Perché tendenzialmente è un partito che si sta rinnovando. Ha scelto il suo candidato con le primarie. Ha scelto i propri parlamentari con le primarie. Avrà il 40% di donne fra i futuri onorevoli e una nutrita pattuglia di under 35. Anche grazie a Bersani. Anche grazie a Renzi.
Perché in questa campagna elettorale ha provato a non sbraitare e a non prometter cose che non potrà mantenere. Per questo Bersani non è stato troppo in tv. Ha girato l'Italia. Incontrando le persone. Rispondendo alle domande. Presentando le nostre proposte (molte). Serie.
Perché parole come solidarietà, equità, giustizia, onestà, possono tornare di moda. Perché l'unico modo che i nostri amministratori e Bersani conoscono per governare è guardare i problemi con gli occhi degli ultimi.
Perché di comici imbonitori l'Italia ne ha avuto abbastanza. Perché, è vero, forse Bersani non sarà bravissimo a parlare, e i manifesti sono così così, ma quando è stato Ministro ha fatto cose che gli altri hanno solo promesso. Per anni.
Perché abbiamo due priorità: il lavoro e la legalità.
Perché c'è da fare una legge contro la corruzione e l'elusione, una sul falso in bilancio, una sul conflitto di interessi. Perché bisogna far girare meno contante, rimettere in sesto le scuole, rimodulare l'Imu, fare la banda larga, ridare dignità alla ricerca e alla cultura, affrontare i temi del lavoro giovanile e degli adulti che per la prima volta si ritrovano a doverlo cercare.
Perché gli Stati Uniti d'Europa non sono una chimera e l'Europa non può solo essere quella del rigore. Perché può e deve essere un'opportunità per tutti. Perché può e deve essere un modello di gestione della cosa pubblica e di stato sociale. Perché può e deve diventare ancora più unita.
Perché il Pd è l'unico partito in grado di restituire dignità alle istituzioni. Perché le mele marce le abbiamo anche noi, ma abbiamo sempre avuto la forza per mandarle fuori. Perché siamo un grande comunità di persone. Perché dopo le primarie Matteo sta dando una mano a Pigi, senza il bisogno di sbattere la porta ed andarsene.
Perché per governare serve equilibrio. Serve ascoltare tutti. Serve approfondire i temi guardandoli in tutte le loro sfaccettature. Perché alcuni degli errori fatti fin qui sono stati affrontati e risolti. Perché le cose sono sempre più complicate di quello che vorrebbero farci credere. Perché non ci siamo mai arresi alla deriva culturale di questo Paese. Perché ci rifacciamo senza se e senza ma alla nostra Carta Costituente.
Ecco perché voto il Pd. Ecco perché invito tutti voi a farlo. Rimanendo, ovviamente, sempre pronto al confronto ed alla discussione.
Nessun commento:
Posta un commento