Ma perché questi ragazzi più o meno giovani, visto che arrivano a superare i trent’anni, sono lasciati fuori? Perché non si batte per loro quella generazione di padri, madri e nonni che ogni giorno li protegge, li tiene in casa, garantisce loro i soldi per l’aperitivo, le vacanze, la benzina e li difende in ogni momento? Battersi per loro significherebbe capire che i sacrifici degli adulti (necessari per non lasciargli in eredità un debito spaventoso) e qualche passo indietro sarebbero l’unico vero regalo. Perché a forza di proteggerli e di tenerli al caldo non li abbiamo mai messi alla prova, non abbiamo lasciato che si scontrassero col mondo, così non sappiamo come se la caveranno. Abbiamo paura per loro e al momento di assumere si finisce per pensare che siano acerbi e immaturi.Qui l'articolo completo.
Queste cose, su questo piccolo blog, mi sembra di averle già lette.
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