giovedì 5 aprile 2012

NON APPARTENERE A SE STESSI

Oggi il Papa, su Avvenire
Un sacerdote non appartiene mai a se stesso. Le persone devono percepire il nostro zelo, mediante il quale diamo una testimonianza credibile per il Vangelo di Gesù Cristo.
Luca Sofri fa un giochino interessante sul suo blog, che comunque secondo me ha una base teologica.
Perché fare politica è una vocazione, alcuni la accostano perfino ad un magistero.
Allora, se cambiamo la parola sacerdote con politico e Vangelo con la comunità che serviamo (tutta, non quella dei cattolici) otterremo questo:
Un politico non appartiene mai a se stesso. Le persone devono percepire il nostro zelo, mediante il quale diamo una testimonianza credibile per la Costituzione.
Ecco, stiamo attenti, tutti, a distinguere tra chi quello zelo prova a mettercelo, sinonimo di impegno, coerenza, competenza. Stiamo attenti a non fare di tutta l'erba un fascio, stiamo attenti a distinguere fra chi appartiene a se stesso e chi invece cerca di rispondere ai bisogni della comunità.
Sentiamo soprattutto in queste parole la possibilità di sentirci chiamati a metterci in gioco, a essere noi stessi testimoni credibili e ricercatori del bene comune. L'alternativa è una politica che appartiene a sé stessa, ostaggio di politici autoreferenziali. Abbiamo visto dove ci ha portato e ci sta portando.

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