lunedì 21 marzo 2011

NICHI VENDOLA E LA PARACULAGGINE

Il parolaio matto questa volta sceglie, come la Lega, di non prendersi la responsabilità di "governo": la scelta.
Perché anche a me la guerra fa schifo, anche a me brucia la pancia a sentir parlare di raid e di morti, di scudi umani e di bombe, ma ragionando così avremmo dovuto rispedire a casa gli americani che ci stavano salvando dai nazisti e da quel che rimaneva dei fascisti.
Non si può non guardare alla nostra resistenza, agli occhi dei nostri nonni, festeggiarli ogni 25 Aprile e poi girare lo sguardo da un'altra parte quando quegli stessi occhi pieni di speranza e di desiderio di libertà sono stampati sui volti di altri popoli.
Non si può Nichi Vendola, hai dimostrato ancora una volta di non essere all'altezza.

2 commenti:

  1. Ciao Stefano!
    Non credo di essere d'accordo su quello che hai scritto.

    Vendola è sicuramente biasimabile perchè ha dato una risposta che lascia il tempo che trova.

    Ma certo non si può dire che questa sia da parte nostra una guerra di liberazione... Anche perchè se fosse così avremmo dovuto svegliarci prima...
    Infatti, fino a ieri il nostro primo ministro e il dittatore Gheddaffi erano amici per la pelle, la Libia uno dei nostri principali partner economici e soprattutto i libici ci facevano comodo perchè ammazzavano i migranti per nostro conto. E gli abbiamo persino pagato i danni di guerra...

    Oggi, invece siamo nella coalizione per abbattere il tiranno e dare libertà e democrazia al popolo libico...

    E' evidente che "qualcosa non torna" e che certamente da tutto questo non scaturirà il 25 aprile della Libia...

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  2. sicuramente le condizioni storiche sono diverse. E' una guerra fatta per cento motivi, ma se anche fosse che fra gli effetti collaterali ci sarà l'aiuto militare dato ai ribelli, se anche solo abbiamo evitato i rastrellamenti casa per casa di Gheddafi fra le famiglie di chi si è opposto, beh, allora ben venga questa operazione militare, nonostante il carico di morte che si porta dietro

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