venerdì 4 marzo 2011

PISAPIA GETTA FANGO E SBAGLIA

Mi dispiace, ci ho provato a tenere la bocca chiusa, a non dire "io l'avevo detto", a evitare di scriverlo prima delle elezioni, ma la cosa, dopo oggi, è diventata davvero grossa.
In questo articolo Marina Terragni dice due o tre cose giuste:
  • Pisapia è stato parlamentare della Repubblica (con Rifondazione, fra l'altro). Come mai non ha chiesto prima alla compagna di lasciare la casa?
  • Come mai ha tirato in mezzo la macchina del fango, quando invece a gettare fango è stato lui, dicendo che la casa era stata disdetta più di tre mesi prima, ed invece la raccomandata è stata mandata il giorno stesso della pubblicazione delle liste?
  • Come mai non si accorge di stare danneggiando la coalizione?
E, aggiungo io:
  • Come mai i perbenisti che s'indignano per le piazze, ora non dicono niente?
  • Come mai si affollano come tante formichine al teatro Dal Verme per ascoltare uno che si è rivelato poco onesto?
Qui non centrano complotti del Pd o di chissà chi altro, la soluzione sarebbe stata semplice. Pisapia poteva ammettere subito tutto, chiedere scusa e continuare la sua campagna. In questo modo invece la pagliuzza è diventata una trave, e, pur essendo di dimensioni ben minori, si equipara nell'immaginario della gente alle avventure di Moratti Batman junior e del condono con il pgt.
Ok, mi sono sfogato. Ora continuo la campagna elettorale, per Pisapia, perchè è comunque molto meglio della Moratti, per rispetto del risultato delle primarie, ma soprattutto per il Pd, un partito che, con tutti i difetti del caso, cerca di fare gli interessi dei milanesi.

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