Quello che è successo ieri alla conferenza per le famiglie è uno scempio per svariati motivi.
- continuare a tenere come riferimento culturale un certo tipo di famiglia mi può anche star bene, ma fare finta che le altre non esistono, non prenderne atto, non aiutarle, non considerarle, non elaborare strumenti legislativi che le possano tutelare è una assurdità. Quando i cattolici capiranno che l'imposizione legislativa di un modello culturale non serve a nulla? e' solo attraverso l'esempio e la vita delle persone che eventualmente si passao un certo tipo di ideali, non con le leggi e le imposizioni.
- Chi lavora dentro le istituzioni ha il DOVERE di riconoscere i muatmenti della società (la famiglia di cui hanno parlato ieri è quella degli anni '50) e di accompagnarli con leggi che tutelino la felicità dei cittadini (siano etero, omosessuali, cattolici, atei, musulmani, ebrei, sposati o conviventi ecc ecc).
- Quello che il governo sta facendo per le famiglie è 0. 0 aiuti ai figli (nessuna politica degli asili, tagli alle scuole eliminando il tempo pieno, nessuna agevolazione per i figli grandi nell'entrare nel mercato del lavoro, dato che la disoccupazione giovanile è al 25%), 0 aiuti alle mamme (basti vedere quanto le donne sono discriminate), 0 aiuti alle famiglie in difficoltà (non ci sono politiche per il lavoro, non ci sono politiche per lo sviluppo, anzi no, scusate, c'è la social card, andiamo bene!!).
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