Generalmente non sono molto d'accordo con quello che scrive Marina Terragni, ma trovo che questa volta l'analisi sia azzeccata.
Il Pd, soprattutto fra i giovani, è avvertito come conservatore, a causa delle facce che quotidianamente lo rappresentano.
C'è bisogno di persone che sappiano fare sintesi meglio di quanto si stia facendo ora, che rispondano a logiche legate a questi tempi e non agli anni '70. Serve dare spazio a nuove idee e nuove elaborazioni politiche, riformiste, che tengano conto di tutte le sensibilità presenti nel partito.
Perché un partito del 30% ha il dovere di essere plurale e ha l'obbligo di fare sintesi.
Forse sarebbe l'ora di cambiare classe dirigente, forse sarebbe ora di un congresso.
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