I giovani in questo paese sono costretti a stare a guardare.
Esce oggi un articolo di Repubblica che ci racconta (se mai ce ne fosse bisogno), che la disoccupazione giovanile arriva al 25%.
Qualche politico poi si dovrebbe accorgere che le uniche proposte lavorative fatte ai giovani oggi riguardano stage gratuiti nei quali si lavora 8 (quando va bene) ore al giorno, con la speranza di vedersi rinnovato il contratto (che poi ovviamente non sarà rinnovato, dato che l'azienda prenderà un nuovo stagista da non retribuire) o contratti a progetto di un mese, due mesi, sei mesi, che non prevedono diritti come ferie o malattia (se non lavori non ti pagano, anche se hai la broncopolmonite).
Forse bisognerebbe fare qualcosa, perchè se si continua così potrei cominciare a versare dei contributi a 35 anni, avendo lavorato per i 15 anni precedenti.
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