La soluzione del rebus è davvero impossibile? Forse una chiave ci sarebbe. Sì al finanziamento pubblico, a patto che l’intero sistema dei partiti si sottoponga a una energica cura disintossicante (meno parlamentari nazionali e locali, meno rimborsi, nessun condannato per corruzione fra i candidati) e al controllo capillare di un ufficio composto da efferati ragionieri super partes, nominati a rotazione dal presidente della Repubblica. Se qualcuno avesse un’idea migliore la dica ora, o mugugni per sempre.Qui il resto.
giovedì 27 settembre 2012
FINANZIAMENTO AI PARTITI
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