Giovedì sera in Consiglio siamo andati avanti fino a notte fonda a parlare di Isola, nello specifico del progetto Garibaldi - Repubblica.
Non faccio il riassunto di tutte le puntate precedenti perché potrei scrivere un libro. Chi si fosse perso qualche pezzo e fosse interessato non esiti a contattarmi.
Il Movimento 5 stelle proponeva di riportare l'ANPI nella sede storica di via Mascagni, smontando il progetto relativo alla "Casa della memoria" e liberando in questo modo spazio per il centro civico (che poi sarebbe il famoso Community center, comprendente centro anziani, centro giovani, asilo nido e biblioteca).
La cosa è infattibile, visto che la sede di Via Mascagni è stata venduta nell'ottobre 2011 da BNP Paribas, proprietaria del fondo cui il Comune di Milano con il Sindaco Moratti vendette lo stabile.
Mozione ritirata.
Poi si è passati ad un'altra mozione, sempre dei 5 stelle, che chiedevano di fare assemblee con i cittadini, bocciata non tanto per disaccordo, quanto perché in realtà l'assemblea è già prevista per l'8 o il 9 maggio, con l'Assessore De Cesaris (a proposito, segnatevi la data).
Ora, non guardo tanto a quello che è successo fino ad oggi, ma alle sfide che abbiamo davanti.
La Casa della Memoria c'è, le Associazioni stanno finendo di accordarsi con il Comune.
A quanto so il progetto culturale è stato affidato a Valerio Onida, direi una garanzia. La sfida è quella di rendere eccellenza culturale quel luogo, integrandolo nel quartiere, rendendolo spazio vivo e aperto alle iniziative che via via verranno proposte. L'auditorium dovrà essere uno spazio utilizzabile da tutti, non solo per iniziative legate ai temi della memoria, ma per far vivere il tessuto sociale di un quartiere vivace, per creare legami e idee, insomma, per realizzare alcuni dei principi fondanti della nostra Costituzione.
Abbiamo poi un problema successivo: con la variante approvata ad ottobre c'è la disponibilità di altri 2 milioni e 100 mila euro di oneri di urbanizzazione, a disposizione del Comune.
Su questo siamo stati da subito coinvolti.
L'obiettivo naturale, per quanto mi riguarda, è quello di usare quei soldi per realizzare il primo accordo di programma che prevedeva, per l'appunto, il Community center. Ad un primo studio spazi nel quartiere ne sono rimasti pochi, in realtà in questi giorni l'orizzonte si sta rasserenando. Forse riusciremo ad ottenere quello per cui d qualche anno stiamo lottando. Io cerco di rimanere sul pezzo. Stay tuned.
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