Dal blog di Pippo Civati, sottoscrivo parola per parola:
Prove tecniche di rappresentanza multiculturale a Rovereto. Aicha Mesrar è stata eletta in Consiglio comunale nella città trentina. E la Lega protesta, scrive la Stampa, tanto «da minacciare di protestare contro "l'islamica a Palazzo Pretorio" rivolgendole la parola solo in dialetto». Il motivo? Aicha porta l'hijab, il velo avvolto intorno al capo. «Il Trentino non è pronto a una consigliera islamica», insiste la Lega. «Al di là del fazzoletto può far paura quello che c'è sotto». E pensare che a loro quelli regolari dovrebbero piacere (soprattutto quelli che diventano cittadini dopo più di 20 anni di residenza). Perché il problema sono solo gli irregolari e quelli che non rispettano le leggi. Forse è venuto il momento di dire che alla Lega non piacciono gli stranieri. E basta. Il problema, come brillantemente spiegato dal capo della Lega di Rovereto, «è quello che c'è sotto».
P.S.: Aicha Mesrar ha lavorato nove anni in Provincia e ora lavora allo Sportello immigrati della Questura. Chissà cosa ci sarà sotto.
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