Perché la politica ha senso se si occupa di chi verrà dopo, non solo di chi c’è adesso: se sa pensare ai prossimi trent’anni e non ai prossimi trenta giorni. Se sa immaginare chi pagherà i contributi per i ragazzi che non avranno mai un lavoro stabile, chi si occuperà degli anziani che oggi hanno quarant’anni anni e fra trenta ne avranno settanta, poi novanta perché la vita si allunga ma la sanità pubblica si accorcia, e allora tutto peserà sulle spalle fragili dei nostri figli precari. La buona politica è quella che fa soffiare il vento, non quella che lo cavalca.
Il resto lo trovate qui.
Nessun commento:
Posta un commento