venerdì 17 dicembre 2010

MI VIENE DA PIANGERE (A TRATTI)


Pippo chiede di scrivere una letterina per il Pd. Ecco la mia:

Come ho detto a Firenze, vorrei passione, umiltà e concretezza, vorrei vedere tutti i dirigenti mettersi al servizio del nostro partito e non di sè stessi, o delle loro fondazioni/correnti.
Vorrei che si facessero scelte decise sulla nostra identità, senza inseguire Fini e Casini.
Vorrei che facessimo una proposta in parlamento per la legge elettorale, per salvare un minimo di dignità politica.
Vorrei che puntassimo sull’ambiente, la scuola, l’integrazione, il fisco, il lavoro, con 5 parole chiare per ciascun tema.
Vorrei che a Natale il Pd regalasse a ciascun circolo la costituzione.
Vorrei che sia proposta la legge per metà parlamentari a metà prezzo.
Vorrei che fossimo quel partito che ridà speranza alla mia generazione.
Vorrei che qualcuno si facesse da parte, perchè proprio non se ne può più di vedere Fassino da Vespa (giusto ieri sera) che chiede a B. di andarsene senza aver ceduto il passo anche lui.
Vorrei che i circoli del Pd venissero aiutati economicamente, perchè non è possibile che vengano solo spremuti quando serve. Non siamo solo volantinatori o manifestanti da chiamare in piazza.
Vorrei un segretario arrabbiato più spesso, perchè quando si arrabbia fa sembre bei discorsi.
Vorrei che nessuno metta in dubbio le primarie, vorrei qualcuno metta in dubbio la nostra politica.
Vorrei che chi ha candidato Calearo si dimetta.
Vorrei che capissero che la rottamazione non è umana, ma politica, e non si basa sull’età anagrafica, ma sullo slancio politico.
Vorrei che i ragazzi fossero ascoltati un pochino di più, perchè questo non-futuro sarà pur sempre nostro.
Vorrei che il segretario venga alla prossima fermata che organizzeremo.
Vorrei più gente che vuol bene a questo partito.

P.s. dopo aver finito di scriverla, leggo che Bersani vuole togliere le primarie per allerarsi con il terzo polo. Mi viene da piangere (a tratti).

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