Ecco una riflessione e uno spunto non banale e degno di nota sulla questione articolo 18:
«Bisogna chiedersi, davanti alla questione dei licenziamenti, chiamati elegantemente, con un eufemismo, “flessibilita' in uscita”, se il lavoratore è persona o merce. È la grande istanza dell'enciclica sociale Rerum Novarum. La questione di fondo. Il lavoratore non è una merce. Non lo si può trattare come un prodotto da dismettere, da eliminare per motivi di bilancio, perché resta invenduto in magazzino».Lo dice monsignor Giancarlo Bregantini, arcivescovo di Campobasso-Bojano e presidente della Commissione Lavoro, Giustizia e Pace della Conferenza episcopale italiana, docente di storia della chiesa con una lunga esperienza di operaio in fabbrica negli anni della giovinezza, a Famiglia Cristiana. «Leone XIII – ricorda – lo scrisse nella pietra miliare del cattolicesimo sociale, emanata nel 1891, più di un secolo fa. È un po' come nella questione della domenica derubricata a giorno lavorativo. In politica ormai l'aspetto tecnico sta diventando prevalente sull'aspetto etico».
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