Nell'ultima seduta la Consigliera Provinciale e Consigliera di Zona 2 Roberta Capotosti, di Fratelli d'Italia, aveva minacciato il Consigliere Cribio, avvisandolo che, cito testualmente, se non si fosse dimesso lo avrebbero fatto dimettere loro con le buone o con le cattive.
Non contenta, probabilmente in cerca di visibilità, quando le è stato fatto notare nell'aula del Consiglio Provinciale dal Consigliere del PD Enrico Borg che quell'atteggiamento non era degno delle istituzioni democratiche di questo Paese, ha deciso di aggravare la sua posizione, dicendo che "per gli ebrei e per l’olocausto si sprecano iniziative, fiato e soldi da tempo".
Nella seduta di Consiglio di giovedì 24 febbraio abbiamo approvato una mozione di censura nei confronti della Consigliera.
Il rammarico è che, diversamente da quanto accaduto per il Consigliere Cribio, in cui tutti i Partiti hanno votato la mozione di censura, ieri sera solo i partiti di maggioranza, l'UDC e il Movimento 5 Stelle hanno ritenuto di dover richiedere le dimissioni a Roberta Capotosti, con il rappresentante di FdI che non solo ha votato contro, ma ha ritenuto di doverci dispensare una ulteriore lezione di storia, senza minimamente affrontare gli episodi che hanno coinvolto la sua collega di partito, uscendo poi dall'aula senza ascoltare i nostri ulteriori interventi. Quando si dice la democrazia.
Un atteggiamento che ci regala una fotografia di un certo modo di fare politica: giustizieri in casa degli altri, incapaci di auto disciplinarsi in casa propria.
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