Nell'intervista che spiega il motivo di una proposta simile, Bossi spiega che:
l'idea è quella di evidenziare come, in un momento in cui l'identità dei popoli è minacciata da integralismi e globalizzazione, il crocifisso rappresenti un simbolo tradizionale europeo, andando al di là del semplice valore religioso.E' la stessa storia del sole delle alpi di Adro, simboli a doppia valenza, o meglio, che hanno una doppia valenza posta l'ignoranza storico-politica di chi li utilizza, scelti per portare avanti una battaglia di identità culturale (peccato che fra i leghisti ci sia chi si sposa con rito celtico, per dire).
Continuerò a dire, fino allo sfinimento, che le "battaglie" religiose vanno portate avanti attraverso la testimonianza quotidiana della propria vita (come fa B., sempre per dire), e non hanno bisogno di nascondersi dietro simboli, scelti e utilizzati da chi, forse, non è sicuro della sfida all'uomo fatta da quel ragazzo di 33 anni, che è morto in croce per tutti noi, e che, credo, preferirebbe che ci si occupasse più delle condizioni in cui vivono i rom, evitando che muoiano 4 bambini, piuttosto che sventolare a destra e a sinistra, senza nessun rispetto, il grande sacrificio che, per chi ci crede, ha fatto per salvarci tutti.
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