Per augurare a tutti, credenti e non credenti, un sereno Natale, ho scelto queste parole di Carlo Maria Martini. Spero che in questo tempo di crisi ciascuno possa riscoprire il valore della fiducia, al di là che essa derivi da un sentimento religioso o meno. Credo sia l'unico strumento che abbiamo per sperare e quindi costruire un futuro migliore.
Dio vuole che abbiamo fiducia, che abbiamo fiducia in lui e anche l'uno nell'altro. La fiducia viene dal cuore. Se abbiamo fatto molte esperienze positive (da bambini, con in genitori, con le persone cui vogliamo bene), diventiamo persone forti e sicure. Chi ha imparato ad avere fiducia non trema, anzi, ha il coraggio di darsi da fare, di protestare quando viene detto qualcosa di spregevole, di cattivo, di distruttivo. E soprattutto ha il coraggio di dire "sì" quando si ha bisogno di lui. Dio vuole che sappiamo che sta dalla nostra parte. Egli può renderci forti. Non è possibile compiere grandi opere, andare dai bambini di strada o dai senzatetto, oppure dirigere una chiesa, e dire a sé stessi che lo si fa con le proprie forze. Se non si confida nel ricevere forze ultraterrene o divine, allora è superbia. Dio vuole uomini che contino sul suo aiuto e sulla sua potenza. Essi possono cambiare la situazione presente, e innanzitutto la sofferenza e le ingiustizie, perché il mondo diventi così come Dio l'ha creato, come vuole che sia: pieno di amore, giusto, civile, interessante. Per questo vuole la nostra collaborazione.
Carlo Maria Martini (da Conversazioni notturne a Gerusalemme, pag. 15-16)
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