Se per il Parlamento e per le liste ha un senso ed è corretta, perché si garantisce a tutti uno stesso trattamento sulla linea di partenza (però, a questo punto, bisognerebbe anche provare a istituire una quota giovane di under 40 pari a un terzo della lista), per i ministri, gli assessori, i commissari, le deleghe, questa "spartizione" non garantisce ai cittadini il miglior servizio possibile.
Gli incarichi devono essere assegnati per merito, competenza, tenendo conto dei risultati elettorali e della storia politica delle persone. Garantire il miglior servizio possibile alla città significa scegliere le persone migliori per i posto migliori, a prescindere dal genere cui appartengono.
Ecco, l'ho detto.
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