Ora si è passati alle accuse che coinvolgono la famiglia, in questo caso di Mattia, amico e compagno del Pd, un giovane dedito e competente, che lavora per il bene comune (per fare un esempio, Mattia aveva quasi il 100% di presenze nella scorsa consigliatura del Consiglio di zona 1).
Al di là del merito della vicenda, che ovviamente è campata in aria, continuo a sostenere che chi critica in modo distruttivo deve essere isolato e messo in disparte il più possibile.
Chi è eletto ha il dovere della trasparenza; la privacy, giustamente, diminuisce proprio in virtù del dovere di condivisione e disponibilità nei confronti dei cittadini, ma non si devono superare alcuni limiti, basati sul rispetto e sull'etica.
Coinvolgere le famiglie, accusare senza lasciare possibilità di commento, infangare senza conoscere la realtà delle cose, sono pratiche degne di Sallusti, cose da cui a sinistra ci dovremmo tenere ben lontani. Per umanità.
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