega ad una deputata invalida del Pd:
"Falla stare zitta quell'handicappata del cazzo!"
Poi fanno le lotte per il crocifisso. Nausea.

DAL SEVESO ALL'AMSA

E' tragicomico che l'assessore Simini, che si sarebbe dovuto occupare di Expo, ora diventerà presidente di Amsa, per pulire meglio le strade sporche dopo che il Seveso esonda.

BOLLETTINO DI GUERRA

Una deputata disabile insultata, la tessera del Ministro Alfano che serve per votare lanciata contro l'Italia dei Valori (e verso tutti i cittadini che, comunque, il Ministro dovrebbe rappresentare), un giornale lanciato contro il Presidente della Camera.
Dovrebbero andare a fare un corso accelerato di educazione. perché, al di là delle contrapposizioni, certi limiti non andrebbero proprio sforati.

MILANO, WINCIAMO?

L'Appello di Pippo, per Milano, per tutti:
Appello di una qualche importanza rivolto (urbi ma anche orbi) a milanesi e lombardi del campo progressista.

Giuliano Pisapia, dicono i sondaggi, può vincere le elezioni e, tra due mesi esatti, potrebbe essere sindaco di Milano. Non tutti i milanesi, nemmeno quelli di centrosinistra, sembrano esserne del tutto consapevoli, ma le cose stanno così. Moratti è in difficoltà, il Terzo Polo (Palmeri) e il Quarto (Grillo) condurranno i due principali candidati al ballottaggio.

Quelle di cui stiamo parlando, non sono solo Amministrative. Lo ricordavo lunedì in direzione nazionale.

Da vent'anni Milano è in mano alla destra. La Weltanschauung che si è affermata a livello nazionale proviene, purtroppo, da qui. E non è un caso che da Milano e dalla Lombardia provengano molti ministri del governo B: da La Russa alla Gelmini, dai leghisti (tutti lombardi) allo stesso premier.

B&B è la sigla di Berlusconi e Bossi, bed (anche bad, se volete) e breakfast(polenta, non cous cous). Una targa che troviamo all'ingresso della città dal 1992.

Ora possiamo continuare a lamentarcene, o a indignarci, a prendercela con De Corato o con Salvini, arrabbiarci per l'Ecopass che non serve a un accidenti o per l'Expo che si farà, se andiamo avanti così, nel 2030, ma forse potremmo fare qualcosa. Anzi, dovremmo. Ora, subito, qui.

Potremmo contattare i candidati in Consiglio comunale, che trovate tutti suFacebook (a cominciare proprio dal candidato sindaco), e chiedere loro come possiamo aiutarli. Possiamo interpellare direttamente il comitato di Pisapia e mobilitare il nostro giro di amici e di colleghi. Ciò vale per i singoli, s'intende, per i city user, soprattutto, che sono l'altra Milano che vive la città ogni giorno. E che forse potrebbe trarre altrettanto giovamento da un cambio di amministrazione.

Il papà di Batman, come ognun sa, è ricco sfondato e ha già dimostrato di poter contribuire profumatamente alle campagne della moglie. Per questo, noi dobbiamo contribuire con risorse diverse. Con una campagna diffusa.

Per quanto riguarda le 'organizzazioni', credo che sia venuto il momento che i circoli della provincia e, più in generale, della Lombardia diano la loro disponibilità a partecipare alla campagna milanese: contattino i circoli milanesi, si associno a loro nella campagna, mettano a disposizione volontari e attivisti.

Milano ci riguarda: riguarda chi la vive di giorno, riguarda chi vuole cambiare governo, in città, in regione e nel Paese. In questa fase politica, l'unica cosa che dobbiamo fare, e in assoluto la più importante, è vincere a Milano. Con Pisapia, con Boeri che sarà capolista del Pd, pretendendo da loro il meglio che pretendiamo da noi stessi.

Se condividete l'appello, condividetelo. Appunto.

UN ASSESSORE CON LA LAUREA, O FORSE NO, PROPRIO NO.

per tutti quelli che hanno votato Formigoni, dopo Prosperini, Pezzano, ora un assessore allo sport che corre molto, ma che ha finto per anni di essere una psicoterapeuta infantile, senza nemmeno avere una laurea in psicologia.
E il super mega governatore perché non fa niente?

mercoledì 30 marzo 2011

STUPRATORI E RAPINATORI IN PRESCRIZIONE GRAZIE ALLA LEGA

Dario Franceschini alla Camera (e poi non si dica che il Pd non fa opposizione)
Vogliono approfittare della tragedia di Lampedusa per coprire questo fatto gravissimo". Poi si rivolge a Umberto Bossi e alla Lega. "Cosa andate a dire ai popoli padani - chiede ironico il capogruppo Pd - a cui avete promesso la sicurezza? Andrete a dire che volete liberare i criminali? Il processo breve ha come unico scopo di fermare il processo Mills del presidente del Consiglio, ma le conseguenze immediate saranno che migliaia di processi rischiano la prescrizione e saranno liberati anche imputati di rapina o violenza sessuale. Ma di fronte al presidente del Consiglio le rapine e le violenze non contano e vi comportate da servitori fedeli"

SICUREZZA DI STA CIPPA

La Lega parla di sicurezza, De Corato parla di sicurezza, ma questi sono i risultati di questa amministrazione lunga vent'anni: buio, quartieri popolari abbandonati, polizia non in condizione di operare.



Milano, non è tempo di riaccenderti e di risorgere?
W Milano, cambiare si può.

martedì 29 marzo 2011

RAGAZZI DELL'ORATORIO IN POLITICA/ 2

Qualcuno scrive un decalogo per la buona politica, qualcun altro scrive ai parroci come dicevo ieri. Letto il decalogo, nell'eventualità che vi troviate d'accordo, mi domando: ma come si fa poi a candidarsi con il Pdl se si è un ragazzo dell'oratorio? E perchè i parroci dovrebbero spingere i ragazzi verso un partito piuttosto che un altro anziché occuparsi dello stile di servizio per il bene comune?

lunedì 28 marzo 2011

RAGAZZI DELL'ORATORIO IN POLITICA

Da Affaritaliani:
LA CHIESA IN CAMPO/ Il coordinatore del Pdl, Mario Mantovani, ha preso carta e penna e ha scritto ai parroci lombardi: "Indicate i ragazzi da far eleggere". Le porte delle liste zonali del Pdl si aprono ai ragazzi dell'oratorio.
Premesso che sono orgogliosamente quello che si dice un ragazzo dell'oratorio, trovo imbarazzante:

  • che si dia per scontato che i ragazzi dell'oratorio si candidino per il Pdl. Ci sono valori del Vangelo ben rappresentati dalla cultura riformista del Pd.

  • che un politico chieda ai parroci di candidare qualcuno, come se fossero i parroci a scegleire quali ragazzi mandare in politica e non fosse invece una scelta da maturare dentro un percorso di fede nel cui sentirsi chiamati a occuparso del bene comune.

Usare la Chiesa, tirare la giacchetta come si dice, per avvicinare il voto cattolico, è quanto di meno cattolico possa esistere nell'affrontare la questione dei giovani e della politica.

venerdì 25 marzo 2011

UN PARCHETTO CHE NON ATTIRA BAMBINI

Pippo, con il suo solito humour, commenta l'ultima alzata d'ingegno del nostro (ancora per poco) sindaco:

La cosa più divertente è che secondo Letizia Moratti il tunnel automobilistico servirebbe, come le metropolitane (!), per ridurre le automobili. Anche gli stadi servono per ridurre i tifosi e i cinema per ridurre i film. I cretini, infine, per ridurre le cretinate.

giovedì 24 marzo 2011

PACIFISTA, MA VOTO A FAVORE

Andrea Sarubbi è l'unico deputato del Pd, insieme a Furio Colombo, ad aver votato contro il trattato Libia - Italia.
Andrea Sarubbi dimostra con ogni post che scrive di essere un parlamentare onesto, che fa il suo dovere, ben ancorato a certi principi.
Andrea Sarubbi scrive questo sul suo sito, sul motivo per cui ha scelto di votare a favore dell'intervento italiano in Libia.

L’indice della mia mano sinistra oggi pesa più del solito: ha il peso della
sofferenza, a me finora ignota, che un obiettore prova autorizzando in
Parlamento un intervento militare. Qualcuno in Aula si è astenuto, qualcuno ha
addirittura votato contro, e naturalmente quell’accendersi di luci bianche e
rosse – mentre la mia era verde – ha interrogato ulteriormente la mia coscienza.
Che alla fine, però, si sente abbastanza serena: l’avverbio deriva dalla mia
fatica personale, dalla mia storia nonviolenta, dalle mie paure sull’evolversi
delle operazioni; l’aggettivo, invece, deriva dal fatto che nella situazione
data mi sento di aver fatto la cosa migliore. Paradossalmente, mi sentirei
peggio se mi fossi astenuto, perché astenersi in questo caso significava restare
a guardare: ho bene in mente la cronologia degli eventi e non ho dimenticato
come sono andate le cose. (...)

Qui trovate, e ve lo consiglio vivamente, il resto del suo ragionamento, che lo ha portato a votare in questo modo.

CODE DISUMANE DA MONZA A MILANO

L'incapacità italiana di portare a termine infrastrutture nei tempi previsti, l'incapacità della politica che ci mangia, ricade inesorabilmente anche in viale Zara, viale Fulvio Testi, viale Brianza.
E nessuno pagherà questo scandalo.

IL CROCIFISSO DA DIFENDERE A TUTTI I COSTI

Quando leggo cose come questa mi commuovo, per la grandezza di quello che ci sta scritto nel vangelo, per la grandezza di un uomo che ogni giorno si fa carico non solo della sua croce, ma di quelle di molti altri.
Sto parlando di don Ciotti che ieri sulla stampa dice una cosa dirompente per la sua semplicità:

I crocifissi da difendere, quelli veri, non sono quelli appesi ai muri delle
scuole. Sono altri. Sono uomini e donne che fanno fatica. Che non ce la fanno e
muoiono di stenti. E' verso di loro che non possiamo e non dobbiamo restare
indifferenti. E' verso di loro che dobbiamo concentrare i nostri sforzi.
(...)
Bisogna imparare a vivere con corresponsabilità, come i tanti e tanti volontari che dedicano il proprio tempo a un bene che non è esclusivamente loro, ma pubblico, di tutti quanti. Dobbiamo sentirci tutti chiamati in causa, nei grandi nuclei urbani come nei tanti piccoli paesi di provincia. La partecipazione è il primo passo in favore dei più deboli.


Ecco, nel mio piccolo, veramente piccolo, è il motivo per cui provo a fare politica, il motivo per cui la faccio nel Pd e non in altri partiti.
Qui trovate il resto dell'articolo.

mercoledì 23 marzo 2011

martedì 22 marzo 2011

LE FANTASIE DELLA MORATTI

Fabio ha provato ad utilizzare il servizio di bike sharing del comune di Milano; stranamente ha avuto qualche problema, nonostante i manifesti della pseudo sindaca provassero a sostenere il contrario.
P.s. La fase due del Bike sharing non è nemmeno partita, ma Letizia, mai doma, annuncia che già stanno lavorando alla fase 3. Miracoli della campagna elettorale!

NICHI VENDOLA E LA PARACULAGGINE - 2

Daniel Cohn-Bendit è presidente dei Verdi al Parlamento europeo e oggi dice:
Chi scende in piazza contro la missione internazionale di fatto non è neutrale, bensì con Gheddafi. Perché niente cortei quando Gheddafi massacrava il suo popolo? [...] In Italia vedo appelli a protestare mossi dall’ossessione assoluta e accecante della mitica lotta contro l’imperialismo americano. Come fa Vendola a dire né con Gheddafi né con le bombe?
Non è che solo io sono pazzo.

lunedì 21 marzo 2011

PER STARE NEL PD

Le ragioni per cui stare nel Pd, per iscriversi, per pensare INSIEME ad un futuro migliore di quello che tutti noi ci aspettiamo, perchè provarci è quasi un imperativo morale

NICHI VENDOLA E LA PARACULAGGINE

Il parolaio matto questa volta sceglie, come la Lega, di non prendersi la responsabilità di "governo": la scelta.
Perché anche a me la guerra fa schifo, anche a me brucia la pancia a sentir parlare di raid e di morti, di scudi umani e di bombe, ma ragionando così avremmo dovuto rispedire a casa gli americani che ci stavano salvando dai nazisti e da quel che rimaneva dei fascisti.
Non si può non guardare alla nostra resistenza, agli occhi dei nostri nonni, festeggiarli ogni 25 Aprile e poi girare lo sguardo da un'altra parte quando quegli stessi occhi pieni di speranza e di desiderio di libertà sono stampati sui volti di altri popoli.
Non si può Nichi Vendola, hai dimostrato ancora una volta di non essere all'altezza.

PALAZZI DI VETRO POCO TRASPARENTE

Non c'è nemmeno una bandiera italiana nel nuovo palazzo di Roberto, pardon, volevo dire della regione Lombardia; oltre alla bandiera non c'erano nemmeno i cittadini, alla faccia della nuova "trasparenza" del palazzo.

giovedì 17 marzo 2011

BUONGIORNO ALL'ITALIA

Purtroppo abbiamo parlato moltissimo dell'Italia che è stata, non di quella che potermmo costruire tutti insieme, al di là dei derby politici su mignotte e giudici.
C'è chi ci è morto per regalarci questo splendido paese, con montagne stupende al nord, e spiagge meravigliose al sud, con persone, ovunque, pronte a dannarsi l'anima per quell'altro che hanno davanti, pronti ad aprire le braccia per accoglierlo.
Avremmo potuto parlare dei nuovi italiani, quelli nati qui da genitori immigrati, impregnati nel bene e nel male d'Italia.
Avremmo potuto parlare di cultura, di come sfruttare le meraviglie di questo paese.
Avremmo potuto parlare di cosa significa essere italiani oggi, del made in Italy, di imprenditori che sfidano tutto e tutti e con coraggio portano avanti le nostre eccellenze.
Avremmo potuto parlare di che maestre meravigliose abbiamo, e di che scuola pubblica vorremmo per il futuro.
Avremmo potuto parlare dell'università, di come vorremmo che fosse l'avanguardia culturale di tutti e non solo di qualche barone.
Avremmo potuto parlare di famiglie coraggiose, perchè mettere al mondo un figlio oggi non è semplice e di omosessuali impegnati nel far venire alla luce del sole il loro amore.
Avremmo potuto parlare di un sacco di cose, abbiamo parlato della Lega, delle cose che ci dividono, ma tant'è, siamo fatti così.
Auguri Italia, soprattutto per i prossimi 150 anni.

mercoledì 16 marzo 2011

VIA PIANELL, 15, LA CASA FANTASMA

In via Pianell 15 c'è un casa molto carina senza soffitto senza cucina...
E' una casa del comune, 11 appartamenti, diroccata dal 1999, abbandonata a sè stessa. Beatrice Uguccioni, la presidente del cdz 9 ha provato a smuovere le acque, ma la burocrazia italiana e la mancanza di volontà politica del comune sono un muro insormontabile per chiunque.
E così ci troviamo un progetto di adeguamento che avrebbe dovuto terminare oggi, dei lavori che non sono mai inizaiti, e una struttura abbandonata a sè stessa.

martedì 15 marzo 2011

(3) YES, WE CAN

La difficoltà del Partito Democratico di uscire fuori con delle proposte chiare è sotto il naso di tutti.
Ora abbiamo un'opportunità che proprio non è possibile sprecare: i 3 referendum.
Acqua pubblica, no al nucleare, no al legittimo impedimento: costretti dalla semplicità di un sì o di un no, inchiodati a doversi esprimere attraverso un cenno della testa, abbiamo l'enorme possibilità di farci capire, di urlare all'Italia che le proposte ce le abbiamo, qualche ideuzza per il futuro del paese c'è, che non siamo divisi.
Perché l'acqua è un bene di tutti, e non ci si può fare i soldi sopra, peggiorando il servizio e aumentando le bollette.
Il nucleare in un paese per metà a rischio alluvioni e per l'altra metà a rischio sismico non va bene, forse sarebbe meglio puntare sul sole e sul vento.
La giustizia così non va bene, ma non si può approcciare la situazione con il maxi conflitto di interessi del premier. Parliamo di informatizzazione e di risorse per le procure, parliamo anche di divisione delle carriere senza paura.
E' il nostro momento, il momento di attaccare e non di difenderci, di correre in avanti e non di rincorrere B.
3 Sì, per il futuro del paese, per il futuro del Pd, per il futuro di ciascuno di noi. Yes, we can.

'NDRINE MENEGHINE

Forse bisognerebbe farla questa commissione antimafia a Milano.

lunedì 14 marzo 2011

DONNE, DUDUDU

Si poteva parlare di questo alla manifestazione del 13 Febbraio se non ora quando, in difesa dei diritti delle donne, piuttosto che di B.
Perché la politica non è B., la politica si fa per le persone, non contro.

giovedì 10 marzo 2011

MULINI A VENTO

Elia parla del mulino che vorrebbe, la metafora forse a Pigi piacerebbe, l'analisi politica un po' meno...

OLTRE BERSANI (& CO.), LA CREDIBILITA'

Su Europa un'attenta analisi politica della nuova campagna di Pigi; ed è quello che dico io da qualche tempo: possono dire quello che vogliono, anche cose su cui posso essere d'accordo con campagne supermegafighe, ma poi c'è un neo immenso, un unico grande difetto: non sono CREDIBILI perché sono lì chi da 10, chi da 15, chi da 20, chi da 25 anni.
E in 25 anni, se non sei riuscito a farlo immaginare questo fatifico oltre, hai fallito politicamente. Ed allora, la cosa migliore che puoi fare, è lasciare la palla a chi, sicuramente, di quell'oltre, di quel futuro, ha bisogno come del pane, perché riguarda la sua vita.
Qui trovate il resto dell'articolo.
«Oltre» è certo futuro. E l’idea di futuro – anche se abusata negli ultimi anni – non può mancare in una campagna politica. Il futuro insieme alla speranza di miglioramento e al beneficio tangibile o intangibile sono gli ingredienti essenziali di un messaggio convincente, come il sale nelle torte.
«Oltre Arcore c’è la Costituzione». Ma Arcore è quasi ieri e la Costituzione è certamente ieri. E poi si torna a Napoli: da un lato Bersani si presenta come il paladino della “legge delle leggi” e dall’altro non è in grado di tener testa alle proprie regole interne. Certo, pochi seguono con attenzione le vicende della politica ma questa ha creato rumore di fondo, ha reso tutto meno credibile. Si potrebbe andare «oltre» solo parlando d’altro, con una immagine non scontata come la foto del leader e facendo emergere finalmente le tre o quattro idee su «‘sto paese qui».

SIAMO STUFI

Il mio intervento ieri sera, all'auditorium Ca' Granda, dove i cittadini e le associazioni della zona 9 hanno incontrato Giuliano Pisapia:

Siamo stufi. Siamo stufi di allagamenti annunciati, stufi di incompetenza politica, stufi di cantine inondate dal fango, stufi di crepe nei negozi, stufi di macchine da portare dal meccanico, stufi di oggetti da buttare.
È da quarant’anni che i cittadini della zona 9 sono costretti a fare i conti con il Seveso, un torrente, non un fiume, un torrente, che, sempre più spesso, esonda allagando completamente strade, case, negozi, cantine, causando gravi danni sia alle proprietà pubbliche che, soprattutto, ai cittadini normali, come me, come voi.
Tutti noi abbiamo ancora negli occhi l’esondazione di Settembre, che ha causato 30 milioni di danni alla metro 3 e ai cantieri della metro 5, ha aperto una voragine in viale Fulvio Testi,che solo la fortuna ha evitato che si ingoiasse il metro tram della linea 7 e della linea 31, ma soprattutto ha danneggiato per migliaia e migliaia di euro le nostre case, le nostre auto, i nostri negozi.
Ci prendono in giro le amministrazioni di destra che governano la città, la provincia e la regione. Abbiamo assistito a squallidi rimpalli delle responsabilità e a reciproci scambi di accuse fra Letizia Moratti, il suo assessore Simini, Podestà e Formigoni. Ci hanno promesso di risolvere la questione, di fare partire gli appalti, di studiare la situazione, ma continuano a passare i mesi senza che si veda all’orizzonte uno straccio di soluzione. Non sono nemmeno state pulite le cantine delle case popolari, lasciando che si creasse una situazione pericolosa sia dal punto di vista ambientale che da quello sanitario.
Siamo stufi, ma non ci diamo per sconfitti, anzi. Grazie alla forza di persone meravigliose, provenienti dai partiti come dalla società civile, abbiamo deciso di costituire il Comitato Stop Esonda Seveso, per tenere alta l’attenzione sul problema, per tenere uniti i cittadini, per fare insieme una class action per avere forme risarcitorie ai privati cittadini,commercianti e artigiani, per spingere le istituzioni a prendersi le proprie responsabilità risolvendo definitivamente questa annosa questione.
Ora, la domanda che si sono fatti tutti è semplice: come è possibile che in una città come Milano si verifichi con costanza una situazione come questa? È presto detto:
- Da troppo tempo le politiche del Comune, della Provincia, della Regione non tengono conto delle necessità dell’ambiente. La cementificazione di aree, a monte come a valle, la tombinatura, le costruzioni adiacenti all’alveo del Seveso, hanno costretto il fiume in spazi che non gli bastano.
- Il canale scolmatore, dove scorrono le acque di piena del torrente Seveso, da Palazzolo ad Abbiategrasso ha una portata di 30 mc/s, le piene del Seveso arrivano ad avere una portata di 60-90 mc/s a volte anche oltre.
- Non c’è un coordinamento fra chi deve intervenire quando scatta l’emergenza, non c’è un piano coordinato dalla protezione civile che permetta di intervenire con tempestività ed efficienza, evitando che le macchine continuino a circolare o che le paratie lungo il corso del torrente, che regolano il deflusso, vengano azionate con tempestività. Non vengono effettuati gli interventi di manutenzione ordinaria come la pulizia del tratto tombinato che attraversa la città capoluogo.
L’unica istituzione che ha da subito affiancato i cittadini in questa lotta è stato il consiglio di zona 9, non a caso l’unico a Milano guidato dalle forze di sinistra. I consiglieri di zona e la presidente Uguccioni, ancora prima della grande esondazione di Settembre, avevano chiesto ai tecnici di monitorare i cantieri della metro 5, e passata la marea di fango hanno immediatamente affiancato il comitato nella richiesta di risarcimenti. Il consiglio di zona ha promosso svariati incontri, ai quali ho partecipato, nei quali ogni volta tecnici e politici non hanno fatto altro che ricordare la storia di questa tragedia politica che viviamo sulla nostra pelle da 40 anni, promettendo soluzioni assurde, come la costruzione del canale scolmatore di nord-est, che andrebbe a gravare e ad aggravare la situazione del Lambro Settentrionale che come tutti sapete vive una situazione simile al Seveso (cioè esonda già per conto suo).
E’ per questo motivo che il nostro Comitato ti chiede di inserire nel programma e nelle azioni della tua amministrazione l’attenzione che questa situazione deve avere. Chiediamo che si trovino soluzioni sia temporanee,che strategiche e strutturali e si avviino con tempestività i bandi di gara e le gare di appalto affinché si recuperino i ritardi sin qui accumulati e si risolva il problema definitivamente. Chiediamo l’attenzione che questa zona di Milano merita, chiediamo di non finire 10 volte l’anno sommersi dal fango. Chiediamo che il Seveso divenga priorità per la città di Expo 2015.
Noi continueremo la nostra battaglia, nei prossimi giorni saremo nei mercati per far firmare la petizione che trovate sul nostro sito www.stopseveso.blogspot.com, consapevoli, siamo sicuri, che Giuliano Pisapia insieme alle forze politiche che lo sostengono, da domani saranno ancora più vicine a questa battaglia contro la politica dell’indifferenza e dell’ incompetenza del centrodestra.

mercoledì 9 marzo 2011

L'OBBEDIENZA CIVILE

Pippo, sulla stampa di oggi:

La querelle sul 17 marzo è la migliore testimonianza di un paese dimentico del passato e incapace di pensare il futuro. La politica italiana ha tenuto un profilo sempre più basso, in queste settimane, tra chi sosteneva inverosimilmente – che la crescita del 2011 dipendesse dal giorno in più o in meno di festa e chi – a volte con altrettanta leggerezza – ricordava (prima di tutto a se stesso) l’importanza della celebrazione della festa comandata.Il 17 marzo va celebrato, certo, ma la giornata di festa avrà senso solo se sarà una giornata dedicata ai cittadini italiani, alle loro istituzioni, al loro desiderio di ritrovarsi in un Paese finalmente orgoglioso di se stesso. Una giornata dedicata non tanto ai 150 anni precedenti, quanto ai prossimi, quelli che ci attendono.Il civismo, allora, deve essere protagonista. Non la spinta ad indignarsi, per la quale siamo perennemente mobilitati, a sinistra ma anche a destra, ogni giorno dell’anno. Nessuno escluso.La vera novità è l’obbedienza civile: in un paese di disobbedienti cronici, di scalcinati secessionisti, di furbetti e anche, purtroppo, di mafiosi… L’Italia è uno straordinario contenitore di occasioni e potenzialità che ancora aspettano di essere interpretate e rappresentate: se si rompe il contenitore, andranno definitivamente disperse.Il giorno della rivoluzione civica è proprio quel 17 marzo che celebra il 150° anniversario di un Paese, che ha 150 anni, appunto, ma non sembra ‘sentirli’.L’appuntamento va celebrato con mille azioni da segnalare e da condividere, da mettere in pratica nelle città e nelle province italiane. A cominciare dalla richiesta di uno scontrino che non si rilascia mai, dalla visita a un museo dimenticato, fino al taglio di uno spreco, alla denuncia di una situazione di degrado, alla regolarizzazione di alcune situazioni di precariato che forse potrebbero essere sanate, pensando alla patria e ai suoi figli, soprattutto.Mille azioni per dire cosa c’è di buono, cosa si può cambiare, quale può essere l’impegno di ciascuno. Mille e ancora mille, perché di questa Italia, che si divide anche su un giovedì di marzo, non sappiamo proprio cosa farcene.«Porgi aiuto alla legge», si diceva qualche tempo fa, in Italia. Non 150 anni, ma 2500. Tornare a quel momento, per un giorno e per gli anni a venire, potrebbe essere decisivo.

martedì 8 marzo 2011

LA CHIESA COSÌ LONTANA DALLA REALTÀ

Alessandro rimanda ad un articolo sulle lentezze delle gerarchie ecclesiali, sulla complicità per convenienza, sullo scambiare contestualizzazioni morali per qualche soldino in più per le scuole cattoliche, la solitudine costruita intorno a quei cardinali che per il bene degli ultimi sono stati dileggiati dai ministri. Ve lo consiglio questo articolo, prendetevi 5 minuti.

GIOVANI QUARANTENNI E 43000 NUOVI ISCRITTI

Ed Milliband è riuscito a far iscrivere 43000 persone al labour party, e la parola centrale dei suoi discorsi è generation. Ma non è mai una questione di età, tranquilli, state pure attaccati alle vostre poltrone.
Innanzitutto, ed è il motivo più superficiale, la questione generazionale. Ed Milliband, classe 1969, è il più giovane leader laburista dal dopoguerra (di poco più giovane del Tony Blair del 1994). Ha sconfitto due compagni di partito poco più che quarantenni, che rappresentavano la continuità neolaburista, e ha fatto della parola generation l'incipit e la chiave di volta del suo primo discorso da party leader, a settembre del 2010. Qui, a dispetto dei distinguo nostrani, la questione puramente anagrafica è sintomo di salute di un partito degno di questo nome, così come conta la responsabilità della sconfitta elettorale: Brown si ritira in buon ordine ed entra in scena chi ha la forza e il carisma di rappresentare il rinnovamento.
Qui l'articolo completo, se volete sapere come c'è riuscito.

VIA IL LISTINO E PIU' DONNE IN REGIONE

Il gruppo del Pd in regione Lombardia propone una nuova legge elettorale regionale: via il listino, affinché tutti i consiglieri vengano eletti attraverso le preferenze dei cittadini, e doppia preferenza, per favorire una maggiore presenza di donne in consiglio regionale.

ALZERANNO IL CANONE RAI?

Fra poco si alzerà il canone Rai, visto che probabilmente gli ascolti caleranno, se questi 4 se ne andranno per altre vie, facendo riconfermare Masi il leccapiedi, che farà fallire la Rai.

UNA COMUNICAZIONE DA 25%

Ecco chi gestisce la comunicazione del Pd. Ogni commento rimane superfluo, andiamo oltre? Perché non proviamo a farla gestire a Pippo, che di web ne capisce più di molti altri?

LA SANTANCHE' E' UNA BRUTTA PERSONA

Per favore, denunciatela.
«Se i magistrati avessero impiegato per le ricerche le stesse risorse e tecnologie che hanno speso per indagare sul Presidente Berlusconi e le ragazze dell’Olgettina, forse Yara sarebbe ancora viva». Daniela Santanchè

lunedì 7 marzo 2011

BATMAN, LA DINASTIA MORATTI, MILANO E GOTHAM CITY

Ora google dovrà cambiare indirizzo, perché la bat-caverna è a Milano, in zona Moratti.
Ed ora si capisce come mai il sindaco andava con il figlio nei quartieri a rischio la notte. Proteggeva Gotham city, cioè scusate, Milano.
Peccato che io non abbia mai visto il segnale luminoso che chiedeva l'aiuto dell'uomo pipistrello, sarei corso per andare a vedere il supereroe con la mamma-sindaco.
C'è solo un problema: Batman, quello vero, non aveva avuto bisogno del pgt e dei soldi di tutti i cittadini di Gotham per acquistare il castello, Moratti jr e la mamma invece sì. A quanto pare i soldi che hanno non gli bastano.

823 EURI (SE NON LAVORI GRATIS)

Pippo ieri ha scritto a proposito dei giovani e del nostro ingresso nel mercato del lavoro.

Da Nord a Sud ampie le differenze. La retribuzione media dei dipendenti neoassunti Under 30 in Italia è di 823 euro, ma con forti differenziazioni territoriali: al Nord la media è di 876 euro, oltre il 6% in più, nel Mezzogiorno non raggiunge i 750 euro. Quasi 130 euro di differenza.

Il gender pay gap si avverte sin dall’inizio. Mentre i maschi neoassunti sfiorano in media i 900 euro mensili, le ragazze si fermano a 750 euro: un gap di quasi 150 euro che tenderà ad aumentare nel corso della carriera lavorativa.

Qui trovate il seguito.

venerdì 4 marzo 2011

SILVIO FOREVER

Da non perdere, solo suoi spezzoni, niente commento. (alla RAI si sono cagati addosso e non fanno vedere il trailer).


PISAPIA GETTA FANGO E SBAGLIA

Mi dispiace, ci ho provato a tenere la bocca chiusa, a non dire "io l'avevo detto", a evitare di scriverlo prima delle elezioni, ma la cosa, dopo oggi, è diventata davvero grossa.
In questo articolo Marina Terragni dice due o tre cose giuste:
  • Pisapia è stato parlamentare della Repubblica (con Rifondazione, fra l'altro). Come mai non ha chiesto prima alla compagna di lasciare la casa?
  • Come mai ha tirato in mezzo la macchina del fango, quando invece a gettare fango è stato lui, dicendo che la casa era stata disdetta più di tre mesi prima, ed invece la raccomandata è stata mandata il giorno stesso della pubblicazione delle liste?
  • Come mai non si accorge di stare danneggiando la coalizione?
E, aggiungo io:
  • Come mai i perbenisti che s'indignano per le piazze, ora non dicono niente?
  • Come mai si affollano come tante formichine al teatro Dal Verme per ascoltare uno che si è rivelato poco onesto?
Qui non centrano complotti del Pd o di chissà chi altro, la soluzione sarebbe stata semplice. Pisapia poteva ammettere subito tutto, chiedere scusa e continuare la sua campagna. In questo modo invece la pagliuzza è diventata una trave, e, pur essendo di dimensioni ben minori, si equipara nell'immaginario della gente alle avventure di Moratti Batman junior e del condono con il pgt.
Ok, mi sono sfogato. Ora continuo la campagna elettorale, per Pisapia, perchè è comunque molto meglio della Moratti, per rispetto del risultato delle primarie, ma soprattutto per il Pd, un partito che, con tutti i difetti del caso, cerca di fare gli interessi dei milanesi.

E NON SENTIRLI

Un novantenne alla Siae, alla faccia nostra. Ovviamente non ha solo questo incarico, sai mai che qualche quarantenne capace abbia un posto di responsabilità.

NIENTE PIU' SCONTI SUI LIBRI, PER PAURA DEI SUPERMERCATI

Perché se il Pd non fa una cazzata al giorno, poi la sera non riusiamo ad andare a letto tranquilli.
Questa volta tocca ad una legge senza senso sui libri, con un intervento statale miope, che imbriglia il mercato, non guarda al futuro, non legge la realtà.
Sarà mica anche questo causata da una questione di età, penso io?

5000 CASE SFITTE

Aler e le 5000 case sfitte, alla faccia di chi ha bisogno, alla faccia delle colate di cemento del pgt della Moratti, alla faccia del figlio del sindaco e dei suoi 5 loft in stile batman condonati, alla faccia dei cittadini di Milano.
Quando votiamo, ricordiamoci di queste cose.

L'ASSESSORE E' PSICOLOGA? MA PROPRIO

In Germania si dimettono, in Lombardia l'assessore Rizzi in verità non è una psicologa, ma a Formigoni pare non interessare la cosa.
Mi pare di ricordare che fra le cose scritte su una tavoletta di pietra qualche tempo fa ci fosse scritto non dire falsa testimonianza, ma potrei sbagliarmi.

P.s. chissà se l'assessore Rizzi sarà "bella paciarotta", come il suo predecessore all'assessorato per lo sport.

giovedì 3 marzo 2011

SPRECO DI SOLDI, PAURA DELL'ACQUA

Ops, hanno sprecato 350 milioni di euro per farci pagare ancora di più l'acqua (perchè del referendum hanno paura, e la Lega, come al solito, al Nord è contro e a Roma vota per la privatizzazione).

COSI' NON SI VINCE MAI, PROPRIO MAI

Luca dice che bisogna indignarsi meno, io lo dico da qualche tempo. Così non si vince, non basta.

martedì 1 marzo 2011

VERDI REGALI (E NON SONO LEGHISTI)

A Torino si possono regalare gli alberi, diventando donatori sani di verde per la città, per i propri amici, ma soprattutto per i propri figli.
A Milano l'obbiettivo è cementificare più possibile, a quanto sembra dal pgt.

PUBBLICO, PRIVATO E GIGANTI DAI PIEDI D'ARGILLA

Monsignor Luigi Neri se ne è uscito con queste parole:
la nostra indignazione (dei cristiani, ndr) “non è edificante”, perché il giudizio spetta solo a Dio. “A far male alla società – spiega, testualmente, il presule – sono i Dico, la legislazione laicista, la moralità teorizzata e praticata da quanti ci inondano di chiacchiere sulla rilevanza pubblica di taluni comportamenti privati”
Sul blog di Andrea Sarubbi una degna risposta, probabilmente, mi verrebbe da dire, lo Spirito Santo aveva altro da fare mentre il monsignore apriva bocca.

COME L'ACQUA, GUAI A CHI AVVELENA QUELLA DEI RUBINETTI

Lorenzo, monumentale, sulla scuola, sull'Unità.
Quando nostra figlia è arrivata all’età della scuola io e mia moglie ne abbiamo parlato e abbiamo deciso: scuola pubblica. Potevamo permetterci di scegliere e abbiamo scelto. Abbiamo pensato che fosse giusto così, per lei. E’ nostra figlia ed è la persona a cui teniamo di più al mondo ma è anche una bimba italiana e l’Italia ha una Scuola Pubblica. Sapevamo di inserirla in una realtà problematica ma era proprio quello il motivo della scelta.

Un luogo pubblico, che fosse di sua proprietà in quanto giovane cittadina, che non fosse gestito come un’azienda e che non basasse i suoi principi su una dottrina religiosa per quanto ogni religione venisse accolta. Un luogo pubblico, di tutti e per tutti, scenario di conquiste e di errori, di piccole miserie e di grandi orizzonti, teatro di diversi saperi e di diverse ignoranze. C’è da imparare anche dalle ignoranze, non solo dai saperi selezionati. La scuola è per tutti, deve essere per tutti, è bello che sia così, è una grande conquista avere una scuola pubblica, specialmente quella dell’obbligo.

Io li ho visti i paesi dove la scuola pubblica è solo una parola, si sta peggio anche se una minoranza esigua sta col sedere al calduccio e impara tre lingue. A che serve sapere tre lingue se non sai come parlare con uno diverso da te ? Il nostro presidente del consiglio dicendo quello che ha detto offende milioni di famiglie e migliaia di persone che all’insegnamento dedicano il loro tempo migliore, con cura, con affetto vero per quei ragazzi.

Tra le persone che conosco e tra i miei parenti ci sono stati e ci sono professori di scuola, maestre, ho una cugina che è insegnante di sostegno in una scuola di provincia. Li sento parlare e non sono dei cinici, fanno il loro lavoro con passione civile tra mille difficoltà e per la maggior parte degli insegnanti della scuola pubblica è così. Perchè offenderli? Perchè demotivarli? Perché usare un termine come “inculcare”? E’ una parola brutta che parla di un mondo che non deve esistere più.

La scuola pubblica non è in competizione con le scuole private, non è la lotta tra Rai e Mediaset o tra due supermercati per conquistarsi uno spettatore o un cliente in più, non mettiamola su questo piano...

La scuola di Stato è quella che si finanzia con le tasse dei cittadini, anche di quelli che non hanno figli e anche di quelli che mandano i figli alla scuola privata, è questo il punto. E’ una conquista, è come l’acqua che ti arriva al rubinetto: poi ognuno può comprarsi l’acqua minerale che preferisce ma guai a chi avvelena l’acqua del rubinetto per vendere più acque minerali.

E’ una conquista della civiltà che diventa un diritto nel momento in cui viene sancito. Ma era un diritto di tutti i bambini già prima, solo che andava conquistato, andava affermato. La scuola pubblica va difesa, curata, migliorata.

In quanto idea, e poi proprio in quanto scuola: coi banchi gli insegnanti i ragazzi le lavagne. Bisogna amarla, ed esserne fieri.

CHIARO COME IL SOLE

In Italia proprio non vogliono scommettere sulle energie rinnovabili, perché a noi dipendere dal petrolio libico e da eventuali centrali nucleari piace molto.
Viene oggi presentato un ddl che prevederebbe il blocco degli incentivi per il fotovoltaico fino al 2020 (in Italia, si sa, di sole ce n'è davvero poco), nel momento in cui si raggiungerà il limite degli 8 mila megawatt di energia prodotta (la metà della Germania).
C'è un problema però, che questa cifra la raggiungeremo probabilmente nel 2011, e così, gli incentivi, saranno bloccati per 8 anni. Chiaro come il sole, no?
Qui trovate le posizioni del Pd a riguardo, perché di idee ce ne sono, basterebbe saperle comunicare.

ARRIVA L'ALER

E, dopo il Trivulzio, arriva l'Aler. In zona 9 ne sappiamo qualcosa...

STATALE

Scuola elementare statale Antonio Locatelli, scuola media statale Niccolò Tommaseo, Liceo scientifico statale Giulio Casiraghi, Università degli studi (Statale) di Milano.
Ci sono anche professori che vorrei ringraziare, Paola Grimaldi, Liliana Urtamonti (che non c'è più, ma che sicuramente starà ringhiando a qualche sventurato lassù), Fabio Cereda, Gianluca Pasqual.
Ecco, grazie, per la professionalità, per l'umanità, per la pazienza, per il coraggio, per la perseveranza.