La cosa incredibile è che c'erano tantissmi giovani in piazza ieri, tantissimi occhi speranzosi di fronte ad una politica che troppo spesso è considerata qualcosa di sporco e lontano.
Sono quegli occhi che dobbiamo tenere bene in mente durante il nostro lavoro, è a quei ragazzi che la nostra politica si deve rivolgere. Questa città è sempre stata all'avanguardia nel paese e in Europa, per esserlo ancora ha il dovere di scommettere sul futuro, per scommettere sul futuro deve coinvolgere quei ragazzi che, pare, l'hanno sostenuta e festeggiata.
Il giorno dopo politici e politicanti di una stagione che ha vissuto solo sconfitte parlano, commentano, si intestano, studiano strategie. La verità è che questa è anche e soprattutto la vittoria di chi la prima repubblica non l'ha vissuta perché non era ancora nato, la verità è che adesso qualcuno si deve fare da parte per permettere a chi, dirigenti, volontari, elettori, ha sperato nella possibilità della vittoria, mentre queste eminenze grigie ci avevano già dati per spacciati, dimenticandosi di lavorare e di provarci.
A queste persone dico che hanno le ore contate come B., perché questo é il nostro tempo, il tempo di chi ha lavorato a Milano, il tempo di chi ha voglia di cambiare stando nei mercati e non nei palazzi, il tempo di chi agisce e non si perde in discorsi ideologici seguiti da zero parole, il tempo di chi ha la forza del realismo dalla sua parte, il tempo di chi crede nel profondo del cuore che un mondo migliore è possibile, il tempo di chi il futuro non lo sogna, ma lo realizza.
Buongiorno Milano, i tuoi ragazzi sono pronti a renderti bellissima.
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