Alla ricerca dell’ultima foto di un cormorano imbrattato di petrolio, la nostra redazione ha ripescato dall’archivio un vecchio giornale. Sotto l’immagine straziante della povera bestia, il titolo d’apertura annunciava il disastro ecologico: settantamila tonnellate di greggio perse da una petroliera. Pensavamo che le affinità coi giorni nostri fossero finite lì, quando lo sguardo ci è caduto sul secondo titolo della prima pagina: «I veti incrociati gelano il dialogo sulla giustizia». Gli occhi di tutti sono corsi alla data: mercoledì 20 novembre 2002, quasi otto anni fa. Eppure il ministro Tremonti annunciava una manovra lacrime e sangue anche allora. E a pagina 5, non ci crederete, «Mezza Quercia prende le distanze da Fassino». Esattamente come oggi mezzo Pd, mentre l’altro mezzo le prende da Bersani. Dopo aver solcato con le pupille sbarrate «La Lega preme per il federalismo fiscale», una pagina monografica su Ciancimino e una sulla mancanza di pluralismo dell’informazione, siamo finalmente approdati agli Esteri: «Europa, la grande malata». Inseguiti dalle notizie zombi, abbiamo cercato rifugio negli Spettacoli, dove era in corso una polemica sull’eccesso di cattivo gusto in tv. Lo sport, invece, era dominato dalla protesta dei tifosi giallorossi. «Verso la Roma c’è malanimo».
La faccio breve. Per trovare qualche differenza fra il giornale del 2002 e quello di stamattina abbiamo dovuto cercare una foto di Berlusconi: gigioneggiava con Schroeder a pagina 10 ed era molto più vecchio.
Massimo Gramellini (La Stampa)
Forse serve dar spazio ai giovani per sbloccare le lancette dell'orologio?
Stefano Indovino (nessun giornale, per il momento)
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