C'è la dignità di mezzo. C'è un senso di frustrazione che ti attanaglia ogni mattina, ed è quello che ti leggono in faccia gli studenti le saltuarie volte in cui puoi varcare la soglia della classe. Dovresti trasmettere loro energia, fiducia, curiosità, e tu sei il primo a non averne (più).
a me non è piaciuto. troppo intriso di retorica.
RispondiEliminae poi quel pessimismo... quella rassegnazione radical chic tipico di chi se la può permettere...
dice però una cosa molto giusta sull'insensatezza delle graduatorie.
io comunque ne ho scritto qui: http://marcocampione.wordpress.com/2012/07/25/avallone-scuola-giovani/