domenica 31 ottobre 2010
MA LA LEGA NON ERA CONTRO I CLANDESTINI?
Veramente una brutta storia, soprattutto perché (premessa 1) in Italia c'è un partito al governo che pretende l'espulsione dei clandestini a prescindere, che chiede la linea dura contro chi ruba, contro chi non paga le rette, contro i giudici che scarcerano i presunti terroristi, che sospenderebbe, se solo potesse, le garanzie del diritto a tutti quelli che non le piacciono, che spiega che i rom vanno espulsi perché rubano, ecc.
Di questo partito della tolleranza zero (premessa 2) è espressione il ministro dell'Interno.
Ecco, adesso ci aspettiamo che siano il ministro dell'Interno e la sua forza politica a togliere la fiducia a un esecutivo in cui il presidente del Consiglio telefona in questura per 'liberare' una ragazzina sorpresa a rubare, di origini straniere, tra l'altro, e dalle frequentazioni del tutto discutibili. Perché se non vanno bene i bingo bongo, non vanno bene nemmeno i bunga bunga, no?
Ho cercato su google. Ma la Lega è ancora lì, come se niente fosse. Come sempre. Da sempre.
Sarei curioso di trovare qualcuno della Lega che riesca a rispondere a questo, perchè va bene vendere l'anima per il federalismo.
CONCORRENZA ILLECITA
Magari si potrebbe occupare di alzare ulteriormente gli affitti per gli studenti ora, già che c'è.
Ecco invece due proposte per il lavoro di Boeri dedicate agli universitari, frutto di un'attenzione diversa:
(MI dà lavoro)
3. Realizzeremo accanto ad ogni università dei Cantieri del lavoro, dove i giovani neolaureati (e i neodiplomati di scuole professionali) possano per tre anni disporre gratuitamente di spazi e servizi di coworking.
5. Offriremo i negozi comunali sfitti e vuoti ad artigiani che si impegnino a offrire lavoro ai giovani del quartiere.
giovedì 28 ottobre 2010
NIGHT BUS (ASPETTA E SPERA)
Ecco l'odg:
(...)
Il CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA LA GIUNTA
1. A cooperare con la Provincia di Milano e la Regione Lombardia nell’individuazione di politiche per aumentare la fruizione del passante ferroviario, oggi utilizzato nelle ore di punta al 50% della sua potenzialità, e per sbloccare la realizzazione del biglietto unico integrato della rete di trasporto pubblico regionale.
2. A concordare con ATM che gli utili e le riserve prodotte dalla società in questi anni vengano interamente messi a disposizione per investimenti tecnologici della rete tramviaria e metropolitana, a cominciare dagli scambi automatici per i tram.
3. Ad attuare nel 2010 la realizzazione di nuove corsie preferenziali in base ai documenti già predisposti dall’Assessorato alla Mobilità.
4. A sperimentare nell’estate 2010 l’asservimento semaforico al trasporto pubblico nelle linee ove i semafori risultano già predisposti.
5. A proporre la sperimentazione per tutto il 2010, inizialmente il sabato sera, di un sistema di 6 linee “N” di trasporto pubblico attive da mezzanotte alle 6 del mattino, con frequenza massima di 20 minuti e un controllore a bordo.
6. A prevedere per la linea 90/91 dopo le ore 20 l’apertura solamente della porta del conducente e la presenza di un controllore o di figure di sicurezza che coadiuvino l’autista nella verifica del titolo di viaggio e garantiscano sicurezza ai passeggeri.
7. A presentare il Piano della mobilità ciclabile ed a riprendere lo sviluppo di bikemi inaugurando 100 nuove stazioni entro marzo 2010.
Il vicesindaco superpotente Decorato aveva promesso che le sei linee notturne proposte dal Pd (la proposta includeva già i percorsi, ovviamente modificabili) e votate anche dal Pdl sarebbero partite per l'estate 2010 (starete pensando che di bus quest'estate la notte non ne avete visto neanche mezzo...infatti!), poi per Dicembre 2010 (starete pensando che tuttora di questa cosa neanche si parla e quindi la vedete grigia che le linee siano pronte per Natale).
Oggi la Moratti ha presentato i radiobus di quartiere, avremmo tutti preferito (mi associo a Maran, dal quale copio il commento) che presentasse i bus notturni. Le 6 linee “N” approvate dal Cons. Comunale su mia proposta nel novembre 2009.
Vi invito a visitare questa pagina di Facebook per maggiori informazioni.
C'è chi sta attento ai giovani milanesi, e chi continua a fregarsene, nonostante l'impegno preso in consgilio comunale.
Forse con un sindaco come Stefano Boeri le cose cambierebbero.
Cambiamo città. Restiamo a Milano.
TRADITIO
FISCO, CULTURA, AMBIENTE, INNOVAZIONE TECNOLOGICA, POLITICA
"Comunque come cinque punti per uno spot direi: un fisco davvero a misura di cittadini. I beni culturali da gestire in modo completamente diverso perché la cultura è il nostro futuro, la nostra identità, è la cosa che ci differenzia dagli animali. con buona pace di Tremonti. Poi la grande scommessa sull'ambiente. L'innovazione tecnologica, cioè dotare di banda larga tutto il paese. E infine diminuire il distacco tra politica e cittadini. Io sono ad esempio per dimezzare l'indennità dei parlamentari. Credo che con 7-8mila euro al mese un parlamentare ce la possa fare. E dicendo anche che non ci si può ricandidare dopo tre mandati. Diamo segnali concreti, è il principio della rottamazione."
mercoledì 27 ottobre 2010
CHI NON DA' PERMESSI, CHI MANGIA PER STRADA
martedì 26 ottobre 2010
IL PREZZO DI TUTTO
Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.
In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l’hanno accolta.
Venne un uomo mandato da Dio e il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Egli non era la luce, ma doveva render testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo.
Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo riconobbe.
Venne fra la sua gente, ma i suoi non l’hanno accolto.
A quanti però l’hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità.
Dopo aver letto questo, leggete questo.
VECCHIAIA
Onida, parliamo della Moratti please.
ROTTAMATORI
Per cambiare rottamando (perchè a noi qualcuno sta rottamando qualcos'altro da qualche tempo)
lunedì 25 ottobre 2010
MIRACOLANDO
sabato 23 ottobre 2010
LEGHISTA DISABILI (DI CERVELLO)
TERZO MONDO
LA PADANIA E' COME...
PERCHE' FIRENZE?
venerdì 22 ottobre 2010
+ 18 MILIONI DI EURI
RIFIUTANDO
VIA LONTANO DA QUI
Eppure io non mi arrendo, qui le cose si possono cambiare.
giovedì 21 ottobre 2010
COME CAMPARE SENZA LAVORARE
CACCIATORI DI SOLI
Ad ogni modo, c'è chi si organizza di conseguenza, e, personalmente, come ricerca, la preferisco.
mercoledì 20 ottobre 2010
BOERI PORTA ACQUA AL MULINO DI MILANO
- I servizi pubblici Locali di gestione dell'acqua devono restare pubblici (contrariamente a quello che impone di fare il decreto Ronchi)
- La proprietà della gestione e delle reti e degli impianri idrici devono rimanere pubbliche
- Nei primi tre anni di mandato costruiremo 100 case dell'acqua a Milano, che sono fonti pubbliche attrezzate, che distribuiscono acqua liscia e frizzante, refrigerata, a tutti, gratuitamente.
- Sviluppo di un servizio di erogatori d'acqua per gli uffici e le scuole e accordo con gli amministratori di condominio per pubblicare le analisi dell'acqua.
Qui il testo completo
Qui per firmare l'appello
martedì 19 ottobre 2010
MA IL SEVESO QUANDO ESONDA VA A DESTRA O A SINISTRA?
Volevo solo sottolineare il comportamento dei consiglieri di zona del centrodestra che si sono permessi più volte di interrompere i cittadini che protestavano per la situazione (cittadini che sono i loro datori di lavoro, e che meriterebbero molto più rispetto ed educazione). Perchè il Seveso, quando esonda, non va nè a destra nè a sinistra, ed è inutile fare questioni politiche, bisognerebbe impegnarsi tutti per risolvere la questione. Detto questo, ecco la cronaca degli eventi, presa in diretta e riportata sul blog:
L'INTERVENTO DI SIMINI - assessore alle Infrastrutture, lavori pubblici, con delega al Seveso
1. la delega
Da dopo l'esondazione ha la delega per il Seveso [cominciamo bene, chissà perchè non hanno mandato quello che la delega ce l'aveva prima dell'esondazione].
Dice che si è agito troppo poco fino ad ora; il suo compito è quello di capire come il comune può muoversi per risolvere problema, che è complesso, lo sta analizzando [è da vent’anni che lo studiano, il piano del 2004? E quello della regione 2009?].
2. Il problema Seveso
L’onda dell'esondazione del 18 Settembre non arriva dal nostro territorio, ma si arricchisce di una portata d’acqua che viene da fuori.
La prima questione è che un progetto serio deve capire che l’onda d’acqua arriva da fuori.
Le edificazioni sul terreno agricolo hanno reso poco permeabile il terreno, eliminando filtri naturali con scivoli artificiali, che sono decine di migliaia, che a poco a poco costruiscono il problema. [dovrebbe dirlo alla Moratti e alla sua speculazione edilizia]
La soluzione del problema potrebbe essere che là dove l’acqua si produce assorbano l’eccedenza, in modo tale da far arrivare una portata d’acqua che sia possibile smaltire a Milano [Senago e Palazzolo, per dire].
3. L'esondazione del 18 Settembre
Il 18 tre circostanze che hanno aggravato situazione: 1 cantiere mm5 aperto; 2 lo stato di avanzamento dei lavori mm5 era già collegata con la mm3; 3 l’acqua ha fatto franare il terreno che ha fatto cedere dal basso la tubazione. [in consiglio di zona prima dell'esondazione l'avevano detto che il cantiere non era proprio sicuro, ma i tecnici hanno risposto che il problema non sussisteva, detto fatto]
4. Ipotesi di soluzioni
Ipotesi di soluzioni [è 20 anni che si parla di progetti, se qualcuno poi mettesse giù la prima pietra]:
1. scolmatore di nord ovest 2. canale a Palazzolo che devia l’acqua verso Senago e poi verso il Ticino. Questo porterebbe via 30 m/3 al secondo
Soluzione A: tombinatura più grande del mondo (lo dice con tono ironico)
Soluzione B: progetto nel quale lungo il territorio ciascuno prenda qualche pezzo di acqua, risolvendo la questione. Non esistono interventi che risolvono il problema definitivamente.
L’ente che deve decidere è l’ente del bacino del Po’, perché il Ticino (dove confluiscono le acque del Seveso) è un affluente del Po.
Il progetto del 2004 [quello di Albertini, che era commissario straordinario] comprendeva tre vasche di laminazione a nord dello scolmatore esistente. Una a Paderno, una a Meda, una a Senago, dove c’è già il canale scolmatore ma manca la vasca di laminazione.
Nessuno dei comuni ha mai accettato di intervenire. La difficoltà vera è convincere i comuni dell'hinterland [ma in regione i suoi colleghi non dicono così].
Nel 2004 per ovviare all'immobilismo degli altri comuni si decise di allargare il canale (progetto da 68 mln di Euro), sul territorio milanese, ma l’autorità del bacino fece un'obiezione, dato che l'acqua con questo progetto sarebbe prelevata a Nord e scaricata al Sud, si sarebbe potuto fare solo se i comuni a Sud di Milano fossero stati d'accordo. Si presenta di nuovo lo stesso problema con i comuni dell'hinterland. Il 15 di Settembre regione Lombardia ha approvato finanziamenti per bacini idrogeologici che prevedono un investimento di 77 mln di Euro. [peccato che il progetto sia da 225 milioni di Euro e mancano i soldi, che da Roma non arrivano, alla faccia del federalismo]
5. L'ennesimo tavolo
Nel tavolo con provincia, regione e comune si è deciso:
1. L'allargamento del 20% dello scolmatore finanziato da regione Lombardia. Dal 20 Dicembre parte la gara. [in realtà, per quanto ne so io, non ci sono soldi, hanno solo previsto un capitolo di spesa senza avere in mano i cash, ed in più questa opera aumenterebbe la poratata da 30m/3 al secondo a 40m/3, le piene sono da 60-80 m/3, ergo non serve a una mazza]
2. MM (la società che gestisce la rete fognaria milanese) ha definito il luogo dove costruire la vasca di laminazione[where non è dato saperlo, at the moment], si farà il progetto e si costruirà nei primi mesi del prossimo anno.
Se da parte dei comuni dell'hinterland ci sarà opposizione, l’unica strada è un commissario che sovrasti i poteri dei comuni. [magari invece si potrebbe fare un tavolo con tutti i comuni per risolvere tutti insieme il problema, così, per dire]
ALCUNE DOMANDE DEI CITTADINI:
- Le cantine delle case popolari sono allagate, 3cm di fango nelle cantine. Le strade della zona sono sporche.
Chi paga le pulizie? - Chi paga i danni subìti dai privati cittadini?
- Nel 2000 c’è stato uno stanziamento della regione di qualche miliardo per la questione del Seveso. Lo stanziamento è stato dirottato da un’altra parte, perché? Per il fuome Olona il problema è stato risolto.
- Giusto dividersi le responsabilità con gli altri comuni, però l’esondazione ha preso la mm5, per la quale erano state già fatte delle osservazioni. Perchè non si sono presi provvedimenti?
- E’ vero che le tombinature sono sporche? Con quale frequenza vengono puliti i tombini?
- Milano ha la responsabilità della tombinatura. Nessuno pulisce alveo se no l'esondazione arriverebbe in porta romana. Perchè non è stata fatta la pulizia delle tombinature?
- Servono risposte più precise per i risarcimenti danni. Non si può aspettare che i livelli istituzionali si mettano d’accrdo per sapere chi ha la colpa. Dove si possono prendere moduli per chiedere risarcimenti?
- Ma prima di lei chi c’era ad occuparsi della cosa con molta inettitudine? (interrotto dalle bestie che gli chiedono di andarsene)
- Come si fa a fare il mercato dove c’è ancora tutta la merda? L’amsa ha lavorato con i mezzi adatti?
- C’è controllo sulle polveri depositate dal Seveso dopo che esonda, per controllare quello che respiriamo?
- C’è un contratto della Regione Lombardia del 2006, nel quale è stato firmato un protocollo che diceva di fare prevenzione e manutenzione oltre a prevedere la costruzione dello scolmatore. In Regione accusano il comune di Milano di essere inadempiente.
- La protezione civile aveva il segnale verde il 4 agosto, e non c’era nessuno che apriva i tombini. Così come l’ultima volta. C’è una procedura per il Seveso?
- Dopo l’ultima esondazione ci sono crepe nel negozio, che è di fianco alle vasche. Attualmente dalle cantine zampilla un po’ d’acqua. Chi viene a controllare? Chi pagherà i danni?
RISPOSTE
Rappresentante AMSA
Giovedì 23 Settembre è stato fatto un sopralluogo dove hanno individuato fango. Le notti del 27-28-29, era prevista la pulizia delle strade, erano stati messi i cartelli per non far parcheggiare (ma non erano previste multe, per non pesare ancora di più sulle spalle dei cittadini già abbastanza colpiti). Malgrado manifesti e cartelli la gente ha parcheggiato, rendendo difficile la pulizia. Loro comunque continuano a pulire
Sindaco di Bresso
Proposto parco del Seveso, per rifare l’alveo del fiume, che poi è un torrente. In alcuni punti a Bresso ci sono gli aironi. Il comune di Bresso sarebbe disposto a sedersi ad un tavolo, per risolvere la situazione.
Assessore Simini
Il problema è complicato [Questo l'ha già detto, se non sbaglio], se fosse semplice sarebbe stato risolto. Sono assessore ai lavori pubblici, rispondo in prima persona sulle cose che ho. Ma la soluzione del problema esce dai confini di Milano.
Non tutte le questioni possono avere risposte. La pulizia dei tombini non risolve il problema [tu comincia a farla]. La soluzione migliore sarebbe quella di diminuire la larghezza delle vasche, facendone di più, in modo tale che tutti si prendano un piccolo pezzo di responsabilità.
Per i danni è evidente che non sia così banale la faccenda [Ma dai? nel senso che non li vuole pagare il comune?, fa lo scaricabarile, e non dice neanche chi potrebbe essere il colpevole]. Non è così facile pagare i danni con i soldi dei cittadini milanesi. Il comune ha chiesto lo stato di emergenza per prendere soldi, e un’altra richiesta per la regione. [Cioè si sono mossi per i danni, ma loro non li pagano, nè si stanno muovendo per capire chi li può pagare]
INGEGNER BORWN – rappresentante di MM
A monte dell’imboccatura del Seveso, c’è un manufatto del comune di Milano, costituito da una grossa vasca di decantazione e da una griglia che consentono di mantenere materiali solidi. Quando viene svuotata la ghiaia c’è di tutto, e viene analizzato tutto. Le analisi classificano il rifiuto come speciale – non pericoloso [ergo secondo lui le polveri del Seveso sono sane, e l'acqua è pulita].
Il depuratore di Bresso, scarica le acque depurate e le acque di piena nell’imbocco del Seveso.
E’ possibile per tutti e 11 i km ispezionare il canale del Seveso, e lo fanno regolarmente, per evitare che ci siano ostacoli. Purtroppo l’ampiezza del canale non è sufficiente per le piene. Questa ispezione è stata fatta l'ultima volta nella Primavera 2010. L’ispezione non è semplice, perché l’acqua è alta. Esiste procedura protezione civile che è stata aggiornata sugli interventi del Seveso, in accordo con protezione civile regionale – provinciale, per migliorare il sistema di allerta [abbiamo visto!].
Il Seveso ha un percorso diviso dalla rete fognaria, a parte i depuratori.
PD, PLEASE, RISPETTA LE REGOLE
MA SERVONO LE CENTRALI NUCLEARI?
Lui a quanto pare è più interessato alle centrali nucleari, dopo aver detto che in Lombardia non si sarebbero mai fatte
A MONZA USANO L'ACIDO, IN RAI IL BAVAGLIO
lunedì 18 ottobre 2010
SCIOLTA NELL'ACIDO
Per cose così se fossi il questore di Milano mi dimetterei, avete presente la coscienza...
domenica 17 ottobre 2010
PER CHI DICE CHE IL PD NON DOVEVA APPOGGIARE STEFANO BOERI
DAVANTI AD UN BARATRO
Noi, oggi, non siamo qui per lamentarci. Oggi, davanti al baratro che vorrebbe condannare a morte il teatro Smeraldo, come davanti a tutte le voragini che vorrebbero inghiottire Milano, noi abbiamo il dovere morale di risalire. Risalire verso la Milano che vogliamo. Chi ci aiuterà a risalire? Ci aiuteranno le nostre idee, la nostra dignità di milanesi, la nostra voglia di strappare il destino di questa città a chi non se la merita.
Qualcuno cerca di farci credere che i partiti siano quelli degli articoli dei giornali, in cui non si capisce nulla, tra correnti, spartizioni, polemiche intestine. Ma quelli non sono i partiti, sono la loro caricatura. In questa campagna elettorale, sto conoscendo quel pezzo dei partiti che non va in tv e sui giornali, sto conoscendo decine di ragazzi, di uomini e di donne che si battono ogni giorno gratuitamente, in mezzo alla strada, per ridare un futuro alla loro città. E insieme dobbiamo spazzare via la logica antica e provinciale del ghe pensi mi. Basta ghe pensi mi. Adesso ghe pensa MILANO, ci pensa Milano, ci pensano i Milanesi. Ci pensiamo noi, caro Berlusconi, cara Moratti, noi che daremmo la vita, anzi daremo la vita per questa città.
La nostra Milano tornerà a fare sistema, tornerà ad essere la Milano delle relazioni. La Milano delle relazioni intense. La Milano delle eccellenze che finalmente impareranno a parlarsi, a scambiarsi idee; che troveranno finalmente il coraggio di uscire dalle loro gabbie dorate. La Milano delle libere professioni, che potranno tornare a interrogarsi sulla loro utilità sociale. Quella Milano di relazioni intense che già oggi vive nell’associazionismo, nel volontariato, nella cooperazione sociale, che finalmente troverà nell’amministrazione comunale un interlocutore attento e disponibile.
Signora Moratti, LEI è stata assente.
E non so come faccia a trovare il coraggio di ricandidarsi come Sindaco, addirittura di percepire uno stipendio quando è andata solo tre volte in cinque anni in consiglio comunale! Sono questi i suoi superpoteri? Si è per caso trasformata nella donna invisibile?
Noi invece saremo presenti, anzi lo siamo già.
Siamo presenti nei quartieri, nelle scuole pubbliche, nei negozi che non cedono al coprifuoco, nelle strade di Milano che la tv non inquadra, tra le persone che non fotografa nessuno. Soprattutto noi saremo presenti, presenti a noi stessi e alle nostre responsabilità.
Negli ultimi vent’anni ci hanno spento, accendendo in cambio coprifuochi. Hanno spento le luci dei locali e dei quartieri. Hanno spento gli sguardi dei ragazzi di Milano sul loro futuro. Noi oggi riaccendiamo quelle luci, riaccendiamo quegli occhi.
Noi a questi giovani vogliamo dire: “Restate qui! Che se ne vada lo schifo!”.
Perché di fronte a qualcosa di bello si cominci a dire: “accidenti, che bello, SEMBRA di essere a Milano”.
Cari amiche, cari amici, andiamo tutti a riprenderci la nostra città.
Andiamo, tutti insieme, a vincere.
venerdì 15 ottobre 2010
972 GIORNI
RICONTEGGI
giovedì 14 ottobre 2010
MA A MILANO SIAMO SICURI CHE CI SIA SICUREZZA?
Penso fortemente che ci sia il bisogno di più vita e più luce nei quartieri. Questo significa che bisogna annullare le ordinanze di chiusura dei locali notturni, incentivare chi riapre i negozi sfitti nei quartieri in difficoltà, intensificare la frequenza dei mezzi pubblici negli orari notturni e illuminare i parchi pubblici e le zone periferiche.
La vera sicurezza parte da un presidio quotidiano sul territorio con un reale investimento sui vigili di quartiere. Dove sono i 500 vigili che dovevano prendere il posto di coloro che sono andati in pensione per esempio? I vigili, attraverso una formazione specifica in cui coinvolgere le reti associative di Milano, devono diventare figure fondamentali per la coesione sociale all’interno delle comunità locali, in dialogo costante con i custodi, i commercianti, le associazioni di quartiere e i cittadini. Pensiamo alla creazione di presidi di zona di vigili che devono stare aperti la sera. Bisogna investire anche sugli agenti di polizia. Mi chiedo, e con me tanti cittadini, dove sono i 500 poliziotti richiesti dalla Moratti più di due anni fa?
Sono convinto che il Comune dovrebbe aprire una vertenza con lo Stato sull’organico delle forze dell’ordine, ma anche per il rinnovo del parco macchine della Polizia che versa in una situazione disastrosa. Dobbiamo tornare ad avere 15 commissariati di zona e non più solo 9 e dobbiamo dare agli agenti gli strumenti necessari per il controllo del territorio. Oggi ci sono soltanto 15-18 volanti a turno su tutto il territorio di Milano.
Un altro punto sul quale vorrei puntare l’attenzione sono le scuole aperte per la vigilanza. Le ronde non hanno risolto i problemi della sicurezza urbana e, per fortuna, non hanno coinvolto i cittadini. Propongo, a partire dal modello inglese di Neighbourhood Policing, riunioni periodiche tra forze dell’ordine e cittadini per i problemi dei singoli quartieri. Da legare proprio alle scuole aperte, sia con corsi di educazione e sicurezza per i bambini sia, al pomeriggio, come sede di reti che coinvolgono vigili di quartiere e volontari tra i commercianti e i genitori, a cui i cittadini possono segnalare i loro problemi.
Arrivo ora a toccare il tema della criminalità organizzata, un fenomeno che merita attenzione da parte dell’amministrazione comunale, che è totalmente mancata da parte di chi si è appropriato dello slogan “La Mafia non esiste a Milano”. La mafia esiste, eccome: ci sono quartieri in cui la ‘ndrangheta presidia lo spazio pubblico. Per togliere le case popolari al controllo della malavita, è necessario coinvolgere l’ALER per aprire i cortili ai vigili urbani. Tra i nostri primi provvedimenti ci sarà anche la creazione di una Commissione Antimafia Comunale che lavori con la Commissione Parlamentare Antimafia, oltre a un comitato di iniziativa e vigilanza sulla correttezza degli atti amministrativi e sui fenomeni di infiltrazione di stampo mafioso.
Ultima proposta, non meno importante è quella di lanciare una grande campagna, a partire dalle scuole, contro lo spaccio di cocaina (sempre secondo i dati della Commissione Antimafia a Milano il consumo di cocaina coinvolge 120.000 persone). Bisogna fare una battaglia sociale per recuperare spazi di coinvolgimento collettivo, soprattutto per i giovani, rilanciando le biblioteche di quartiere e i centri di aggregazione giovanile che sono stati in gran parte chiusi da questa giunta.
ATTACCATI AL PALO
UNA SQUADRA FORTISSIMI
Il problema è che la riforma dell'università così com'è a Tremonti non va bene, perchè non taglia abbastanza, le sforbiciate della potatrice Maria Stella non bastano, non demoliscono abbastanza.
Mentre le università sono in rivolta (perfino il politecnico a Milano, che non è mai stato un covo di comunisti), loro litigano.
Come scrive Pippo sul suo blog: sono una squadra fortissimi
DAVIDE CONTRO GOLIA
Un po' come quello di Masi e di Feltri.
Per fortuna che qualcuno continua nel suo lavoro, pulito, onesto anche nella presa di posizione a sinistra, civile. Brava Concita.
SIAMO SICURI SICURI CHE NON CI SIA?
mercoledì 13 ottobre 2010
SEVESO IN CONSIGLIO COMUNALE
Questo l'Odg, proposto da Marco Granelli (consigliere comunale Pd zona 9) e approvato all'unanimita dal Consiglio Comunale di Milano il 12 ottobre 2010
Il Consiglio ha invece respinto la proposta dei consiglieri del centrosinistra che prevedeva il seguente punto:
"CHIEDE AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE
una volta acquisiti tutti gli elementi tecnico/progettuali ed economici necessari, di convocare un Consiglio Comunale Straordinario dedicato all’illustrazione dei progetti per contenere le piene ed evitare lo straripamento dei corsi d’acqua cittadini, da tenersi anche in sedi ubicate nelle zone interessate"
Questa frase è stata bocciata con 19 voti contrari (Pdl e Udc), 17 favorevoli
(PD, RC, SeL, Basilio Rizzo, Comunisti italiani). 1 astenuto (il presidente
Manfredi Palmeri)
ORDINE DEL GIORNO
OGGETTO: Esondazione del fiume Seveso
Il Consiglio Comunale di Milano,
CONSIDERATO CHE Il problema del contenimento delle piene dei corsi d’acqua cittadini è ormai divenuto un tema da affrontare in maniera risolutiva per mettere fine alle situazioni di pesante sofferenza che interessano diversi quartieri della città in occasione delle esondazioni del Seveso e del Lambro. L’ultima esondazione del Seveso avvenuta il 18 settembre scorso ha allagato completamente il cantiere della futura MM5 e alcune Stazioni della Linea MM3, provocando limitazioni del servizio che si sono protratte per circa 10 giorni.
La stima dei danni finora calcolata da ATM ammonta a circa 40 milioni di euro.
PRESO ATTO
Dell’Approvazione da parte della Giunta Comunale, il 22 maggio 2009, dell’Accordo di Programma stipulato per la Salvaguardia Idraulica dell’Area Metropolitana Milanese
Della relazione presentata al Consiglio Comunale dall’Assessore ai Lavori Pubblici Bruno Simini il 23 settembre 2010
Delle sedute della Commissione Consiliare Lavori Pubblici del 29 e 30 settembre 2010
Della Delibera del 15 settembre 2010 della Giunta Regionale Lombarda, relativa allo Schema di Accordo tra il Ministero dell’Ambiente e del Territorio e la Regione Lombardia per la programmazione e il finanziamento urgente di interventi prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico
CHIEDE ALLA REGIONE LOMBARDIA
• Di attivarsi con la massima urgenza attraverso i propri assessorati competenti, per coordinare il lavoro svolto sinora dagli enti sottoscrittori dell’Accordo di Programma per la Salvaguardia Idraulica dell’Area Metropolitana, in maniera tale che sia definito il crono-programma degli interventi finanziati e utili a contenere il livello delle piene del Torrente Seveso, e più in generale tutte le opere per migliorare la capacità ricettiva dell’intero sistema fluviale milanese
• Di avviare i necessari passaggi tecnico/amministrativi con i comuni interessati dagli interventi, per giungere nel più breve tempo possibile all’esecuzione materiale delle opere necessarie
CHIEDE AL SINDACO DI MILANO
• Di dare mandato a Metropolitana Milanese di elaborare un progetto per limitare gli effetti delle piene del Torrente Seveso nel territorio cittadino, che applicando gli indirizzi contenuti nell’Accordo di Programma vigente possa migliorare complessivamente la capacità di ricezione del sistema fluviale milanese ( Lambro, Martesana….) e potenziare ed adeguare alle esigenze della città la rete fognaria, ricorrendo nei limiti del possibile a proprie risorse di bilancio
• Di chiedere al Governo, il riconoscimento dello stato di calamità naturale e il riconoscimento di stanziamenti economici straordinari per far fronte agli ingenti oneri sostenuti nella gestione dell’emergenza, e per forme di risarcimento dei danni subiti dai cittadini e dalle attività commerciali a causa degli allagamenti
CHIEDE ALL’ASSESSORE ALL’AMBIENTE
Di illustrare nella competente commissione consiliare:
• Entro la fine dell’anno, il progetto elaborato da Metropolitana Milanese
• Entro il mese di ottobre la situazione relativa a quanto è stato messo in atto per evitare il ripetersi degli allagamenti nel Cantiere di MM5 e della Linea MM3
CHIEDE ALL’ASSESSORE ALLA SICUREZZA
Di illustrare nella competente commissione consiliare:
• Entro il mese di ottobre tutti i meccanismi che sarà possibile esercitare perché nell’attuale condizione di rischio, si possano limitare il più possibile i disagi provocati dalle esondazioni dei corsi d’acqua cittadini
ALL'ARREMBAGGIO CIURMA
Pdl 28,5%
Pd 24%
Lega 14,5%
Di Pietro 7%
Sel 4,5%
Fli 4,5%
Grillo 4%
Rifo e CI 3%
Udc 2,5%.
Fatti due conti:
Fini e Casini insieme valgono 7%, che non è poi così un gran centro
B.& B. (verdazzurri) valgono il 43%,
Sel, Idv e Pd insieme fanno il 35,5%.
Grillo andrà per i fatti suoi, la federazione della Sinistra...non voglio commentare, dico solo che grazie al cielo non passerebbero lo sbarramento.
C'è un 35% di persone che pensano che tutti i politici sono ladri (che è un po' come dire che tutti i marocchini puzzano, o che tutti gli italiani sono mafiosi), c'è da mettersi in gioco, c'è da metterci la faccia, c'è da far rialzare un paese in ginocchio.
Yes, we can, verrebbe da dire.
martedì 12 ottobre 2010
lunedì 11 ottobre 2010
RACKET E OMERTA'
Così a Milano succede che chi davanti ai pm aveva accusato certe persone di aver organizzato il racket della case popolari, ora ritratta per paura di ritorsioni (in comune hanno bocciato più e più volte la proposta del Pd di costituire una commissione antimafia, così, tanto per dire).
Succede che il vicesindaco sceriffo valuta l'azione del governo comunale sulla base delle denunce fatte, e non degli sgomberi dei delinquenti o delle assegnazioni dei 15000 (avete capito bene, quindicimila) alloggi ancora liberi.
Succede che il comune non capisca cosa voglia dire housing sociale.
Succede che Milano sta finendo male.
Cambiamo città. Restiamo a Milano.
OCCHIALI DA SOLE, PLEASE
Per favore, munitevi di occhiali da sole!
WiFi, NO GRAZIE (by PDL)
Ora qualcuno in parlamento sta cercando di cambiare le cose, ma a qualcuno forse conviene che non siano permesse reti libere...
RIMBOCCHIAMO I CREATIVI
Come cambiamo l'Italia? Come si arriva a questi giorni migliori? Quali sono le proposte del Pd?
Per favore Pigi, cambiare agenzia please!
venerdì 8 ottobre 2010
SEVESO, PALAZZI E TV.
Noi invece vogliamo che quella vasca si faccia!
BOERI ON POST
Tutti insieme, cambiamo città, restiamo a Milano.
RINGIOVANIMENTO SENZA CHIRURGIA ESTETICA
Ai componenti l'Assemblea nazionale del Partito democratico:
Considerato che
lo Statuto del Partito Democratico (articolo 22 comma 2) fissa a tre il numero massimo di mandati svolgibili nel Parlamento italiano e in quello europeo, non cumulativi e derogabili solo in via eccezionale, in misura definita dallo Statuto stesso;
lo Statuto stabilisce inoltre (articolo 18, comma 9) le primarie di collegio come metodo per scegliere i candidati alla Camera e al Senato, sempre e comunque a prescindere dal sistema elettorale in vigore.
attualmente siedono in Parlamento per il Partito Democratico molti più eletti "plurimandatari" di quanti ne sono previsti dalle deroghe;
stante l'attuale crisi politica, sarebbe opportuno che il Pd garantisse sin da oggi a tutti i cittadini la certezza delle primarie di collegio, a prescindere dalle eventuali evoluzioni della legge elettorale e dalla durata del Governo stesso.
si chiede
All'Assemblea Nazionale del Pd di esprimere il suo voto sull'applicazione di queste due regole statutarie, e agli organi esecutivi tutti l'impegno a farle rispettare rigorosamente, in particolare in vista dei prossimi appuntamenti elettorali.
55%
- il testo della petizione a cui si può aderire in automatico;
- il testo per la catena che dovreste ricopiare e pubblicare, con tutte le integrazioni che vorrete, sul vostro blog;
- i banner per sostenere la campagna.
giovedì 7 ottobre 2010
ESONDATI
L’incontro di Sabato pomeriggio è stato molto utile per chiarirmi le idee sulla questione.
Innanzitutto ho capito che il problema è che all’altezza di Senago c’è un restringimento del canale scolmatore, che da una portata di 60 m/3 al secondo passa a 30 m/3 al secondo (le piene hanno una portata di 60/80 m/3 al secondo).
Le soluzioni sul banco sono molte, le due più quotate sono:
- Costruire una vasca di laminazione che riesca a raccogliere l’acqua che il canale scolmatore non riesce a sopportare, che abbia una capacità di almeno 1 milione di m/3 d’acqua (questo consentirebbe un’autonomia di 7 ore e mezza circa in caso di piena) a Senago (c’è da dire che i cittadini di Senago la vasca non la vogliono).
- Allargare il canale scolmatore.
Franco Mirabelli (consigliere regionale Pd) ci ha informato del fatto che esiste un protocollo della regione Lombardia che avrebbe previsto un piano da 225 milioni di euro per la vasca di laminazione; peccato che ne manchino 189, e sia quindi tutto fermo (da notare che il danno fatto da questa esondazione si aggira intorno ai 110 milioni di euro, escludendo i danni dei commercianti e dei cittadini).
N.B. regione Lombardia ha appena speso 300 mln per il nuovo palazzo, e poi non hanno soldi...
Marco Granelli (consigliere comunale Pd) ci ha informato che il comune ha rifiutato la proposta del Pd di spostare i fondi stanziati per la pulizia dei graffiti sul problema del Seveso (potevano evitare di creare una televisione del comune con i soldi comunali); si è anche chiesto alla maggioranza di pensare allo stanziamento dei fondi per risarcire i cittadini che hanno avuto danni causati dall’esondazione. Il comune ritiene di non essere responsabile, nonostante che i tombini non fossero adeguatamente puliti.
Per rispondere a tutto questo, e per RISOLVERE IL PROBLEMA DEFINITIVAMENTE si è pensato di costituire un comitato di cittadini, che avrà come referenti nelle istituzioni i consiglieri del Pd presenti alla riunione. Se vi interessa partecipare mandatemi una mail con il vostri indirizzo di posta e vi farò sapere quando sarà il primo incontro.
mercoledì 6 ottobre 2010
INTERVISTA A BOERI, PROSSIMO SINDACO DI MILANO
sabato 2 ottobre 2010
ASSESSORATO AL FUTURO
venerdì 1 ottobre 2010
LA GRANDE BEFFA
AFFITTI E SAMARITANI
L'accordo prevedeva che la Casa della Carità avrebbe provveduto a sistemare gli alloggi, il cui affitto sarebbe stato di 20 euro al mese (non perchè sono Rom, la cosa vale per tutte le persone indigenti, italiane e non), luce e gas sarebbero state a carico delle famiglie.
Maroni era a conoscenza della cosa, perchè si sentiva con il prefetto quotidianamente, ora a quanto pare la firma messa se la sono rimessa in tasca (anche se ci sono dei contratti firmati).
Non è che sono già in campagna elettorale?
P.s.
«Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo
percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall`altra parte. Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n’ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all’albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno. Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?». Quegli rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va e anche tu e fa lo stesso».