Ti ho sostenuto durante le primarie, perché credevo, credo, che ci sia bisogno di rinnovamento e di un po' ricambio d'aria in questo Partito che, troppo spesso, dà la sensazione di essere asfittico.
Ho sostenuto te e i giovani dirigenti che hanno pensato a te per fare il Sindaco.
Poi è passato un terremoto, hai perso le primarie, il Pd, di cui tu ora ti lamenti, ti ha adottato e ti ha fatto prendere tanti voti (ebbene sì, con un po di umiltà dovresti ammettere che non è tutto merito tuo), abbiamo vinto insieme a Milano, ed ora abbiamo una enorme responsabilità.
Ora, criticare è sempre troppo facile, prospettare soluzioni conoscendo di cosa si parla molto difficile.
Il rinnovamento non lo si costruisce a spot, né con in Congressi.
E potrei capire la tua lettera di oggi se il Pd, a Milano, stesse andando nella direzione opposta a quella che tu proponi.
Invece si sta andando in quella direzione, coinvolgendo i circoli nelle scelte della città, condividendo passaggi e analisi, proponendo idee e progetti, creando strutture adeguate per i coordinamenti fra partito e Consigli di Zona, mettendo in agenda, per gennaio, un'assemblea programmatica per Milano.
Allora, mi domando, che senso ha un Congresso ora? Che senso ha contarsi? Che senso ha proporre la rigenerazione e proporre un congresso dove guardarsi ancora una volta l'ombelico, dove ci si spaccherà inevitabilmente? Che senso ha svenare i circoli che, se li frequentassi un po', ti renderesti conto che sono con l'acqua alla gola, non solo dal punto di vista economico, ma anche da quello della forza ancora rimasta?
E' vero, abbiamo tanti problemi, ma non è forzando e ritagliandosi uno stupido spazio mediatico che si risolvono le cose. Bisogna unire, non dividere.
E allora va bene l'appello ad iscriversi, va bene la richiesta di parlare dei temi, va bene l'esigenza di coinvolgere i circoli.
Se ti sta a cuore il Pd e non la tua visibilità personale, mettiti nel solco, aiutaci, proponi idee, vai in segreteria a dire la tua, dai forza al Partito.
Così lo indebolisci e basta, rafforzando solo la tua immagine personale.
E a questo gioco, mi spiace, non ci sto.
Sono profondamente deluso.
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