- L'assessore Simini ci aveva promesso che i bandi per i lavori del Seveso sarebbero stati fatti non oltre Dicembre, in modo da far partire i lavori nel 2011. Ora dice che i bandi di gara e i lavori non partiranno prima del 2011 (cominciamo bene).
- I 75 milioni stanziati dalla regione Lombardia non esistono. Ad oggi ci sono solo 14 miliioni messi dall'Aipo (agenzia interregionale per il Po).
- Le opere cosiddette tampone, che sono l'ampliamento del canale scolmatore di Nordovest del 20% (passando da una portata di 30 m/3 al secondo a 36 m/3 al secondo, il Seveso in piena ha una portata di 60-80 m/3 al secondo) e la vasca di laminazione di Senago (prima di altre quattro che andrebbero costruite) non sono nemmeno iniziati.
- La pulizia delle case aler e delle strade è fatta male o non è fatta. (pulire le strade dal Seveso con le nuove lance, senza passare sopra l'asfalto, non pulisce niente).
- Nonostante le nostre richieste di assunzione di responsabilità del comune e conseguente risarcimento a chi ha ricevuto danni da Seveso, il Comune risponde che la responsabilità non è sua, ergo i cittadini dovranno pagarsi da soli i danni fatti dal torrente.
- La richiesta di stato di calamità richiesta dal sindaco Moratti è arenata (è il caso di dirlo) a Roma, quindi, ancora una volta, niente soldi.
- Il comune di Senago, con una giunta di centro destra, non vuole la vasca di laminazione ed è ferma sulla sue posizioni.
Invito tutti ad un appuntamento importante. Il 27 Novembre ci troveremo tutti al parchetto di piazza Caserta - via Veglia per fare una cosa simpatica (qui il link all'evento per maggiori info).
Abbiamo pensato di preparare un cartellone sul quale attaccare dei post-it, sopra i quali ciascuno potrà scrivere i danni che il Seveso gli ha provocato in questi 20 anni. Ci sarà la possibilità di bersi un the caldo, di far giocare i bambini, di portare una torta per fare merenda, di informarsi meglio sul Seveso, di conoscere meglio le proposte fatte dal Pd e quelle che il comitato di cittadini appena nato si appresta a fare.
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