domenica 30 dicembre 2012

EPPUR QUALCOSA SI MUOVE

Spesso si ha la sensazione che le cose, nonostante tutti gli sforzi e le fatiche, non cambino mai. Si ha la sensazione che il lavoro che si fa quotidianamente non produca frutti e rimanga nell'ombra. Si ha la sensazione che davanti a noi ci sono ostacoli insormontabili, che spaventano anche solo a guardarli da lontano.
Poi vivi giornate come quella di ieri, tutta d'un fiato e ti accorgi che qualcosa si sta muovendo in modo inequivocabile.
Giornate in cui tocchi il cambiamento con mano, in cui raccogli i frutti del lavoro e in cui le caselle, per una volta, si mettono tutte al loro posto. Francesco con 3694 voti siederà fra gli scranni del Parlamento a 34 anni. Con il suo curriculum e la sua voglia di fare, con il bagaglio di responsabilità che inevitabilmente arriva da un consenso così ampio e la consapevolezza di aver accumulato questo prezioso bottino solo grazie alle proprie forze. Sono felice di aver condiviso con lui questo pezzo di strada, dimostrando anche che, se ci si mette di impegno, alcune staccionate e alcune barriere si possono abbattere perché sono più esili di quanto ci immaginiamo.
Insieme a lui ci saranno Lia e Pippo. Una nuova generazione che finalmente prova a cambiare le cose nell'unico modo che noi democratici conosciamo: facendo politica nel luogo più importante in cui questa si possa fare.
Chiudere in questo modo un anno così intenso e così interessante è importante. Perché dà la forza per affrontare le sfide che ci attendono, perché ci proietta in una dimensione di protagonismo mai vista prima d'ora, perché dà il coraggio per affrontare i tanti problemi che dovremo provare a risolvere.
Un ringraziamento a tutti i lettori di questo piccolo blog. Auguro a tutti  buon anno.
Ci rivediamo nel 2013. Con tanta voglia di consumare suole delle scarpe e pagine di libri per cambiare questo mondo e per provare a lasciarlo un po' meglio di come l'abbiamo trovato. 

venerdì 28 dicembre 2012

RINNOVIAMO IL PARLAMENTO. IO VOTO PER LAFORGIA.

Ci sono scelte, nella vita così come in politica, che comportano tempo, fatica e pensiero, che non ti convincono del tutto, che ti lasciano l'amaro in bocca. Ce ne sono altre invece che risultano essere talmente naturali nella testa delle persone, o almeno nella mia, che diventa difficile trovare parole adeguate per raccontare, spiegare e descrivere la loro semplice chiarezza. Votare Francesco Laforgia il 29 dicembre alle primarie per i parlamentari del Pd sarà una di quelle decisioni che non hanno bisogno di fronzoli e orpelli. Viene facile per diversi motivi.
Innanzitutto per il suo curriculum che trovate qui. Credo parli da solo. Nel prossimo Parlamento serviranno  persone preparate che sappiano affrontare i problemi in modo analitico trovando soluzione adeguate. Non ci si improvvisa deputati o senatori.
Poi perché Francesco ha 34 anni ed è il candidato uomo più giovane. Ho sempre pensato che il dato anagrafico conta. Eleggere un buon numero di trentenni competenti significa per la nostra generazione portare in Parlamento i problemi che viviamo ogni giorno, cosa che finora, purtroppo, non è accaduta. Francesco è una sicurezza da questo punto di vista. In queste poche ore che ci separano dal voto ha provato a riempire di contenuti la campagna. Trovate la maratona delle idee qui.
In questa scelta incide anche un rapporto umano costruito in questi mesi di lavoro comune al Pd di Milano. Ho conosciuto una persona che per difendere le sue idee e il PD non tira mai indietro la gamba, che con generosità si è reso sempre disponibile, che non ragione secondo logiche spartitorie, né con il Cencelli, e questo gli garantisce una visione politica che molti altri non hanno, che con passione ha fatto scelte coraggiose, anche a discapito del proprio percorso professionale.
Provo a fare politica ogni giorno, a testa bassa, perché non sopporto l'ingiustizia. Ho ritrovato in Francesco la stessa spinta e lo stesso desiderio di riscatto da parte di una generazione che vuole essere protagonista. Per me questa è la cosa che conta più di altre, anche di eventuali differenze di vedute. Per questo vi invito il 29 dicembre a votare per lui. Per questo credo non rimarrete delusi.


lunedì 24 dicembre 2012

VUOLE CHE ABBIAMO FIDUCIA

Per chi crede il Natale è un momento speciale. Ogni anno ricordiamo l'arrivo di Gesù, ogni anno ci dobbiamo confrontare con questa presenza nelle nostre vite, ogni anno siamo costretti a fare i conti con un messaggio d'amore di straordinaria forza e potenza, che ci obbliga a fare i conti con le nostre miserie di uomini.
Per augurare a tutti, credenti e non credenti, un sereno Natale, ho scelto queste parole di Carlo Maria Martini. Spero che in questo tempo di crisi ciascuno possa riscoprire il valore della fiducia, al di là che essa derivi da un sentimento religioso o meno. Credo sia l'unico strumento che abbiamo per sperare e quindi costruire un futuro migliore.
Dio vuole che abbiamo fiducia, che abbiamo fiducia in lui e anche l'uno nell'altro. La fiducia viene dal cuore. Se abbiamo fatto molte esperienze positive (da bambini, con in genitori, con le persone cui vogliamo bene), diventiamo persone forti e sicure. Chi ha imparato ad avere fiducia non trema, anzi, ha il coraggio di darsi da fare, di protestare quando viene detto qualcosa di spregevole, di cattivo, di distruttivo. E soprattutto ha il coraggio di dire "sì" quando si ha bisogno di lui. Dio vuole che sappiamo che sta dalla nostra parte. Egli può renderci forti. Non è possibile compiere grandi opere, andare dai bambini di strada o dai senzatetto, oppure dirigere una chiesa, e dire a sé stessi che lo si fa con le proprie forze. Se non si confida nel ricevere forze ultraterrene o divine, allora è superbia. Dio vuole uomini che contino sul suo aiuto e sulla sua potenza. Essi possono cambiare la situazione presente, e innanzitutto la sofferenza e le ingiustizie, perché il mondo diventi così come Dio l'ha creato, come vuole che sia: pieno di amore, giusto, civile, interessante. Per questo vuole la nostra collaborazione.
Carlo Maria Martini (da Conversazioni notturne a Gerusalemme, pag. 15-16)

CDZ9 - 55

INDICE
ISCRIZIONI ALL'ALBO ZONALE DELLE ASSOCIAZIONI
INIZIATIVE
PARERI
ISTITUZIONE NEWSLETTER ZONA 9

ISCRIZIONI ALL'ALBO ZONALE DELLE ASSOCIAZIONI
Associazione "Cena dell'Amicizia "
non ha scopo di lucro e si prefigge di sostenere, nell'ambito nazionale, uno sviluppo della Ossigeno-ventiloterapia a lungo termine, favorendo l'assegnazione da parte dei medici e degli operatori sanitari nazionali, delle apparecchiature specifiche, promuovendo l'addestramento del personale medico e paramedico addetto alla riabilitazione respiratoria anche domiciliare e incoraggiando l'attività del volontariato domiciliare.

Associazione Ipazia
si propone di svolgere attività di utilità sociale

INIZIATIVE
"La notte delle percussioni 2012" - Associazione Afriaca
L'iniziativa è giunta alla VI edizione. L'evento si rivolge a tutti i cittadini nell'intento di coinvolgerli in un percorso di conoscenza delle varie culture che favorisce l'integrazione-
La manifestazione si terrà il 28 dicembre, dalle ore 20.30, presso l'Auditorium Ca' Granda.
Patrocinio gratutito

PARERI
Parere negativo in merito al permesso di costruire a parziale sanatoria relativo al manufatto provvisorio realizzato in via Lambruschini 31/33. La trasformazione del manufatto da funzione espositiva a uffici mediante Permesso di Costruire tende a consolidare l'utilizzo dell'immobile da provvisorio a definitivo, al di fuori di una pianificazione dell'area.

Parere favorevole relativo alla concessione temporanea e in affitto di uno spazio all'interno del centro estivo Scarioni ad uso luogo di culto, vincolato alle seguenti considerazioni:

  • lo spazio viene assegnato da gennaio fino al 31 maggio 2013, per permettere regolare apertura della stagione balneare l'1 giugno 2013.
  • l'accordo consiste nello sgombero del materiale a carico del Concessionario e dotazione del sistema di riscaldamento sempre a carico del Concessionario
  • impegno da parte di Milano Sport ad utilizzare quanto ricavato dall'affitto dello spazio per riqualificare la struttura
  • disponibilità di Milanosport a garantire che nei restanti giorni lo spazio possa essere utilizzato da parte delle Associazioni per attività che siano a beneficio di tutti i cittadini
  • l'Associazione "Casa della Cultura Islamica di Milano" utilizzerà lo spazio il venerdì di ogni settimana per un tempo di due ore dalle ore 12 alle 14
  • verrà garantita la sicurezza dello spazio sia con la presenza di Forze dell'Ordine che della Polizia Locale
  • è prevista la presenza del personale di Milanosport sia per l'apertura che per la chiusura

Giardini via Cusio/Toce/Boltraffio
La scelta fatta dall'Amministrazione non è da ritenersi ottimale, dal momento che l'area cani è di fatto stata notevolmente avvicinata ai caseggiati e ha di fatto occupato l'unica aiuola di un certo pregio presente nel giardino, che, conseguentemente, ha visto aumentare il numero di proprietari di cani che ne fruiscono. Si chiede ai settori di verificare una diversa collocazione dell'area in oggetto, anche nell'ottica di una eventuale riqualificazione dell'intero giardino che presenta alcune inferriate della cancellata piegate e/o divelte ed un trasandato e discutibile muro in cemento che tristemente delimita lo spazio attrezzato con i giochi dei bambini

Parere favorevole alla nuova collocazione del Mercatino della Bovisa in una nuova area sita tra via Lambruschini e via Siccoli presso il Politecnico. Il trasferimento consentirà di superare il problema dei parcheggi ed escluderà eventuali problematiche derivate da rumori e viabilità. L'orario sarà lo stesso, dalle 7 alle 14 di tutte le domeniche e avrà uno sviluppo dai 70 banchi attuali ad una potenziale ricettività di circa 110 postazioni.

Parere favorevole circa l'idoneità e la corenza del progetto dei giardini condivisi presentato dall'Associazione Orti di Cascina Albana, alle linee d'indirizzo approvate dalla Giunta Comunale e richiesta di proseguimento dell'iter per valutare la possibilità di assegnare l'area, come da richiesta, per te anni mediante opportuna convezione.

ISTITUZIONE NEWSLETTER ZONA 9
Viene creato con apposita delibera il servizio di newsletter di Zona 9. Tale strumento si baserà sul modello del servizio INFORMAMI del Comune di MIlano, servizio di newsletter attraverso cui l'Amministrazione comunica ai cittadini temi di interesse generale, come blocchi del traffico ed iniziative culturali di valenza cittadina.
Il Consiglio di Zona 9 e gli uffici preposti dovranno asoperarsi per creare una newsletter che si focalizzi, in un primo momento, sull'invio delle iniziative organizzate e/o patrocinate dal Consiglio di stesso e sull'invio di informazioni riguardo la viabilità e i lavori stradali.
In particolare gli eventi patrocinati dalla Zona 9 saranno elencati in una mail ed inviati con cadenze regolari, con eventualmente allegate tutte le comunicazioni riguardanti le variazioni di viabilità. I cittadini potranno iscriversi attraverso un font sul sito del Comune di Milano nella sezione del Consiglio di Zona 9 ed attraverso una raccolta cartacea presso le Biblioteche di Zona, i CAM e i CAG. Il trattamento dei dati, totalmente estraneo alla parte politica, sarà garantito dalla legislazione vigente in particolare dal Dlg. 196/2003 "Codice in materia di protezione dei dati personali".

venerdì 21 dicembre 2012

ATTENTI AL LUPO

Settimana complicata fra primarie e Natale, qualche neo in meno, ospite della puntata l'Assessore alla cultura del comune di Milano Stefano Boeri. Solita altalena fra il serio e il faceto, problemi audio quasi azzerati. Insomma. Vale la pena ascoltare questo puntatone.

venerdì 14 dicembre 2012

SE CI TRASFORMIAMO IN UNA SETTA

Io non so se riesco a spiegare e a descrivere quanta sofferenza provo ogni volta nel dover prendere le distanze da alcune prese di posizione fatte dal Papa o da alcuni cardinali. Quanta rabbia nel leggere commenti offensivi sulla religione generati da altrettante prese di posizione che poco hanno a che fare con l'amore per il prossimo, che dovrebbe essere il caposaldo e l'architrave delle nostre esistenze. Quanta fatica nel dover spiegare a persone che ci sarebbero anche vicine, ricominciando ogni volta da capo, che il cattolicesimo non si riduce a questo.
Lo scontro va al di là delle questioni etiche che di volta in volta generano conflitto. E' più profondo. Va alla radice della nostra fede e ci interroga nel profondo su come scegliamo di viverla. E' la frattura che ha separato il Cardinal Martini da Benedetto XVI, che va via via allargandosi ed esige da parte di chi desidera una Chiesa immersa nella storia prese di posizione sempre più nette, in contrapposizione ad un tentativo oscurantista che, a mio modo di vedere, fa solo male alla diffusione del messaggio d'amore evangelico.
E' la divisione fra chi crede solo ed esclusivamente nel valore della testimonianza come mezzo per trasmettere i valori della fede e chi, invece, sceglie di secolarizzare quella testimonianza, imponendola attraverso le leggi degli Stati a tutta la popolazione.
Perché è logico che nella mia vita io non approvi l'aborto, non pratichi l'eutanasia e, ovviamente, creda nel valore del matrimonio. Il punto non è questo. Il punto è come diventare sale della terra, come trasmettere al meglio questi valori in cui crediamo, come veicolare in maniera universale il messaggio di cui siamo portatori.
Dal mio punto di vista si otterranno migliori risultati sfidando le intelligenze delle persone, sollecitando quel frammento di fede, verità e desiderio di trascendenza che ciascun individuo porta dentro di sé, interrogandosi e condividendo i dubbi e le sofferenze che ogni uomo e ogni donna portano con loro quando compiono scelte importanti, mettendosi in discussione e in gioco senza stare su un piedistallo, che fra l'altro ci siamo costruiti da soli, pensando di avere ogni verità in mano, provando a rispettare nel profondo le traiettorie di questa umanità, accettando le sfide del relativismo come abbiamo provato a fare con il Concilio Vaticano II.
Otterremo migliori risultati se sapremo testimoniare la profondità delle nostre scelte e lo straordinario impatto che queste hanno sulle nostre vite, rispetto ad un grottesco e superficiale tentativo di imporle senza far sì che ne si comprenda il senso ultimo, distruggendo il legame che cerchiamo fra scienza e fede e attorcigliandoci in ragionamenti che, se portati all'estremo, diventano dei boomerang, come nel caso delle parole dette oggi. Perché, per esempio, il celibato dei preti dovrebbe essere considerato contro natura e, quindi, seguendo il filo logico del Cardinal Ratzinger, un impedimento al raggiungimento della pace. Così come la scarsa trasparenza di alcune operazioni finanziarie in stile IOR. Per dire.
Il rischio è di trasformarci in una setta che promuove solo posizioni oltranziste. Io preferire ritornare al  linguaggio universale della testimonianza, comprensibile a tutti da più di 2000 anni. Torniamo a dare a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio, senza mescolare troppo le cose.

giovedì 13 dicembre 2012

AGENDA DIGITALE

Qualche timida buona notizia, in un settore strategico per far uscire il nostro Paese dalla crisi.

mercoledì 12 dicembre 2012

ECCO PERCHE'

Per tutti quelli che si domandano come mai sono stati scelti il 29 e il 30 dicembre. Per tutti quelli che hanno fatto ironia. Per tutti quelli che vogliono informarsi meglio.

TROVATE LE DIFFERENZE

Pd: Primarie per la scelta dei parlamentari
Grillo: primarie su internet e espulsione di chi non è allineato con il pensiero (unico) del capo
Pdl: liste composte da Silvio e da Berlusconi, con l'apporto fondamentale del Cavaliere, del Presidente del Milan e del fondatore di Mediaset.

P.s. C'è qualcuno che in questa battaglia crede da molto tempo. Anche quando per molti sembrava una perdita di tempo. Anche quando molti credevano che fosse una follia.

martedì 11 dicembre 2012

IL MIO SOSTEGNO AD UMBERTO AMBROSOLI

Quando ti capita di partecipare ad una esperienza unica e impareggiabile come amministrare la tua città,  quando vivi questa esperienza con intensità e spirito di servizio, quando cerchi di farlo al meglio delle tue possibilità ed ascoltando tutti, cambi un po' prospettiva e fai anche autocritica. Autocritica rispetto ad un certo modo di intendere la politica e di praticarla nel quotidiano, anche rispetto a chi la pensa diversamente da te e ha provato ad affrontare le sfide dell'amministrare con stili, obiettivi e modalità diverse.
Governare a Milano è tutt'altro che semplice. La strada è impervia e, verosimilmente, molte delle cose che in buona fede ci eravamo proposti di realizzare in caso di vittoria non verranno realizzate o lo saranno solo in parte o verranno poste le basi affinché si possano realizzare in futuro. Certamente stiamo battendo strade abbandonate dal centrodestra, dando un forte segnale politico, puntando su un modello diverso di mobilità e di partecipazione, di cultura diffusa e di attenzione per le periferie, di urbanistica e di sicurezza, di attenzione per gli ultimi e le minoranze. Purtroppo la complessità della macchina comunale e le scarse risorse finanziarie ci permetteranno, utilizzando una metafora, di uscire dall'atmosfera terrestre (e sarà già un grande risultato), senza arrivare sulla luna, là dove avevamo sperato e immaginato di poter arrivare, generando anche molte aspettative che in parte verranno disilluse (e, con questo, dovremo fare i conti velocemente).
Cosa centra la vicenda milanese con quella lombarda e con la mia scelta per le primarie?
Senza nulla togliere agli altri candidati, in particolare Andrea Di Stefano che stimo e apprezzo, io credo che Umberto Ambrosoli sia il candidato che parla maggiormente il linguaggio della realtà, del pragmatismo e della concretezza, caratteristiche che per me, oggi, con la piccola esperienza di amministrazione che sto facendo,  sono fondamentali per governare. E' il candidato che rifugge da una certa ideologia che si fa trasportare più dalle idee che dalla realtà con cui queste idee devono fare i conti. E' il candidato che ha dimostrato, dopo alcuni tentennamenti iniziali, maggiori capacità d'ascolto. E' il candidato che non si presenta con ricette precostituite e per questo sarà in grado di portare avanti con maggiore radicalità il cambiamento. E' il candidato che, a mio modesto parere, sarà in grado di confrontarsi a viso aperto con le realtà che sostengono il tessuto sociale e produttivo della Lombardia. E' il candidato che, spero, riuscirà a non commettere alcuni degli errori che sono stati fatti nel capoluogo lombardo anche dal sottoscritto.
Se vinceremo ci troveremo di fronte ad una macchina amministrativa molto complessa, che non potrà essere smantellata in sei mesi, nella quale dovremo entrare con forza e in punta di piedi, capendola e plasmandola nel tempo e con fatica secondo il nostro stile e le nostre linee guida programmatiche, provando a ridare dignità alle istituzioni e ricostruendo un rapporto di fiducia con i cittadini. Per questo voterò Umberto Ambrosoli. Per questi motivi anche chi ha di fronte una montagna simile da scalare nel Lazio, come Nicola Zingaretti, lo sostiene.

PRIMARIE PER I PARLAMENTARI, LA PETIZIONE

Sono girati molti appelli nelle ultime ore per fare le primarie per i parlamentari. Questo ha la qualità di spiegare come farle, oltre che chiederle. Perciò l'ho firmato. Qui potete leggerlo e firmarlo a vostra volta.

CDZ9 - 54

INDICE
INIZIATIVE PER IL NATALE DEI CENTRI SOCIO RICREATIVI PER ANZIANI
INIZIATIVE
MOZIONI

 INIZIATIVE PER IL NATALE DEI CENTRI SOCIO RICREATIVI PER ANZIANI
Centro Anziani "Grivola"
Pranzo di Natale con scambio di auguri.
Contributo: 600 euro

Centro Anziani "Villa Taverna"
Festa di Sant'Ambrogio del 7 dicembre, Festa di Santa Lucia del 13 dicembre, veglione di Capodanno.
Contributo: 850 euro

Centro Anziani "Cassina Anna"
Tombolata di Natale del 18 dicembre, festa dello scambio di auguri Natalizi del 21 dicembre e brindisi di fine anno
Contributo: 460 euro

Associazione Anziani "Sempreverdi"
Festa di fine anno con brindisi di auguri e musica dal vivo
Contributo: 850 euro

Centro Anziani "Santa Monica"
Festa di Capodanno con brindisi di auguri e musica dal vivo
Contributo: 700 euro

INIZIATIVE
Ricomponiamoci e preveniamo - Centro Girola
Il progetto consiste nell'attività di prevenzione e di educazione per fornire al bambino/a la consapevolezza della sua fisicità. UN linguaggio semplice, per trasmettere contenuti scientifici, che vengano facilmente compresi e recepiti dai bambini, dai genitori e dagli insegnanti. L'iniziativa si concluderà il 13 dicembre con uno screening presso la Scuola Elementare "Locchi" di via Passerini.
Patrocinio gratutito

"Reading makes a full man"
Il progetto prevede un reasyling architettonico dello spazio "ex-rustici" all'interno del Parco di Villa Litta, trasformandolo idealmente in una gigantesca libreria con panchine fruibile dai frequentatori. Il retro del muro che delimita il viale di accesso ed i relativi contrafforti saranno trasformati in grossi scaffali/panchine con libri mediante l'utilizzo di appositi materiali che non intaccheranno la struttura. Al centro verrà posizionata una scultura/installazione  artistica e di arredo urbano a forma di libro-panchina con struttra in alluminio ed interamente rivestita in Pet recuperato da bottiglie di plastica.
La scultura sarà allestita in loco, ma allo scopo di coinvolgere nella raccolta delle bottigliette di plastica anche i cittadini e gli studenti della Zona, verranno posizionati bidoni di raccolota presso alcune scuole accompagnati da poster illustrativi.
Patrocinio gratutito

MOZIONI
Si chiede di allineare la linea di mezzeria con in tratti adiacenti a nord e sud  in via Comasina

Si chiede ad Amsa, se possibile, l'inserimento di tutte le vie ricadenti nell'ambito 42 nel programma di spazzamento globale

Si chiede di intervenire con urgenza per delimitare sul Cavalcavia Don Eugenio Bussa un passaggio pedonale lungo la carreggiata in modo di consentire il transito pedonale in condizioni di sicurezza, di dotare l'area di segnaletica adeguata a informare i pedoni sui percorsi, di consultare preventivamente le zone prima dell'avvio di opere che impattano sulla vivibilità dei quartieri, di censurare i provvedimenti amministrativi contraddittori con l'attuazione del decentramento già deliberati e di avitare di adottarne in futuro.

QUELLI FRA WWW E REALTA’

Un mio articolo su web, giovani e politica, pubblicato sul Sicomoro, che potete scaricare nella sua versione pdf qui.

C’è una canzone che si intitola “Sabbie mobili” di un rapper italiano molto famoso e molto ascoltato, Marracash, che a un certo punto dice così: “Nessuno lascia le poltrone, niente si muove, nessuno osa e nessuno dà un’occasione (…) come un film di cui capisci la fine già dall'inizio, i vecchi stanno al potere non vanno all'ospizio (…) Chi comanda è li da sempre e non si elegge con il voto e prende decisioni senza cuore e senza quorum”.
Parto da qui. Parto dalla distanza abissale, pericolosissima, fra le istituzioni democratiche e i giovani. Come due mani che scavano un tunnel nella sabbia finiscono per incontrarsi, così una certa cultura materialista basata su un individualismo spinto e una politica che tuttora fatica ad ascoltare e a dare risposte, incapace di rinnovarsi e di proporre visioni per un futuro diverso e migliore, hanno prodotto un aumento sensibile dell’astensionismo, soprattutto fra i nati dopo il 1970.
Anche nelle comunità che frequentiamo, dove più facilmente ci educhiamo al servizio del bene comune, spesso i giovani vivono la politica come qualcosa di lontano, quasi intrinsecamente torbido, anche a causa, io credo, dell’assenza di testimoni che parlino alle loro vite e delle loro vite.
C’è uno spazio, però, che forse potrà aiutare la politica ad accorciare le distanze e a riscoprire il suo ruolo proprio con le generazioni che meglio lo utilizzano: il web. Chi fa politica oggi è chiamato a dare testimonianza anche online. Su internet non si può bluffare: twitter con i suoi 140 caratteri ti costringe ad essere chiaro e sintetico, facebook ti obbliga a rispondere pubblicamente ai quesiti che ti postano, un blog ha bisogno di costanza e coerenza, l’open government ti costringe alla massima trasparenza, il fact checking quasi istantaneo non ti permette di citare dati e fonti non vere, e così via.
E’ ovvio che non si può esaurire tutto nel www, ma è anche vero che ormai non si può nemmeno prescindere dall’incontro virtuale. Qualche giorno fa Padre Antonio Spadaro, direttore di “Civilità Cattolica”, in un articolo pubblicato sul suo blog, rispondeva alle critiche mosse dall’Osservatore Romano al web in questo modo: 
"La vita è una sola, sia che essa viva nell’ambente fisico sia che essa viva nell’ambiente digitale. La rete non è una realtà parallela, ma è chiamata ad essere uno spazio antropologico interconnesso radicalmente con gli altri spazi della nostra vita (…) Credo che non si debba attribuire alla rete ciò che invece dipende dai nostri limiti relazionali e umani e che trasferiamo sul web esattamente come negli altri ambienti che frequentiamo offline. Attribuire al web le colpe che sono nostre è una forma di deresponsabilizzazione, di inaccettabile posizione di determinismo tecnologico.
La politica fatta sul web incontra gli stessi ostacoli che ha nella realtà. Abbiamo davanti una sfida enorme: riappropriarci insieme della parola responsabilità, facendola vivere nella nostra vita offline e online. Io credo che internet sia uno strumento essenziale per affrontare la sfida entusiasmante che abbiamo davanti: scrivere un futuro migliore di quello che ci hanno prospettato. Forse, se riusciremo a raccontare un Noi, un giorno ci sorprenderemo di quello che saremo riusciti ad immaginare.

lunedì 10 dicembre 2012

SILVIO FOREVER

Ecco la quarta puntata di Polifemo. Parliamo, ovviamente a nostro modo, del ritorno di Silvio, di primarie nazionali e regionali, di Milano, di Borghezio e la sua ossessione per gli ufo, della mega sclerata dio Emilio Fede. Ospite Simone Zambelli, Sel, Presidente del Consiglio di Zona 8.

LUOGHI AMPIAMENTE FREQUENTATI

Pierluigi Bersani, oggi. Poche parole e chiare.
"Dopo le primarie siamo tutti piu' in salute, con Renzi combatteremo insieme la battaglia" Il segretario Pd Bersani commenta cosi' le avances di Berlusconi a Renzi, gia' respinte dal sindaco di Firenze. "Sono cose che non esistono. Invito Berlusconi a non cadere nel ridicolo, anche se e' un luogo da lui ampiamente frequentato"

NEL FRATTEMPO

326, 327, 328, 329, 330,
Non ho più 7 anni, ho la barba e sono alto 1,85, peso 81 kg, e ho qualche baffo bianco,
331, 332, 333, 334,
Su Italia 1 non c'è più Beverly Hills 90210, non c'è più Costanzo su Canale 5, Emilio Fede è stato cacciato dal TG4 e, per inciso, Mediaset non gode di ottima salute,
335, 336, 337, 338
Formigoni non è più Governatore della Lombardia, Umberto Bossi è stato spodestato dal suo delfino, Veronica Lario è andata via sbattendo la porta,
339, 340, 341, 342,
The rhythm of the night non è più in classifica, non ci sono più i "Natale a..." con Boldi e De Sica insieme o separati, è rimasto molto poco di analogico,
Non ci sono più la Margherita, il Pds, i Ds, l'Asinello, l'Ulivo, la Quercia, Gad, Fed, l'Unione, i Popolari, e nemmeno per fortuna la gioiosa macchina da guerra,
343, 344, 345, 346,
Non c'è più il Milan che vince tutto, non ci sono più Sacchi e Capello, il capitano non è più Paolo Maldini, non si vedono nemmeno con il binocolo grandi acquisti,
347, 348, 349, 350,
Non ci sono più in coalizione Fini e Casini, non è più tempo di condoni, di scontri con la magistratura, di escort e nipoti di Mubarak, di discredito internazionale, di giullari di corte,
351, 352, 353, 354,
Non ci sono più Boris Eltsin, Helmut Khol, Jacques Chirac, Bill Clinton, José Aznar, Abete e Fossa, Giovanni Paolo II,
355, 356, 357, 358,
Non c'è più solo la televisione, non ci sono più soldi, non c'è lavoro, non c'è ricerca, non c'è cultura,  non c'è politica industriale,

Mentre lo spread continua a salire qualcuno avvisi il Caimano che non c'è più spazio per lui in questa Italia che prova con fatica e orgoglio a rialzare la testa. Perché ciascuno di noi, se si guarda un po' in giro, può accorgersi che non è più il 1994. Per questo non parlerò più di lui in modo serio. Appartiene al passato, mentre ho io ho tanta, troppa voglia di futuro.

venerdì 7 dicembre 2012

GRILLO AL TAPPETO

Una Giulia Innocenzi da applausi. E adesso vorrei sentire qualche Grillino (mi spiace, non seguo le regole, non li chiamo attivisti del Movimento) che mi dà lezioni di democrazia.

mercoledì 5 dicembre 2012

LA' DOVE C'ERA...

Incredibilmente vicino a noi, là dove è nata la democrazia. Per fermare queste persone non si deve mollare un centimetro. Anche da noi. Perché il rischio è dietro l'angolo.

36,1%

Questa la metto qui a futura memoria. Giusto per ricordarmi cosa succede quando questo partito fa quello che deve fare. Quasi mi viene un coccolone.


Se facciamo le primarie per i parlamentari Baumgartner ci fa un baffo: sfondiamo il muro del 40%.

martedì 4 dicembre 2012

CANDIDATI AL PARLAMENTO

Fatevi un giro su questo tumblr creato da Fabio Chiusi. Raccoglie i migliori video di presentazione dei candidati 5 stelle al Parlamento. Qui un antipasto.

PRIMARIE PER I PARLAMENTARI

Due articoli interessanti oggi.
L'editoriale di Ezio Mauro:
Ma guai se Bersani si farà riagguantare dagli "elefanti" del partito, se si farà rinchiudere nel recinto del suo gruppo di vertice, interessato al dividendo della vittoria. Ormai è chiaro che quel partito è forte solo se è contendibile, scalabile, aperto, nuovo davvero. E qui Renzi, apriscatole del sistema, può essere più utile del "renzismo": con un'alleanza per rinnovare metodi e politica e per battere la destra, visto che l'avversario - finite le primarie - torna a star fuori e non dentro il partito.
E l'intervista a Romano Prodi:
Il ricambio generazionale è necessario. Ma deve partire dal basso. Non è il segretario che deve circondarsi di chissà quale schiera di eletti, ma vanno create le condizioni perché possa emergere una nuova classe dirigente
C'è uno strumento che possiamo utilizzare, soprattutto se, come pare, non si farà la legge elettorale: le primarie per i parlamentari. Non farle sarebbe un errore madornale. Qui trovate qualche idea.

LETTERA A MATTEO (E A CHI L'HA SOSTENUTO)

Caro Matteo,
c'ero a quella prima Leopolda, nel 2010, quella della panchina e dei 5 minuti, quella di Willy il coyote che cattura Beep Beep, quella in cui c'era Civati, quella in cui per la prima volta abbiamo alzato la testa e immaginato la Prossima Italia da protagonisti, quella della rottamazione.
In questo mese, con qualche perplessità, ho scelto di sostenere Pierluigi Bersani. Non per calcolo politico, né per convenienza personale, come qualcuno potrebbe insinuare, ma per motivi che sono immediatamente riconducibili all'intervento che avevo fatto a Firenze nel 2010. Oltre a servizio, che le racchiudeva tutte, erano tre le parole chiave che avevo scelto: passione, concretezza, umiltà.
In questi anni ho continuato a seguirti con attenzione e stima, condividendo le tue battaglie per un rinnovamento politico, anche su questo blog.
Negli ultimi mesi hai lanciato la tua sfida ed è qui, secondo me, che hai commesso qualche errore.
Comincio dai meriti che ti vanno riconosciuti. Sei riuscito a suscitare una forte passione per la politica in molti che non ci credevano più e, fra quei molti, ci sono moltissimi della mia generazione che per la prima volta si sono interessati della "cosa pubblica". Per questo il Pd deve esserti riconoscente. Passione per la politica che è incontestabilmente presente in ogni tuo intervento, passione per la politica che ti ha portato a mettere in campo molti temi che da qualche tempo non entravano nella cosiddetta agenda del nostro partito.
Certamente hai provato ad essere concreto, presentando il tuo programma in modo chiaro (chi dice che è di destra farnetica), con strumenti di comunicazione adatti ai tempi che viviamo, girando per l'Italia, senza mai tirarti indietro.
Come avrai notato ho utilizzato due delle parole che citavo nell'intervento per Prossima Fermata Italia. I problemi, per me, iniziano quando si arriva all'ultima: l'umiltà. Non parlo dell'ambiziosa sfida lanciata per la premiership, legittima e meritevole, né del tuo carattere, né del linguaggio utilizzato nel corso della campagna, coerente con il racconto che hai portato avanti.
La cosa che contesto e che mi ha spinto a stare dall'altra parte è che non sei riuscito a fare squadra con chi ti aveva accompagnato in questi anni, mentre Bersani ha garantito, dal mio punto di vista, proprio questo. Hai lasciato per strada non solo i nomi noti, ma una intera generazione dentro e fuori il partito che aveva intravisto la possibilità di far saltare il banco, portando avanti nuove modalità di sintesi sui temi che più ci stanno a cuore. Me la prendo con te perché eri quello nella condizione di poter fare il capitano del famoso "squadrone", vincendo la partita, ed invece hai scelto di giocare in una squadra fatta a tua immagine e somiglianza, che è riuscita ad arrivare ad un buon risultato, ma, com'era prevedibile, non ha vinto. E non ha vinto perché hai lasciato fuori dalla porta un pezzo di Pd. Quello che sente sulla propria pelle tutti i giorni la necessità di un ricambio generazionale per affrontare al meglio le sfide che ci attendono, ma che comunque al proprio partito vuol bene. Io credo che tu non gliene abbia voluto abbastanza, o ,comunque, non l'abbia dimostrato con la necessaria forza. Perché c'è modo e modo di dire le cose.
Quando bisogna spronare qualcuno cui si vuole bene, qualcuno che deve affrontare una sfida terribile, bisogna capire il momento che sta vivendo per aiutarlo nel migliore dei modi. Se si trova in un momento di difficoltà credo sia inutile aggredirlo facendogli notare gli errori. E' meglio fargli capire con le buone che, nonostante gli errori fatti, può rialzare la testa e vincere la sfida che lo attende.
Tu hai scelto, legittimamente, di alzare la voce e hai creato una situazione in cui la tua vittoria avrebbe, di fatto, messo in crisi l'esistenza del Pd, per ragioni politiche che credo siano sotto gli occhi di tutti. Se avessi avuto il coraggio di confrontarti con altri sareste riusciti a formulare una proposta più forte, più condivisa e altrettanto rivolta al futuro, alzando ulteriormente l'asticella. Probabilmente avreste vinto.
Quel che è fatto è fatto, e con i se e i ma non si scrive la storia.
Passate queste primarie però non passano le battaglie che da anni proviamo a fare insieme.
E allora chiedo a te e a chi ti ha sostenuto di non scappare dal Pd e dalle responsabilità. Perché ci sarà bisogno di te e della proposta politica che rappresenti per governare al meglio delle nostre possibilità questo Paese. E ci sarà bisogno di tutti quelli che hai coinvolto per cambiare questo Pd dalla base.
Perché le cose si cambiano da dentro il partito, iscrivendosi, partecipando alla sua vita politica, scontrandosi con le difficoltà e con chi la pensa diversamente, come qualcuno di noi (nel noi, ovviamente, ci sono anche molti di "voi") fa già da qualche anno. Bello, ma troppo semplice, sarebbe salire sul carro dei Comitati e scendere proprio ora, quando serve tutta la vostra energia e lo straordinario impegno che avete messo in questa campagna per le primarie per provare a cambiare l'Italia e il Partito Democratico. Sporchiamoci le mani tutti insieme, tenerle pulite non servirebbe a nulla.

lunedì 3 dicembre 2012

RESTANO COMUNISTI

Terza puntata di Polifemo. Ospite Nicolò Mardegan. Parliamo di primarie del Pd (chi l'avrebbe mai detto), di quelle del Pdl (che non si faranno), ovviamente di Flavia Vento e del suo nuovo partito e tanto altro. Finito l'ascolto, se vi è piaciuta la puntata, condividete pure, non ci offendiamo ;)

INIZIATIVE NATALE ZONA 9


E' NATO

Lo pensavo ieri sera prima di andare a dormire. Lo scrive l'ottimo Claudio Cerasa oggi, togliendomi le parole dalla tastiera.
Renzi e Bersani, insomma, rappresentano due forme diverse e due modi diversi di intendere il centrosinistra ma per la prima volta nella storia recente soprattutto del Pd i due modi diversi di intendere la sinistra sembrano essere complementari, come se fossero due facce della stessa moneta che hanno bisogno di vivere insieme per dare un valore e un peso a quella stessa moneta.
Qui tutto l'articolo.

MONARCHICI CIVICI

I monarchici hanno intenzione di fare una lista con un nome fantastico: "Stella e Corona", per sostenere il "collega" (così lo chiamano loro, non sapevo che essere monarchici fosse un mestiere) Avvocato Umberto Ambrosoli, che descrivono così nel loro comunicato firmato da Vincenzo Forte dell'Unione Patriottica (ebbene sì, esiste una Unione Patriottica):
"Cavaliere dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro (ordine dinastico della Real Casa Savoia), persona assolutamente perbene, borghese e benestante, cattolico e moderato, di antica tradizione famigliare patriottica e monarchica".  
Se è questa la società civile di cui tanto si parla, mi tengo stretto stretto il mio bel Pd. Ambrosoli dica qualcosa, please

P.s.
Per amor di cronaca, la replica di Ambrosoli:
Apprendo dalle agenzie di stampa di false iniziative a supporto della mia campagna elettorale promosse da persone che non conosco. Queste provocazioni sono il segno di come a destra la mia candidatura faccia paura. Sottolineo a tal proposito, che tutte le iniziative a mio supporto saranno concordate con il Comitato per Ambrosoli Presidente che si è costituito la scorsa settimana e che coordina le attività di relazione con la società civile e le forze politiche che mi sostengono pubblicamente". Lo scrive in una nota Umberto Ambrosoli.

domenica 2 dicembre 2012

IL NOSTRO LUNEDI'

Per la bambina e il bambino nati oggi e per il coraggio dei genitori nell'averli desiderati,
per la coppia di ragazzi che vorrebbe andare a vivere insieme a costruire futuro, ma i contratti a progetto in banca non valgono come garanzia,
per la stagista laureata a pieni voti che deve pagare per lavorare, perché lo stipendio sono i buoni pasto e l'autobus per andare a lavorare non è gratis,
per l'insegnante che alle 6 di pomeriggio è ancora a scuola solo perché ha a cuore il futuro dei propri allievi,
per il padre di famiglia messo in cassa integrazione a 50 anni che si domanda come pagare la mensa scolastica ai propri figli, nonostante anni di sacrifici,
per lo studente che sta facendo due lavori per pagarsi l'università,
per l'imprenditore in difficoltà che per garantire lo stipendio ai propri dipendenti non si mette in tasca nemmeno un centesimo,
per chi è in mezzo a una strada, nel vero senso della parola, e non sa come rialzare la testa,
per chi ha provato a fare impresa ed è stato sommerso da uno tsunami di scartoffie, 
per la restauratrice disoccupata e per le straordinarie bellezze trasformate in rovine da anni di incuria miope,
per chi è stato travolto dalla furia della natura e per la natura, che ha subito la furia incontinente dell'uomo,
per chi ha perso fiducia nella politica con molte buone ragioni,
per l'agricoltore che ha avuto la forza di credere alla qualità della sua terra e dei suoi prodotti,
per l'immigrato che ha nella profondità dello sguardo la sua storia di sofferenza e riscatto,
per la signora anziana che si trascina al seggio per votare, nonostante tutto, perché ricorda bene cosa è costato,
per chi non c'è più e che avrebbe desiderato un mondo migliore di questo, mettendosi in gioco per realizzarlo,
a loro dedico questo giorno di primarie, a loro dedico l'impegno di questi giorni, a loro dedico il mio provare a fare politica meglio che posso, a loro dovrà essere dedicato il nostro lunedì 3 dicembre, a loro dovranno essere dedicati i prossimi giorni e i mesi successivi.

UN MINUTO DOPO

Un ottimo Stefano Menichini.
Abbiamo anche scritto delle regole troppo burocratiche e restrittive e infatti sempre smentite dalla realtà, fino allo spettacolo evitabilissimo dei respingimenti per il ballottaggio; e delle forzature operate dai renziani, che partendo da ragioni condivisibili hanno compiuto mosse troppo aggressive, fino alla frenata di ieri. Che cosa resta da scrivere? Un augurio di buona domenica al popolo degli elettori e al popolo ammirevole dei volontari. E una rapida proiezione sul domani.
Qui tutto l'articolo.